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Attentato a Don Malara, un prete in trincea

Un parroco che cerca di risvegliare le coscienze degli abitanti di Melito e dintorni
Don Benvenuto Malara, Parroco della Parrocchia di Maria SS. Immacolata di Melito Porto Salvo, è un prete scomodo.
A qualcuno non piace, evidentemente, che egli faccia denunce contro la criminalità, contro qualsiasi tipo di violenza che le nostre comunità subiscono continuamente.
Così gli hanno tagliato le gomme della sua Fiat Punto.
Un gesto vile, un atto intimidatorio compiuto da gente che non merita di vivere nella società civile.
“Dilaga la criminalità, finiremo di essere burattini nelle mani di qualsiasi balordo”, ha affermato il parroco dell'Immacolata.
Don Malara, nato a Santo Stefano d'Aspromonte nel 1936 e ordinato sacerdote nel 1962, da più di 40 anni denuncia le violenze e la droga, condanna senza appello e senza paura, aiuta le persone sole, quelle disagiate, i diseredati.
Ha fondato persino strutture per il recupero dei bisognosi.
Un prete autentico diffusore e interprete del Vangelo. Sulla scia del Santo Catanoso e di Don Puglisi, ammazzato dalla mafia.
Un’autentica autorità morale per Melito e dintorni.
La voce di Don Malara si è levata anche contro chi aveva ferito a morte il piccolo Antonino Laganà, mesi fa, durante una recita di fine anno scolastico sul lungomare di Melito.
In quella occasione, centinaia di persone che hanno assistito al ferimento del piccolo, sono rimaste impassibili di fronte all'autore del gesto.
Un atteggiamento omertoso che il parroco cerca di fare abbandonare ai cittadini dei nostri centri, per porre fine ad una complicità passiva ne confronti del crimine.
La solidarietà del blog è fuori discussione, così come quella delle associazioni e dei cittadini onesti del circondario, ma Don Malara non vuole certo solidarietà per se, ma un atteggiamento attivo, da parte di tutti, contro la criminalità diffusa che soffoca il nostro sviluppo economico e civile, e la nostra libertà.

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postato da Miguel Cervantes; alle 12:30 AM,

2 Comments:

At 10:32 PM, Anonymous Anonimo said...

coraggio don malara, sono un tuo confratello della diocesi di tursi lagonegro. ank io sto attraversando un momento difficile, solo DIO ci da la forza per andare avanti e svolgere il nostro ministero senza paure e senza scendere a compromessi. con affetto, don vincenzo.

 
At 10:32 PM, Anonymous Anonimo said...

coraggio don malara, sono un tuo confratello della diocesi di tursi lagonegro. ank io sto attraversando un momento difficile, solo DIO ci da la forza per andare avanti e svolgere il nostro ministero senza paure e senza scendere a compromessi. con affetto, don vincenzo.

 

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