Continuano a cadere frane sulla Sant'Elia -Fossato
venerdì 30 gennaio 2009
aveva permesso un veloce ripristino della circolazione lungo il tracciato della strada provinciale S.Elia – Fossato. Nonostante ciò, sull’asse viario in questione, unica via di comunicazione tra i centri interni e quelli litoranei del popoloso comune jonico, continuano a verificarsi numerosi eventi franosi che ne rendono difficoltoso, oltre che estremamente rischioso, il transito. Molti tratti della direttrice mare – monti, tuttora, risultano percorribili solo a corsia unica a causa dei materiali di smottamento che, anziché essere rimossi, vengono semplicemente ammassati ai lati del tracciato. A questo è da aggiungere la situazione disastrosa del manto stradale che, in parecchi punti, è interamente ricoperto da colate di fango e terra che, peraltro, non essendo evidenziati da apposita segnaletica, risultano estremamente pericolosi per gli automobilisti in transito. Sull’argomento, oltre alle consuete rimostranze della popolazione, avvilita da anni di difficoltà ed ormai quasi abituata a ritenere ordinario questo stato di precarietà, si registra un duro intervento del comitato civico “Leone Sgrò” che, sempre attento alle problematiche del territorio, ha diffuso una nota col preciso intento di sensibilizzare i politici e le istituzioni verso l’individuazione di una soluzione definitiva al problema. Il comitato, facendo notare come «la situazione sia ormai giunta a livelli di insostenibilità tali da richiedere interventi radicali», definisce la strada provinciale come «un colabrodo». «La S. Elia – Fossato – si legge sulla nota – è una minaccia per la popolazione che quotidianamente è costretta a percorrerla sotto l’incombente minaccia di smottamenti, improvvise cadute di massi, parapetti e guardrail vecchi o addirittura inesistenti, e quant’altro». «Se fino ad oggi non ci è scappato il morto – continua il comunicato – è solo grazie ad eventi fortuiti, per i quali gli smottamenti non si sono mai verificati in concomitanza col passaggio di qualche sfortunato automobilista». Questo stato di cose, secondo i membri del “Leone Sgro”, dipende dalla poca lungimiranza della classe politica locale «che ha sempre omesso di considerare seriamente un'alternativa concreta, ovvero la cosiddetta "Trasversale Grecanica" che, da Valanidi, collegherebbe Reggio Calabria con Motta San Giovanni, Fossato Jonico, Bagaladi, Roccaforte, Chorio, San Lorenzo e Bova Superiore». «E' giunta l’ora – concludono i componenti del “Leone Sgro” – che le autorità competenti comincino a studiare la progettazione di questa importante e vitale arteria stradale».
Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:53 PM,