Un patto che mina dalle fondamenta le istituzioni democratiche del nostro comuneA Montebello Jonico i due candidati sindaci del 2004 vanno a braccetto, insieme nella stessa lista per le elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009.
Il primo è il sindaco eletto Loris Nisi, e l'altro lo sconfitto Ugo Suraci.
Nisi designato dagli elettori a governare, Suraci a controllare l'operato della maggioranza.
Questa è una delle elementari e fondamentale legge della democrazia: il bilanciamento dei poteri tra "potere di governo" e "potere di controllo".
Uno dei due poteri non può esistere senza l'altro, in quanto sono complementari.
Se uno dei due viene meno, va a rotoli il "sistema democratico", con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Ed è proprio quello che è successo nel comune di Montebello Jonico nel periodo dal 2004 al 2009, durante il quale, a fronte di un "potere" esercitato dal primo cittadino, non ha fatto riscontro quello di "controllo" dell'opposizione consiliare.
Così il sindaco Loris Nisi ha potuto con disinvoltura (col silenzio dei consiglieri di opposizione) trattare i cittadini come "sudditi", inviando le "bollette salate" su acqua, fognatura e depurazione, ma facendo intervenire il "Codacons" per difendere i diritti della popolazione montebellese.
Conseguentemente il sindaco Nisi, violando lo Statuto comunale, non ha provveduto a convocare il consiglio comunale per le "bollette pazze", come richiesto dai cittadini mediante una raccolta di firme.
Per questo motivo il sindaco di Montebello è stato ammonito dal Prefetto, Sua Eccellenza dott. Musolino.
Anche in questo secondo caso, l'opposizione consiliare si è distinta per il suo assordante silenzio.
Ugo Suraci, battagliero consigliere, aveva svolto con tenacia il suo ruolo di opposizione e di controllo designato dagli elettori nel periodo dal 1999 al 2004, nei confronti del sindaco Nisi.
Il sindaco, insofferente verso ogni forma di controllo e di critica, arriva a denunciare il giornale del gruppo consiliare di opposizione "Ramoscello d'Ulivo" diretto da Suraci e a proporre un regolamento per il funzionamento del consiglio comunale per limitare il ruolo dell'opposizione (bocciato dagli organi di controllo).
Poi, nel 2004, dopo che Nisi ha ricevuto dagli elettori il secondo mandato a governare Montebello, arriva la "svolta".
E che svolta!
Nisi cerca di ammansire l'attività di opposizione di Suraci facendolo votare dalla sua maggioranza a consigliere della Comunità Montana "Versante dello Stretto" .
Un atto di arroganza politica e istituzionale.
Non si era mai visto che una nomina che spetta alla designazione del gruppo di minoranza, venga decisa dal gruppo di maggioranza!!!
Nisi attenta alle regole democratiche del comune, e vi riesce, nel momento in cui Suraci, invece di rifiutare l'elezione alla Comunità Montana, con stupore e indignazione di molti, l'accetta.
Così inizia a consumarsi il "matrimonio amministrativo" fra la maggioranza e l'opposizione, sconvolgendo le regole democratiche e della morale politica a Montebello Jonico, tutto ciò compiuto sulla pelle dei cittadini indifesi.
Addirittura, con spudoratezza, Nisi si permette il lusso di parlare di "svolta", mentre qualcuno della sua lista parla di "atto di coraggio"
Certo, ci vuole un grande coraggio a fare un'operazione simile, cioè una "svolta autoritaria" all'interno del comune di Montebello!!!
La speranza è che questa operazione venga sonoramente "bocciata" dagli elettori, per riportare le istituzioni comunali colpite a morte al loro ruolo primario di "res pubblica" e di espressione di cassa di risonanza degli interessi e dei bisogni dei nostri concittadini.
(Nella foto Suraci e Nisi nel 1999, quando il loro matrimonio politico era ancora lontano da venire.....)Etichette: A Montebello Jonico, attualità, Cronaca, In Calabria, Nella provincia, Politica
postato da Miguel Cervantes; alle 12:08 AM,
1 Comments:
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At 11:20 PM,
said...
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Non bisogna esagerare, magari poi si convincono che quanto dici è la verità!
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