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Nel 2° incontro il Coordinamento delle associazioni dell'Area Grecanica presenta il MANIFESTO DEL NO

Il Coordinamento delle Associazioni contrarie alla Centrale a Carbone si è riunito per il secondo incontro venerdì 5 settembre alle ore 18 presso Villa Rognetta a Saline Joniche.
Presenti, hanno aderito all'evento il sindaco di Montebello Jonico, Lori Nisi, il sindaco di Bagaladi Angelo Curatola, il sindaco di San Lorenzo Pasquale Sapone e l'on. Natino Aloi in qualità di membro dell'Osservatorio politico meridionale.
Il Coordinamento delle Associazioni dell'Area Grecanica ha presentato pubblicamente il Manifesto del "NO AL CARBONE e SI AD UN PROGRAMMA DI SVILUPPO ALTERNATIVO DELL’AREA GRECANICA".
Le associazioni hanno ribadito la loro netta contrarietà all’ipotesi di realizzare una centrale termoelettrica alimentata a carbone e si dichiarano favorevoli a promuovere e partecipare a processi decisionali volti allo sviluppo sostenibile della nostra Area.
Ha detto Giuseppe Toscano, presidente dell'associazione "Nuovi Orizzonti": "il nostro è un no ideologico e culturale, un no di arrabbiatura slenne nei confronti di chi ci ha abbandonato".
"Elaboreremo proposte alternative", ha affermato Franco Meduri, presidente di "Nemesis".
Il Coordinamento delle associazioni dell'Area Grecanica passa ora alla fase operativa della campagna contro la Centrale a Carbone, la fase in cui bisogna sensibilizzare la popolazione, spiegando le ragioni della contrarietà del Coordinamento, che sono le tutela della salute, dell'ambiente, del futuro del territorio.
Il MANIFESTO DEL NO verrà affisso nei Comuni dell'Area, da Reggio Calabria a Brancaleone e verrà distibuito nei locali, nelle edicole, nei bar e nei tabacchini in modo da raggiungere la capillarizzazione che le associazioni sperano.
E' importante che la gente colga in primis il dato relativo ai rischi per la salute, all'incidenza tumorale che avranno le emissioni prodotte.
Ma anche il fatto che la presenza della Centrale farà crollare i valori immobiliari e delle attività dell'Area.
TUTTO QUESTO A FRONTE DI POCHE DECINE DI FANTOMATICI POSTI DI LAVORO CHE PERALTRO E' DIFFICILE CREDERE CHE VERRANNO RICOPERTI DA NOSTRI CONCITTADINI.
La Centrale non ci serve!
Quello che a noi serve è invece valorizzare le nostre risorse, recuperare l'area della Liquichimica e restituirla alla fruizione turistica, con l'annesso porto, l'oasi ecologica, i fondali meravigliosi, le bellezze naturali vicine come Pentedattilo e Prastarà.
Le associazioni dell'Area Grecanica si impegneranno per far acquistare valore alla nostra Area, non a deprezzarla e costringere i residenti a "svendere" e scappare dalle polveri sottili e dall'anidride carbonica.
SENSIBILIZZIAMO LA GENTE CON QUESTE ARGOMENTAZIONI, CONVINCIAMOLA A SCENDERE IN PIAZZA PER TUTELARE I PROPRI DIRITTI E PER DIFENDERE IL FUTURO DEI PROPRI FIGLI

(Nella foto un momento dell'incontro a Saline Joniche)

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:13 PM,

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