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L'Enel non risponde. Il comune la denuncia

Montebello Jonico – L’Enel fa orecchie da mercante e non risponde alle istanze del comune. L’amministrazione comunale si vede costretta ad adire le vie giudiziarie per far valere i propri diritti. A Montebello hanno perso la pazienza: da oltre sei mesi il comune, che ha in corso di esecuzione, o già terminati, numerosi lavori pubblici nei quali è prevista anche la realizzazione di impianti di pubblica illuminazione, chiede l’allaccio alla rete, ma da parte di Enel Energia, la società preposta all’attivazione dei nuovi allacci, non giunge alcuna risposta concreta. Di qui la decisione di intraprendere un'azione legale nei confronti dell'Enel, assunta dall’amministrazione comunale e formalizzata da una delibera della giunta guidata dal sindaco Loris Nisi. La vicenda, ennesima storia d’incomunicabilità tra enti pubblici e società elettrica, è iniziata nel giugno scorso, quando il comune di Montebello Jonico ha comunicato all’Enel «la necessità di allacciare alla rete elettrica una serie di impianti di pubblica illuminazione di nuova costruzione». «In considerazione del mancato riscontro alla richiesta – viene evidenziato sulla delibera che autorizza l’azione giudiziaria – sono stati trasmessi diversi solleciti, interessando tutti i numeri verdi che di volta in volta ci venivano comunicati». Lo stesso sindaco Nisi, secondo quanto si legge sul documento, ad inizio dicembre ha inviato all’Enel una nota per «sollecitare la trasmissione del preventivo di allaccio alla pubblica illuminazione», ma ad oggi non si è avuto nessun riscontro. A causa di ciò, «l’amministrazione, oltre a non riuscire a garantire un servizio alla popolazione, rischia di subire ingenti danni economici». In conseguenza al mancato allaccio, infatti, i lavori per il parco del mare, la riqualificazione dei centri storici, il campo di calcetto di S. Elia e l’impianto di pubblica illuminazione di Caracciolino sono rimasti «incompiuti e non collaudabili», motivo per cui «non possono essere rendicontati agli enti finanziatori entro la data ultima per l’erogazione del finanziamento». L’incarico di promuovere «ogni azione stragiudiziale ed eventualmente giudiziale finalizzata all’adempimento di quanto richiesto» è stato assegnato all’avvocato Pasquale Pizzi, del foro di Reggio Calabria. Sempre con la stessa deliberazione, il sindaco pro-tempore è stato autorizzato «a conferire ampio mandato ad un legale che curi gli interressi dell’Ente al fine di ottenere il risarcimento del danno patito».

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:17 PM,

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