Paolo Fabiano Pagliuso (nella foto) è pronto a parlare ai magistrati che stanno conducendo l'inchiesta sul calcio sporco.
E, a quanto ha riferito alla stampa, ha molte cose da dire. Cose che fanno tremare ancora di più il Palazzo del calcio, se mai ne resta qualcosa in piedi.
Ecco cosa ha detto l'ex presidente del Cosenza, società, ripetiamolo, che è stata cancellata dal panorama del calcio nazionale nell'estate del 2003
1. Voglio che Galliani, Carraro e Macalli spiegano perchè hanno escluso il Cosenza. Sono pronto a denunciarli per omissioni di atti d'ufficio, indebito ripescaggio (chiaro riferimento alla Fiorentina) e danni morali ed economici.
2. Per la cancellazione del Cosenza e della Spal, di cui ero proprietario, ho perso qualcosa come 100 milioni di Euro.
3. La posizione del Cosenza venne decisa a tavolino per favorire la Fiorentina. Mi hanno riferito di un incontro su una barca in Sardegna tra Berlusconi, Pisanu e Della Valle.
4. Ho chiesto e voglio essere sentito. Nell'ordine devono saldare in molti. Per prima il signor Macalli, presidente della Lega di serie C, che diceva di non aver ricevuto nessuna documentazione riguardo il Cosenza, che invece era pervenuta.
5. Il Cosenza doveva essere eliminato.
6. Mi costrinsero a votare per Lazio, Parma, Genoa e Venezia che non erano in regola per le iscrizione al campionato.
7. Sono stati Galliani e Giraudo a rovinare il calcio italiano quando si batterono per la modifica dello status della squadra di calcio in società di lucro. Da quel momento sono iniziati i guai.
8. Anni addietro sono stato avvicinato per rabbonirmi e stare nell'universo dei potenti con la promessa che poi sarebbero stati pronti a ricompensarmi, con arbitraggi vavorevoli e altro, credo, nei confronti del Cosenza. Risposi di no! Forse nell'estate del 2003 vollero farmela pagare. Ora sono io a cercare giustizia.
Etichette: In Italia, Sport
postato da Anonimo; alle 8:11 PM,
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