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Canone depurazione: la Corte Costituzionale da ragione agli utenti

Montebello Jonico – Novità sul fronte delle bollette pazze del servizio idrico integrato a Montebello, e non solo. Una sentenza della Corte Costituzionale, la n.335 del 10 ottobre 2008, ha dichiarato illegittima la normativa che impone l'obbligo di corrispondere il canone di depurazione anche per quei cittadini che, per mancanza dell'impianto o inattività dello stesso, non usufruiscono del servizio. La Consulta, in pratica, ha dichiarato illegittimo un comma delle «Disposizioni in materia di risorse idriche» in quanto «disciplina irragionevolmente il pagamento della quota, in modo non coerente con il suo corrispettivo contrattuale». Scatta, quindi, l'obbligo per i comuni di restituire quanto percepito indebitamente negli ultimi anni. La problematica, oggi definitivamente risolta dalla Corte Costituzionale, era già stata affrontata in passato dalla Codacons. L'agguerrita associazione di consumatori, per bocca del suo responsabile provinciale, Avv. Mario La Bella, fa sapere che «si preannunciano una valanga di giudizi contro le amministrazioni comunali che non provvederanno immediatamente a restituire ai cittadini quanto già versato e ad annullare, in autotutela, le bollette che impongono il pagamento della tariffa a quegli utenti che non usufruiscono del servizio». «Stiamo già proponendo – ha continuato l’Avv. La Bella - le prime azioni giudiziarie per gli abitanti di Montebello Jonico dove in passato abbiamo affrontato il problema insieme al “Comitato Civico Leone Sgro” e all’Associazione “I Fossatesi nel Mondo”. Il problema – ha concluso La Bella - comunque non riguarda solo Montebello, ma moltissimi comuni della provincia di Reggio Calabria che a tutt'oggi risultano essere non forniti di impianto di depurazione o dove lo stesso, pur essendo presente, risulta essere inattivo. Per questo motivo abbiamo deciso di aprire diversi sportelli mobili che faranno il giro della provincia sostando in quei comuni che risultano interessati dalla questione». Per quanto riguarda Montebello, ricordiamo che nei mesi scorsi, in seguito alle numerose proteste della popolazione, vessata da richieste ritenute inique, l'amministrazione comunale montebellese aveva adottato un provvedimento con il quale escludeva alcune borgate dal pagamento del servizio perchè inesistente. Tale soluzione, comunque, non era apparsa sufficiente a calmierare gli animi di molti cittadini che, ritenendosi ingiustamente esclusi dal provvedimento, avevano intentato vere e proprie azioni legali contro il comune. Riguardo alla problematica si registra anche l’intervento del Comitato Leone Sgro che, in un comunicato diramato nei giorni scorsi, ha espresso «soddisfazione per le deliberazioni assunte dalla Corte Costituzionale» ed auspicato che «l’amministrazione comunale montebellese voglia provvedere autonomamente e nei più brevi tempi possibili a restituire le somme percepite indebitamente e rideterminare gli importi per i pagamenti non ancora eseguiti senza costringere, ancora una volta, i cittadini ad estenuanti azioni legali che, oltretutto, avrebbero ripercussioni nefaste per le già esigue finanze comunali».

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 4:30 PM,

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