Visco e la democrazia
lunedì 4 giugno 2007
La prima osservazione è scontata, ma la faccio lo stesso: se siamo sopravvissuti a leggi ex-Cirielli, lodi Mondadori, e leggi Gasparri, se siamo sopravvissuti a un presidente del Consiglio che controllava tre reti televisive perchè di sua proprietà, e altre tre perchè Presidente, appunto, se siamo sopravvissuti al epurazione di tre personaggi scomodi dalla Rai, beh: allora in emergenza democratica lo siamo già da un bel po'.
Ma vediamo il caso nel dettaglio.
Abbiamo da una parte Roberto Speciale, finanziere. Occupava la posizione di comandante dopo che era stato nominato tale dal governo di centrodestra; e si sa come i politici in genere operino le loro scelte... nessuna meraviglia per il buonsamaritanismo adesso della CdL nei suoi confronti dunque.
Speciale era a capo della Guardia di Finanza, per dare un'idea, quando quella stessa GdF, con il SISMI, controllò e spiò i conti di Prodi e di altri politici (tra i quali, mi pare, anche Berlusconi). In quel caso, ci si macchiò di spionaggio illecito, depistaggio e calunnia (insomma, Speciale non sarebbe nuovo a cose del genere...).
Dall'altra parte, sul banco degli accusati, Visco, viceministro all'economia. Quando era ministro, durante i governi D'Alema, aveva fatto precipitare l'evasione fiscale; e anche adesso (lo afferma il Messaggero) la sua lotta stava dando buoni frutti.
Peccato quindi doverlo rimuovere proprio adesso che cominciava a spuntarla sugli evasori fiscali. Strana coincidenza.
Queste, devo sottolineare, sono solo deduzioni libere, fatte con malizia e faziosità. Però hanno il pregio di essere verosimili...
Nella foto Visco, viceministro all'economia
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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 12:15 PM,