Riflessioni post voto di un libero cittadino
domenica 2 luglio 2006
27.06.2006
Rifletto. Anche se non sono uno specchio, rifletto. Sono stato definito un c[beep] dal Presidente del Consiglio. Lo stesso uomo, una volta dismesse quelle vesti, mi ha reputato indegno di essere un Italiano. Ed ora Speroni dice che faccio "schifo", insieme a tutta l'Italia: sue testuali parole, come riportato dai giornali. A questo punto, comincio a domandarmi se il marcio sia davvero in me, perché tante accuse in così poco tempo pesano.
Vago pieno di dubbi tra i giornali online. Secondo il leader di An, "bisogna che la CDL rifletta sul perché [...] il centrodestra sia riuscito a mobilitare meno il suo elettorato.". Rifletto, ancora, e mi chiedo perché avrei bisogno di essere mobilitato, perché non potrei decidere da solo usando le mie facoltà intellettive, magari ignorando la campagna elettorale e puntando su di me.
Continuo a leggere. "Sopra il Po ha vinto il si." - devo rivedere la geografia, perché ero convinto che sopra il Po non ci fossero solo la Lombardia e il Veneto. E comunque sia, ha vinto il No, che piaccia o meno, perché l'Italia è una sola, non ci sono sopra e sotto il Po, a destra e a sinistra, dentro e fuori; se poi non ci si arrende all'evidenza, significa che qualche problema c'è.
Gibelli, vice presidente del Senato, dichiara che "le parti più avanzate del paese hanno votato si." - ed io da buon Napoletano, da Meridionale verace con il 74.8 di voti contrari alle modifiche, dovrei sentirmi negletto ed arretrato?
Questo referendum non richiedeva il quorum che, tuttavia, per la prima volta da anni è stato ugualmente raggiunto, ma "sono state le regioni di sinistra a votare di più". Comunque la si metta, c'è sempre di mezzo la colpa di qualcuno.
Mi sembra di capire, da buon ignorante in materia, che se decido di testa mia sono un poco di buono; dopo tante accuse ormai ci arrivo da solo, senza politici illuminati che continuino a spiegarmelo. Vuol dire che non merito i cambiamenti. Però, vi prego, amici miei, non continuate ad offendermi, perchè comincio a spazientirmi; se pure fossi un poveraccio senza capacità di discernimento, non avrei bisogno di umiliazioni, ma di una mano per capire dove sbaglio. Intanto, se qualcuno volesse trasferirsi in Svizzera come aveva promesso prima dello spoglio, sarò ben lieto di accompagnarlo alla frontiera.
Grazie dell'attenzione.
dr. Luigi Civita
Etichette: In Italia, Politica
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:00 PM,
1 Comments:
- At 1:33 PM, said...
-
Grazie per aver pubblicato la mia lettera.
Luigi Civita