Lo scandalo del Nababbo Paolo Bonolis UN MILIONE DI EURO!!! Questo è il compenso che Bonolis, conduttore del Festival, percepirà per i pochi giorni della manifestazione.
E' un compenso immorale, soprattutto in un periodo di crisi economica senza precedenti che stiamo affrontando.
Il compenso a Bonolis....
E' un offesa ai disoccupati che non trovano lavoro e, certe volte si tolgono la vita....
E' un'offesa alla povera gente che non arriva a fine mese con lo stipendio...
E' un'offesa ai pensionati, costretti a vivere tirando sempre la cinghia...
E'un'offesa ai nostri ricercatori che non hanno fondi e se ne vanno all'estero....
UN MILIONE DI EURO!!! Un lavoratore non li vedrà mai dopo aver trascorso una vita di lavoro, subendo pure la beffa del taglio della pensione!!
Mentre il NABABBO Paolo, per pochi giorni, viene riempito dalla Rai di soldi....
Sentiamo cosa ha detto Bonolis per giustificarsi del lauto compenso: "Questo è il mercato! Io però, lavoro per un anno al Festival anche come direttore artistico".
Avete sentito bene?? Lui però, lavora tutto l'anno....Parole che fanno rabbrividire.....
Non è così, perchè il Nababbo (insieme a tutti gli altri dello spettacolo), ogni trasmissione che fa, viene riempito di miliardi... dal "mercato", s'intende!
Ma qualcuno ha visto il "mercato"?, cioè quel signore gentile che gli dà tutti questi soldi??? No, nessuno l'ha mai visto...e nessuno sa dov'è!!!
Il Codacons, l'associazione dei consumatori, ha criticato la "dote" abnorme di Paolo Bonolis.
Ha detto Carlo Rienzi, presidente "Siamo schifati per il maxi-compenso elargito a Bonolis per la conduzione del Festival di Sanremo. Sollecitiamo la Corte dei Conti ad intervenire per verificare tutte le spese della Rai relative al prossimo Festival".
Bonolis e i dirigenti della Rai dovrebbero imparare e applicare, invece della loro "legge di mercato" tanto cara per disperdere i soldi dei cittadini, l'art. 3, comma 2 della nostra Carta Costituzionale, che recita:
"...È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Il primo politico a mettere in dubbio i "compensi stratosferici" dei divi è stato l'On. Bettino Craxi, quando parlò di immoralità del compenso di Raffaella Carrà (10 miliardi di lire per una trasmissione).
E Craxi non si sbagliava, aveva perfettamente ragione...ma si vede che non aveva incontrato il "mercato", che elargisce soldi a dismisura!!!
(Nella foto il Nababbo Paolo Bonolis)
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postato da Miguel Cervantes; alle 12:46 PM,
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