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Montebello, i 10 anni di Loris Nisi

Un sindaco antidemocratico che ha fatto precipitare Montebello nel periodo più buio della sua storia
E' finita la gestione di Loris Nisi come sindaco di Montebello Jonico.
Dopo due legislature la legge gli ha detto stop! Non si potrà in questa tornata elettorale candidare come sindaco.
Che cosa hanno prodotto questi dieci anni di amministrazione Nisi?
Hanno prodotto un disastro per il nostro comune: amministrativo e istituzionale al tempo stesso.
Nella sostanza il sindaco Nisi insieme ai suoi assessori non è stato capace a trasformare le risorse del territorio comunale in possibilità di sviluppo.
Il nostro comune, ricco di risorse della montagna e del mare, naviga a vista in un mare in tempesta: la zona marina piena di ferraglie e la zona montana a rischio spopolamento. Questo ha lasciato Loris Nisi.
In tutti questi 10 anni il sindaco Nisi e le sue giunte hanno dormito sonni tranquilli, mentre il nostro territorio sta andando in decadenza.
Sono stati questi 10 anni di Nisi, 10 anni di autoritarismo.
Ricordiamo alcuni degli episodi più significativi dell'espressione dell'autorità del "principe":
la denuncia al giornale dell'opposizione del gruppo "Ramoscello d'Ulivo" nel 1999;
il divieto al giornalista del "Quotidiano della Calabria" Vincenzo Malacrinò a scattare foto durante un consiglio comunale;
la firma liberatoria pretesa ai suoi consiglieri di maggioranza nel 1999 di lasciargli "carta bianca" nelle scelte, fatto per cui l'ex consigliere provinciale Antonino Stellittano lo ha definito "il novello principe";
il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, preparato per limitare il ruolo dell'opposizione, che ha fatto ricorso al Tar con successo;
l'accentramento delle funzioni di sindaco e di quelle di presidente del consiglio comunale;
le votazioni per eleggere i rappresentanti alla Comunità montana, nel 2004, con cui il sindaco Nisi e la sua maggioranza, eleggono anche il membro riservato alla minoranza, violando la legge;
la violazione dello Statuto comunale (nonostante l'ammonimento del Prefetto al sindaco), per la mancata convocazione del consiglio comunale, come richiesto dai cittadini in virtù dell'art. 39 con una raccolta di firme per il problema delle "bollette pazze" inviate su acqua, fognatura e depurazione;
la mancata risposta ad interrogazioni e interpellanze chieste dal consigliere Ugo Suraci, quando compiva il suo ruolo di opposizione e di controllo sull'operato della maggioranza (periodo 1999-2004);
il lavoro egregio (e gratis) della commissione toponomastica guidata da Paolo Mallamaci fatto svanire nel nulla. Così personaggi illustri che hanno fatto la storia di Montebello, ancora attendono di avere intitolata una piazza, una via;
l'annullamento dell'elezione del sindaco baby Antonio Praticò, con effetti educativi dannosi per i ragazzi.
Un sindaco, Nisi, che si è preso gioco delle istituzioni per 10 anni!
Sotto la sua gestione hanno chiuso la scuola di Stinò, l'OGR, l'ufficio postale di contrada Masella, il centro polivalente per le attività giovanili e il centro di aggregazione sociale a Saline, mentre i beni storici e culturali del comune hanno aspettato (invano) di essere valorizzati e resi fruibili per fini turistici.
Un sindaco, Nisi, che ha distrutto "l'Estate Montebellese" sotto i colpi dei mancati finanziamenti.
E ha negato allo storico del comune, il prof. Luigi Sclapari, la pubblicazione del suo libro sulla storia di Montebello Jonico!
Un sindaco, Nisi, elargitore di promesse facili ma mai mantenute:
ha promesso il ritorno della postazione di guardia medica a Montebello centro 10 anni fa, e ancora i cittadini attendono;
ha promesso il decentramento degli uffici comunali, ma la delegazione di stato civile a Fossato è stata depotenziata, con la conseguenza che per alcuni documenti i cittadini debbono spostarsi a Montebello;
ha promesso l'avvio del "Day Ospital" di Fossato, mai entrato in funzione;
ha enunciato la rinuncia del 50% dell'indennità di sindaco ed assessori nel 1999, ma mai è stato costituito il relativo fondo in bilancio;
ha promesso ai suoi candidati nel 2004, la rotazione degli incarichi (leggi assessorati), ma, tranne i 6 assessori della prima ora, gli altri sono rimasti con un pugno di mosche, senza "ruotare".
Adesso l'avvocato Loris Nisi vuole continuare la sua gestione al comune con il suo delfino avv. Giuseppe Cuzzucoli.
Così i cittadini di Montebello rischieranno di vederselo ancora non solo consigliere, ma anche assessore!
Con tutte le conseguenze negative che ciò comporta.
(Nella foto Loris Nisi)

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postato da Miguel Cervantes; alle 12:40 AM,

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