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Referendum istituzionale, vince il NO alla riforma proposta dalla Casa delle Libertà


Difesa la nostra Carta Costituzionale, sconfitta la riforma scellerata di Calderoli
Gli italiani hanno detto NO alla riforma costituzionale che spaccava l'Italia in due...
Una riforma scellerata che, voluta dalla Lega per questioni puramente elettorali e non per modernizzare il Paese, modificava in senso negativo l'equilibrio costituzionale dei poteri dello Stato, affidando lo scioglimento del Parlamento al primo ministro, costituzionalizzando regioni di Serie A e di serie B, e quindi cittadini di serie A (del Nord) e di serie B (del Sud) nel campo sanitario, dell'istruzione e della pubblica sicurezza.
Una riforma federale solo a parole, visto che neanche il Senato (l'istituzione per eccellenza del federalismo) mostrava nulla di federale, essendo previsto che i rappresentanti venivano eletti in base alla poplazione e non in base alle Regioni (cioè ugual numero dei senatori in ogni regione).
Il popolo italiano, andato alle urne in modo ampio (53,7 %), ha respinto con forza la proposta dell'ex ministro delle riforme Calderoli (nella foto): il NO ottiene il 61, 7 % contro il 38,3 % dei SI.
Una bocciatura senza l'alibi del caldo, del non voto e della mancato ricepimento della proposta da parte dei cittadini.
Il popolo italiano le proposte le capisce benissimo e vota come meglio crede, ed in questo caso ha capito che la riforma della Casa delle Libertà era da mandare negli scantinati delle proposte bocciate.
Il SI ha vinto soltanto in due regioni, in Lombardia (54,6% contro il 45, 4) ed in Veneto (53,3 contro il 44, 7). Diciotto regioni hanno hanno detto NO al quesito e la Calabria è quella che è in testa tra questo fronte ( l'82, 5 % dei NO contro il 17,5% dei SI).
Per quanto riguarda il comune di Montebello Jonico, i votanti sono stati 1891; il NO ha ottenuto 1534 voti, contro i 329 del SI. Le schede bianche sono state 6 e le schede nulle 22.
Adesso speriamo che le riforme istituzionali non siano più votate o proposte a maggioranza, ma con un ampio consenso dei parlamentari, un consenso così detto qualificato.

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postato da Anonimo; alle 7:10 PM,

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