Montebello Jonico – Il 2009 è arrivato. Per la politica montebellese è giunta l’ora di mettersi in moto, pensare, valutare e definire gli assetti, le alleanze e le candidature che, caratterizzando le elezioni amministrative del 6 e 7 giugno prossimo, definiranno il futuro politico di Montebello Jonico. Il quadro attuale, come d’altronde è giusto attendersi considerata la fase pressoché iniziale delle manovre e delle strategie politiche in corso, è quello di una situazione che, lontana dall’essere definita, risulta essere ancora allo stato embrionale, aperta a diverse ipotesi e contraddistinta da una continua ed incessante mobilità. I primi nomi e le ipotesi iniziali di assetto organizzativo, anche se solo a livello di indiscrezione, cominciano comunque ad uscire fuori e a circolare per le strade e le piazze di Montebello, trasportati dalla bocca degli addetti ai lavori. Varie e più o meno probabili le alternative e le alleanze di cui si discute nei salotti buoni della politica montebellese. Al momento, l’ipotesi più accreditata vede profilarsi uno scontro tra due schieramenti civici, guidati uno dall’ex sindaco ed ex assessore provinciale Giuseppe Gullì, oggi delegato nazionale del PD, e l’altro da Antonio Guarna, noto medico e personalità non nuova alla vita politica del piccolo centro jonico reggino. Tale quadro, però, risulta oggettivamente troppo semplificato e sembra non tenere conto di numerose incognite che invece promettono di influenzare, se non addirittura stravolgere, il contesto fin qui delineato. La frammentarietà di idee e di vedute che ha contraddistinto sin dalla nascita il PD montebellese, unita all’ormai consolidata tradizione locale di esprimere liste civiche anziché politiche, ad esempio, potrebbe portare ad una rottura interna al partito di Veltroni ed alla conseguente nascita di una terza lista che influirebbe non poco sulle alleanze e sui deboli equilibri che si delineano all’orizzonte. Occorre poi considerare l’esistenza, nel comune jonico, di un consistente elettorato del centro moderato che, alle ultime elezioni governative ha dimostrato la propria solidità esprimendo numerose preferenze verso il partito di Casini. Ricercando uno spazio vitale e la rappresentatività politica che gli compete, tale gruppo nato dalle ceneri dell’ex Udeur, si sta organizzando ufficialmente nelle fila dell’Udc e potrebbe presto esplicitare le proprie intenzioni ed avanzare le proprie istanze. Rimangono, inoltre, da comprendere i reali intendimenti dell’amministrazione comunale uscente che, guidata dal sindaco Loris Nisi, non ricandidabile perché al secondo mandato consecutivo, ancora non ha espresso alcuna ipotesi sul proprio futuro politico. Non è comunque immaginabile che l’eredità di dieci anni d’amministrazione possa andare dispersa senza esporsi, almeno parzialmente, al giudizio dell’elettorato. A rendere questo spaccato globale ancora più complesso e con contorni frastagliati e non chiaramente delineati, rimane, in ultimo, la posizione ancora ufficialmente indefinita del Pdl.
Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)Etichette: A Montebello Jonico, Politica
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:21 PM,
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