Ancora un giovane artista reggino alla ribalta nazionale. Nel mondo dell’arte si mette in luce il giovane scultore salinese Bruno Aroi che è stato prescelto insieme ad altri artisti internazionali ad esporre le proprie sculture in uno scenario incantevole della città culla dell’arte per antonomasia: Firenze. Infatti le opere di questi giovani talenti sono esposte all’interno della collettiva nata dalla selezione di 40 artisti le cui opere sono state prescelte nell’annuario dell’arte contemporanea 2008 della casa editrice Acca di Roma. La galleria “Centro storico di Firenze” diretta dal maestro Alfonso Gonfalone, dal 15 giugno al 30 agosto ospita questa mostra riservata alle giovani promesse. Bruno Aroi partecipa alla rassegna con “La carpiata”, scelta dalla galleria fiorentina, perché in essa “ fuse da un calore che viene dallo spirito, le armoniose forme passano dal loro elemento base attraverso una fase di meta matericità per arrivare a strutture impensate”. Si nota e si evidenzia dalla recensione di Alfonso Gonfalone, direttore della galleria di Firenze, come nelle opere di Aroi, l’armonia è pensiero che vince sul caos; rappresentare l’armonia in figure di adamantina durezza vuol dire non vincere, ma convincere la materia a seguire il pensiero, rendendola vibrante in sintonia strutturale con l’idea fino a cristallizzarla immortale nella immagine voluta. E anche le forme femminili e allegoriche di Bruno Aroi, assumono evoluzioni di movimenti che superano i limiti non solo del duro elemento d
ella scultura, ma dello stesso soggetto archetipo, rendendo quelle fanciulle di pietra più sciolte e fluide di quanto possa essere il movimento di un corpo umano”. Bruno Aroi che frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Reggio è seguito dal maestro Filippo Malice. Molto apprezzato dalla professoressa Maria Antonietta Mamone ordinario di AA.BB che seguendolo nel percorso artistico fin dai primi momenti ,evidenzia come le sculture di Bruno Aroi appaiono caratterizzate da una formulazione dinamica che si determina attraverso slanci formali. Essi si rappresentano nella fruizione dello spazio in cui si determina la dicotomia tra piani e luce. Quindi il basso ionio reggino si arricchisce di un ulteriore esempio positivo che dà forza e slancio e speranza a coloro che pur non crescendo culturalmente e artisticamente vicino ai grandi centri di propulsione artistica, possono germogliare al punto di guadagnare importanti palcoscenici nazionali.
Nelle foto l'artista montebellese Bruno Aroi, l'opera in mostra a Firenze dal titolo "La Carpiata"Etichette: A Montebello Jonico, In Calabria, In Italia, Libri - Mostre - Storia - Arte - Poesia - Natura - Tradizioni - Curiosità
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:05 PM,
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