Memorial Paolo Musolino, una borsa di studio intitolata a Mino Reitano
mercoledì 4 febbraio 2009
Per ricordare Mino Reitano, straordinario uomo ed artista di Fiumara di Muro, che è stato e rimane un motivo di vanto per la nostra Calabria di cui e' stato il miglior ambasciatore, l’Associazione Memorial Paolo Musolino ha deciso all’unanimità di intitolare una borsa di studio dell’Associazione. Chiederemo alla moglie ed alle due figlie di volerla consegnare il 2 agosto 2009 a Bianco ad un bambino delle scuole elementari della Locride. Chiederemo inoltre al Sindaco di Fiumara di Muro di voler essere presente alla Cerimonia di Premiazione. Le motivazioni per questa decisione sono intuitive, commoventi e molteplici. Esse risiedono nell’esempio di vita stessa di Mino che ha dimostrato per tutta la sua esistenza ed anche negli ultimi momenti, al culmine della sofferenza, accettata con cristiana rassegnazione, il suo grande cuore di calabrese, la sua umanità, il suo altruismo ed attaccamento alla famiglia ed ai valori della fede cristiana che non si sono mai scontrati con l’innata caparbietà nel lottare per realizzarsi come cantante. Mino Reitano ha impersonato la figura tipica del calabrese di talento che, dopo avere studiato nella sua terra, è stato costretto ad emigrare per poter realizzare con determinazione , dignità, perseveranza e coraggio, il suo sogno di affermarsi nel difficile mondo dell’arte musicale che un po, per la verità, lo ha pure snobbato.
Intervistato negli ultimi momenti della malattia e della sofferenza ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria indole pronunciando delle frasi che non ci saremmo meravigliati di sentir uscire dalla bocca di un santo: «Sono sempre stato uomo di fede, non vedo perché la fiducia in Dio dovrebbe vacillare proprio ora». «Offro ogni sofferenza a Gesù e alla Madonna e ringrazio Dio per il dono della mia famiglia». «Sono cresciuto senza quasi aver conosciuto mia madre. Però lei dal cielo ha vegliato su di me. È mia madre il mio angelo custode. E poi c’è l’altra madre, la Madonna. Pregatela incessantemente. Anche nei momenti di dolore e difficoltà, come quello che sto vivendo io, non vi sentirete mai soli». «Perdono tutti. Non voglio lasciare nulla in sospeso con alcuno. Io stesso chiedo perdono nel caso abbia danneggiato qualcuno, anche se ho sempre cercato di aiutare e comprendere tutti. Se non ci sono riuscito, spero davvero che vogliano scusarmi». «Uno dei doni più belli che la vita mi ha dato è stato proprio quello della famiglia: una moglie splendida e due figlie che mi sono sempre vicine. Cos’altro avrei potuto pretendere di più?». «Che bella la mia Calabria, la porto nel cuore...». Inchiniamoci tutti in raccoglimento, con doveroso rispetto, davanti al grande uomo che è stato Mino Reitano ancor più del grande artista che ha dato lustro alla Calabria perché da lui possiamo trarre l’ insegnamento per imparare a saper vivere e saper morire.
Il Presidente
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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:21 PM,