Montebello Jonico – Quello che si temeva da parecchio tempo si è verificato. Il territorio, già tremendamente flagellato dai pesanti eventi meteorologici dei giorni scorsi, non ha retto all’ennesimo e reiterato assalto sferrato, con inaudita violenza, dalle forze della natura. E così, anche Montebello Jonico, come il resto della Calabria, paga lo scotto per una gestione dissennata del territorio, reso particolarmente instabile da anni di completo disinteresse verso le politiche di prevenzione del dissesto idrogeologico. L’ondata di maltempo, abbattutasi sul comune della fascia preaspromontana reggina tra la notte di sabato e la mattinata di domenica, ha causato il collasso pressoché generale del sistema viario montebellese. Intensi acquazzoni, accompagnati da una persistente grandinata, hanno spazzato il comune jonico per ore, causando un blocco praticamente totale della circolazione. Da nord a sud, sull’intero territorio comunale, il terreno cede e i fianchi
delle montagne si sgretolano inesorabilmente sotto il peso dell’acqua battente. E’ tutto un susseguirsi di strade interrotte, smottamenti, colate di fango, alberi sradicati, frane ed allagamenti. Critica la situazione dei torrenti dove, a causa della gigantesca onda di piena e dei numerosi detriti presenti lungo i letti, si è dovuti ricorrere all’utilizzo delle pale meccaniche per evitare uno straripamento tutt’altro che improbabile. Sulla provinciale Sant’Elia – Fossato, unica arteria di collegamento tra i centri collinari e quelli litoranei, la circolazione è rimasta interrotta per l’intera giornata di domenica ed è ripresa solo nelle prime ore del giorno successivo quando, alcune squadre dei Vigili del Fuoco, intervenute sui numerosi fronti di frana (se ne se
gnalano almeno una decina) verificatisi lungo il tracciato, sono riusciti ad aprire piccoli varchi che, pur garantendo il passaggio delle automobili, al momento in cui si scrive, non riescono ad essere percorsi né dagli autobus del trasporto pubblico, né dagli altri mezzi pesanti che giornalmente sono costretti a transitare sull’asse viario in questione. Sempre per il verificarsi di frane e smottamenti risulta tuttora interrotto il collegamento interno col limitrofo comune di Motta S.G. Stessa storia anche per la strada di collegamento intercomunale Fossato – Bagaladi che, snodandosi lungo il percorso del torrente che separa i due paesi, è stata resa impraticabile dalla furia delle acque. Problemi di viabilità dovuti al cedimento del terreno vengono segnalati anche in numerose borgate periferiche che risultano isolate o comunque difficilmente raggiungibili. Molte le difficoltà che si riscontrano nell’arrivare a Mastropietro, Dadora, S.Elena, Fucidà, Mantineo, Molaro e tutte le altre borgate, ubicate oltre i parecchi corsi d’acqua che configurano l’accidentata morfologia territoriale del comune jonico. Insomma un vero e proprio scenario da catastrofe che, per la sua serietà e complessità, ha imposto al sindaco Loris Nisi l’attivazione dell’unità comunale di protezione civile e l’emissione di un’ordinanza che prescrive la chiusura di tutti i plessi scolastici ubicati nelle porzioni di territorio a nord della borgata Masella.
Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria) Etichette: A Montebello Jonico, Cronaca
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:14 PM,
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