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La scintilla è arrivata. Formiamo ora una cometa.

Ho letto con vivo interesse il post di Claudia Pugliese a cui rinnovo i più vivi complimenti. Spero che anche lei si sia soffermata sul mio scritto pseudomarxista. Se anche per puro caso le sia sfuggito non importa, è avvenuto quello che il sottoscritto desiderava, ovvero l’idea condivisa,la famigerata seconda scintilla. Devo confessare che ho anche pensato di non scrivere più per il puro fatto di non trovare nessun lettore capace di condividere gli stessi idealismi. Ora che invece la prima scintilla ne ha tratta una seconda di uguale interesse e sfolgorio posso dedicarmi con molta più forza di prima. Intendo dire che adesso siamo in due, e spero che altri ne verranno ancora numerosi e poter partire da qui. Mi sembra sia un buon inizio. Sono felicemente contento che qualcosa si sia mosso, che nel piccolo si sia realizzato quel produrre sentimenti atti a cambiare i nostri giorni. L’articolo anche se breve e conciso, fa lungamente riflettere, per questo dopo averlo commentato ne faccio seguire risposta con un altro. Le “SPITTIDE” adesso sono due, piano piano spero si possa riuscire a formare la famigerata cometa di pensiero di cui precedentemente mi lamentavo per non averla vista brillare. E come lucciole nel buio dei nostri giorni anche io mi accodo a quanto detto come primo esempio e come primo passo verso la famosa rivoluzione mentale e intellettuale auspicata. Il disastro dei nostri giorni infatti ce lo impone come dovere se non in alcuni casi addirittura come obbligo.
Partiamo da qui da un articolo che pare un terremoto che sconquassa la coscienza civica di tutti i giovani, quello appunto di Claudia Pugliese. Ristabiliamo quell’ordine di cose che ci impone la tolleranza, il buon senso, il rispetto dell’altro.
Nell’articolo compare un attacco ai mass media e alla spazzatura che ci fanno ingoiare giorno per giorno. La televisione (o meglio queste informazioni di Vincent come la chiamava in maniera criptica De Gregori) atrofizza i cervelli che in molti parti d’Italia sono già atrofizzati di per sé a causa dell’edonismo sfrenato delle città piene di consumismo e che in altre parti sono deviati a causa di drammi sociali dei tempi nostri. Vediamo a questo punto che si può fare quando le istituzioni sono alla deriva! Io credo che i giovani cui sta a cuore il benessere civile non possano sottrarsi a questo obbligo se credono a ragione in tutto quello che fanno, abbiamo il sacrosanto diritto di non essere niente e di provare a essere tutto! Partiamo dunque da questo spirito di indignazione e di rabbia verso tutto quello che uno spettatore medio prende per vero e che in realtà allontana dal vero significato della vita. Ora siamo solo un due, domani potremmo essere centinaia, tentando di desiderare l’impossibile, cercando un mondo in cui sia tutto razionale, una società a difesa del debole. Possiamo vedere quello che i governi non vedono, possiamo dire quello che molti non capiscono. Parto fiducioso da qui, uniamoci, non due scintille di pensiero ma una stella cometa che guidi le masse lì dove molti hanno fallito, nel ripristino del vero senso delle cose, nella restaurazione di quella famosa giustizia sociale, nel cercare di dare a tutti le stesse opportunità in calabria come in piemonte, nel non vedere più orrori civili o babbuinate di prima serata. Ripartiamo dal sentimento della cultura che ci anima, intraprendiamo una battaglia ideale per i veri interessi.
Adesso, che nelle esiguità delle nostre righe possiamo vedere lontano non fermiamoci, corriamo con il motore delle idee. Nel rinnovare i complimenti al breve post di Claudia Pugliese dandole il rispetto che merita ribadisco che “non torneremo mai indietro nemmeno per prendere la rincorsa”.

Domenico Principato

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 5:10 PM,

1 Comments:

At 4:30 PM, Anonymous Anonimo said...

Ciao sono Claudia Pugliese volevo ringraziarti dei complimenti e ricambiare perché ritengo che i tuoi articoli siano molto interessanti, mi fa davvero piacere che abbiamo un obbiettivo comune e sono contenta di non essere la sola a voler combattere la superficialità, la mancanza di ideali e di rispetto per l'altro, chiunque sia. Continuiamo a dar luce e voce alle nostre idee, è troppo importante per risanare questa piaga sociale. Io mi impegno anche nella poesia per trasmettere il mio sentire e per far riflettere chi non è più abituato o non si ferma a farlo. Speriamo che questa cometa illumini anche, in parte, il mondo, partendo dai giovani ormai in preda al disorientamento.

 

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