No alla centrale a carbone di Saline
mercoledì 22 agosto 2007
Abbiamo maturato un’esperienza nella lotta contro la centrale di Gioia Tauro tale da consentirci di fare una battaglia durissima anche di lunga durata. Già prevediamo le uscite di qualcuno che verrà a spiegarci quanto le nuove tecnologie consentiranno di abbattere al massimo le sostanze nocive che si libereranno nell’area. Verranno in Calabria esperti che ci diranno quanto utile possa essere un impianto a carbone per lo sviluppo. Siamo allenati a tutto ciò e per questo sapremo, assieme alle forze ambientaliste così come avvenne per Gioia Tauro, spiegare alla popolazione quanto dannosa e mortale possa essere una centrale a carbone per l’area di Saline Joniche e per l’intera Provincia di Reggio Calabria. Siamo sicuri come d’altronde fece all’epoca della centrale a Carbone di Gioia Tauro che il Presidente della Giunta Regionale, Loiero prenda una posizione contro l’idea di questa società Svizzera di costruire una centrale a Saline. La Provincia di Reggio Calabria non può sopportare, come sta avvenendo a Gioia Tauro con il tentativo di raddoppiare il termodistruttore, di diventare una bomba ecologia dove si concentrano impianti altamente inquinanti. Serve invece una nuova politica per lo sviluppo della nostra terra che tenga conto delle risorse naturali esistenti così come ci sono a Saline Joniche.
Comunicato stampa segreteria provinciale PdCI
Lo staff di Montebello Ionico Blog News sottoscrive le parole del segretario provinciale del Pdci, Enzo Infantino e, condividendo nel merito i punti di vista espressi dallo stesso, auspica un pronto intervento dell'amministrazione comunale montebellese a difesa della salute dei cittadini e contro l'ennesimo scempio che rischia di consumarsi sul nostro territorio.
Nella foto una veduta aerea dell'ex area industriale di Saline, oggi oasi naturale protetta del pantano di Saline
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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 8:34 PM,