Il disorientamento giovanile è una piaga aperta, infettata dai falsi idoli, dal business e da tutto ciò che genera illusioni. Ci sono troppe voragini in questa società e nessuna certezza che possa rassicurare chi si affaccia al futuro. La fatiscente realtà del mondo dello spettacolo, ormai un mondo senza sacralità, genera dei processi machiavellici, manipolando e offuscando le menti ingenue, confuse, proponendo modelli sbagliati da seguire senza farsi troppi scrupoli, ma soprattutto senza interrogare le proprie coscienze. Oggi i primi a ricoprire questo ruolo sono i reality show televisivi, in quanto sono il riflesso di una società allo sbando, che pur di ottenere successo, notorietà e denaro scende a compromessi, spogliandosi della propria dignità. La volontà di conquistare i propri successi, meritandoli, è ormai cosa superata, e qui un contributo fondamentale è dato dalle istituzioni che vacillano, creando profonde incertezze. I segnali più evidenti di questo disorientamento sono le manifestazioni di bullismo e razzismo che testimoniano un forte disagio, nascosto dietro una rabbia incontrollata e disumana. Il crollo dei valori conferma la grave frattura tra il passato e la modernità, ma come scriveva Giovanni Verga, guardando oltre il suo naso, il progresso è sinonimo di regresso, ne è la prova il fatto che ci stiamo inabissando nel profondo oceano della superficialità. Queste parole ridondanti dal passato sono così attuali da farci capire quanto è importante ritrovare i principi saldi di un tempo, per ricostruire una società sana e sconfiggere questa malattia, che ci sta divorando lentamente e che inesorabilmente ci porterà alla deriva.
Claudia PuglieseEtichette: Cronaca, In Italia
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:59 AM,
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