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Censimento "I Luoghi del Cuore"

E' la Liquichimica la bruttura da cancellare in Calabria

Montebello Jonico – Il complesso dell’ex Liquichimica – Biosintesi di Saline Joniche è finito nella top venti delle “brutture ambientali” da cancellare dal territorio italiano. Stando ai risultati finali della IV edizione de “I Luoghi del cuore”, lo speciale censimento che, permette agli italiani di segnalare le località che amano e che, particolarmente deturpate, andrebbero riqualificate e restituite alla fruizione dei cittadini, l’area industriale di Montebello Jonico si è piazzata al diciottesimo posto a livello nazionale. Le 979 preferenze totalizzate nel seguitissimo concorso, promosso annualmente dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) in collaborazione con Intesa Sanpaolo, inoltre, hanno permesso al contestato ecomostro montebellese, e alla centrale termoelettrica che dovrebbe sostituirlo, di collocarsi al primo posto tra le “brutture calabresi” da riportare all’integrità originaria. La discussione sull’impianto della Liquichimica – Biosintesi, scomodo lascito del pacchetto Colombo che, nelle intenzioni del governo centrale, avrebbe dovuto riparare al torto subito da Reggio Calabria quando, negli anni ’70, Catanzaro gli fu preferito come capoluogo di regione, era tornata ad occupare le prime pagine dei giornali alcuni mesi addietro, in seguito alla manifestata intenzione della multinazionale svizzera SEI di rilevare l’area industriale montebellese e costruirvi sopra una centrale termoelettrica a carbone. Da ciò era sorta una querelle che aveva indotto i numerosi oppositori al progetto della società elvetica ad attivarsi e partecipare in massa all’iniziativa del FAI. Dall’intera penisola sono stati oltre 110 mila gli italiani che, nella consapevolezza che esistono beni comuni di cui ciascuno è “comproprietario” si sono concretamente mobilitati per segnalare le urgenze che rischiano di compromettere la bellezza che ci circonda. «Le migliaia di adesioni al censimento – fanno sapere dal FAI – sono il segno dell’esistenza di “cittadini con cuore”, persone sensibili che vogliono essere protagoniste attive di un cambiamento e che hanno la consapevolezza di trovare nei “Luoghi del Cuore” uno strumento che offre grande risonanza alle loro speranze e alle loro battaglie». «Nei prossimi mesi – assicurano i responsabili del progetto – si procederà a un monitoraggio delle realtà indicate dal censimento in modo da poter intervenire concretamente per il salvataggio dei luoghi più segnalati». La grande partecipazione avuta, quindi, permetterà alla nota organizzazione di rendersi portavoce della segnalazione dei montebellesi e sollecitare le autorità preposte affinché tengano in considerazione ciò che ferisce il cuore dei cittadini. Il traguardo raggiunto a Montebello Jonico, pertanto, rappresenta un ambito risultato e raffigura l’ennesima bocciatura di un’idea d’industrializzazione forzata che, mal legandosi alla caratteristiche ed alle peculiarità di un territorio dalla propensioni spiccatamente turistiche, è fortemente osteggiata dalla gran parte dei cittadini, delle istituzioni locali e delle associazioni operanti sull’area grecanica.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:00 PM,

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