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Abbattuto l'ecomostro di Copanello

La Regione Calabria inizia l'azione di legalità per gli orrori di cemento, nell'indifferenza dei quotidiani nazionali.
E' arrivato il momento tanto atteso! Per 30 anni aveva retto, il mostro di Copanello, alla rabbia e alle aspettative dei cittadini calabresi onesti. Ma adesso si è dovuto inchinare (nel senso di cedimento) alle ruspe che hanno incominciato la sua demolizione.

Il gigante di Stalettì ha adesso i piedi di argilla, la sua maestosità a poco a poco, diventerà sempre più piccola, fino a scomparire.

Uno dei tratti più belli della costa jonica calabrese, incomincerà a rivivere: infatti, dopo la cancellazione della bruttura, si avvierà un'opera di recupero ambientale dell'area interessata.

Una battaglia per la legalità combattuta duramente dalle istituzioni regionali contro le forze speculatrici, ma che alla fine è risultata vincente!
Soddisfazione del Ministro Pecoraro Scanio, presente all'evento.

Questa vittoria non è, però un punto di arrivo, ma uno di partenza, perchè il lavoro da fare è ancora molto.

Prima di tutto ci sono altri ecomostri da distruggere e, secondo un programma stilato dal Presidente della Giunta regionale Agazio Loiero, ci sono in lista nera, pronti per l'abbattimento, altri 8 siti:

1. COMUNE DI PIZZO CALABRO. rimozione scogliera artificiale in località seggiola, con interventi di rinaturalizzazione della fascia costiera.

2. COMUNE DI STIGNANO: demolizione di un fabbricato a due livelli tra la statale 106 e la costa, con recupero ambientale.

3. COMUNE DI SCILLA: demolizione del fabbricato scoglio di Ulisse con intervento di recupero paesaggistico.

4. COMUNE DI ROSSANO: demolizioni di fabbricati in località Zolfara con riqualificazione e recupero dell'area.

5. COMUNE DI CESSANITI: riqualificazione e recupero ambientale di cave dimesse.

6. COMUNE DI STILO: demolizione di villette non finite e recupero ambientale.

7. COMUNE DI TROPEA: demolizione fabbricati Le Roccette con ripristino e recupero ambientale del Fosso Lumia.

8. COMUNE DI BOVA MARINA: riqualificazione del molo e dell'area interessata.

Quindi dura lotta agli scempi ambientali, che naturalmente hanno un costo per la collettività. Per questo bisogna prevenire il problema, non si può certo andare avanti sempre con le ruspe.
Il paesaggio DEVE essere tutelato in maniera efficace, cosa che fino ad oggi non è avvenuta. Perchè? Ce lo spiegano i circoli territoriali dei VAS (Verdi Ambiente e Società):
A- C'è qualcosa di anomalo nel meccanismo di gestione del territorio, se tutti gli ecomostri in Calabria risultano sempre autorizzati.
B- E' intollerabile che chi opera nelle pubbliche amministrazioni a vari livelli si renda complice di speculazioni devastanti per il territorio calabrese e per l'immagine della nostra Regione.
C- Stiamo assistendo, negli ultimi anni, alla ripresa di una nuova e intensa edificazione sulla costa.
D- La nuova cementificazione nasce con tutti i crismi della legalità e le approvazioni di rito, facilmente concesse, stanno facendo sorgere strutture sempre più ingombranti: aeroporti in aree Sic, alberghi di 50.000 mc antistanti la costa, villaggi turistici a ridosso di aree archeologiche.
E- Si sta distruggendo un patrimonio naturale che appartiene a tutti per gli interessi di pochi speculatori.
F- Il ruolo dei politici sembra quello di offrire protezione e salvaguardia a interessi economici forti, con una rete di comlicità e protezioni. E' questa la cultura che sta dietro gli ecomostri in Calabria. E Praia a Mare ne è l'esempio emblematico. Gli amministratori locali, sempre gli stessi da oltre 30 anni, hanno fatto diventare Praia, una volta famosa solo per le sue bellezze naturali, il paese degli ecomostri.
G-Il risveglio della Calabria non nasce da Stalettì, ma da Praia. E' quì che è nata la campagna contro gli ecomostri ed è da quì, dalla capacità di fermare la speculazione e di stabilire un nuovo modello di sviluppo, di investire sul territorio in maniera compatiboile con l'ambiente, che si misurerà la crescita non solo economica, ma culturale della Calabria.
H- I lavori dell'ecomostro davanti all'isola di Dino vanno fermati e l'ecomostro abbattuto. Perchè una nuova coscienza pervada le istituzioni.
I- Ci piacerebbe vedere ogni tanto che qualcuno si dimettesse o venisse sospeso dalle funzioni.
L- Agli amministratori e funzionari responsabili di autorizzazioni facili e solerti, bisognerebbe che qualcuno spiegasse che essendo retribuiti con i soldi di tutti i cittadini, è a costoro che debbono dare conto e non ai potenti di turno, perchè sono nelle istituzioni per servire negli interessi della collettività.

Cliccando qui è possibile vedere una rassegna video dei telegiornali sull'abbattimento dell'ecomostro di Copanello
Nell'immagine l'ecomostro di Stalettì a Copanello

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:42 PM,

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