E' deceduto nei giorni scorsi, presso la propria abitazione di Cirò Marina e per cause naturali all'età di 110 anni il signor Francesco Domenico Chiarello uno degli ultimi reduci ancora in vita dei 65 milioni di combattenti che presero parte alla Grande Guerra. La notizia è stata diramata dall'Esercito che è stato presente, con una propria rappresentanza, alla cerimonia funebre svoltasi presso la chiesa madre di Cirò Marina(KR). «Arrivai al fronte proprio nel periodo in cui l'Esercito Italiano stava riorganizzando i suoi reparti per prepararsi alla controffensiva del Piave e poi alla battaglia di Vittorio Veneto -ha raccontato Chiarello in una delle sue ultime interviste- Ho avuto la fortuna quindi di prendere parte a quella grande riscossa che ha unito tutti noi italiani con un unico grande intento, la vittoria. Sto vivendo la vecchiaia in compagnia di mio figlio e di mia nuora e abitiamo a Cirò Marina in una casa costruita grazie al faticoso lavoro nei campi. La mia vita è sempre stata conquistata al prezzo di duri sacrifici. Forse anche questo è il segreto della longevità. La costante e grande presenza d'animo che mi ha sempre contraddistinto». Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, a New York per impegni istituzionali, dopo avere appreso della notizia della morte del Cavaliere di Vittorio Veneto, ha dichiarato: «Ho appreso la notizia con commozione. Assieme al coetaneo Delfino Borroni, lombardo, entrambi "ragazzi del '98", mandati a combattere per completare l'unità d'Italia, hanno rappresentato anche simbolicamente, lui del Sud e l'altro del Nord, lo spirito unitario che ha animato le lotte risorgimentali e poi quelle per la democrazia. Sono passati 90 anni da quei giorni terribili e dall'orrore della trincea, ma quei valori sono rimasti intatti. E noi, a nome di tutti i calabresi, ci inchiniamo nel ricordo di Chiarello». Il Cavaliere di Vittorio Veneto è stato uno dei testimonial principali del Calendesercito 2008, composto da una serie di tavole fotografiche di ieri e di oggi rappresentative dei luoghi, dei reparti, della tecnologia e soprattutto degli uomini che, come i due «ragazzi del 98», ritratti nel paginone centrale, simboleggiano i valori che ancora oggi animano gli uomini e le donne dell'Esercito. Lo Staff di Montebello Jonnico Blog News, esprime il più profondo cordoglio ai familiari del defunto.
Nella foto, tratta da www.fotostorica.it una trincea della Prima Guerra MondialeEtichette: Cronaca, In Calabria, Libri - Mostre - Storia - Arte - Poesia - Natura - Tradizioni - Curiosità
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:54 PM,
0 Comments:
<< Home