Coordinamento Associazioni Grecaniche, ribadito il "No al Carbone"
venerdì 30 gennaio 2009
In tale documento, che racchiude ed esplica le strategie ed i progetti, relativi all’area grecanica, contenuti nella Programmazione Operativa Regionale 2007/2013, viene scritto a chiare lettere che «l’indirizzo univoco che emerge sul futuro dell’area Ex Liquichimica è quello della sua trasformazione in un simbolo positivo, un grande attrattore ambientale e culturale per lo sviluppo del turismo sostenibile, un Parco della Sostenibilità all’interno del quale coniugare innovazione in campo ambientale e produzioni locali». Secondo quanto espresso sul documento in questione, in definitiva, si propone di avviare un nuovo percorso che inverta quello attuale «caratterizzato da scelte miopi e fallimentari» e, «partendo dalla riscoperta dei luoghi e della loro memoria storica, porti subito al ripristino delle corrette condizioni ambientali attraverso la bonifica del sito industriale, il recupero della spiaggia e dei fondali, la tutela e la valorizzazione delle aree ambientali di pregio (Sic Saline Joniche, Sic Zps Capo d’Armi, Sic Pentedattilo), la tutela e la valorizzazione delle essenze tipiche del bergamotto, del gelsomino». Visione pienamente condivisa dai rappresentanti del coordinamento che sottolineano come tali propositi, messi insieme a progetti, come la realizzazione della nuova strada statale 106, il LIFE, presentato dalle associazioni in partenariato con il comune di Montebello Jonico, e quello, già finanziato con 50 milioni di euro, per la bonifica dell'area industriale e portuale, possano «delineare un quadro alternativo per lo sviluppo dell'area». Tuttavia, per poter essere funzionali alle contingenze del territorio, tali prospettive necessitano di un inquadramento realizzativo certo e temporalmente definito. Per tale motivo, al termine dell’assemblea si è giunti alla conclusione di chiedere come, e soprattutto in che tempi, i vari enti coinvolti intendano realizzare gli interventi preventivati. Si è stabilito, quindi, di organizzare un incontro pubblico, concordato coi rappresentanti istituzionali e politici, in cui chiedere l’assunzione di impegni concreti, che finalmente diano ai cittadini quelle certezze fino ad oggi sempre mancate.
Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:56 PM,