"Il paradigma del rapporto mafia-politica è prassi, laddove i controlli scarseggiano a fronte di enormi interessi: l'evoluzione della criminalità organizzata precede in parallelo con l'efficienza e la permeabilita' del tessuto sociale che ha fornito ai sodalizi l'humus in cui proliferare, sino alla realizzazione, nel tempo, di comitati politico- affaristici-mafiosi. Con il risultato che l'antistato si è dimostrato più forte dello Stato" Con queste pesanti parole, pronunciate all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Reggio Calabria,il presidente della Corte d'appello di Reggio Calabria, Pasquale Adorno, ha illustrato la tragica situazione della provincia reggina. Non meno pesante la continuazione:
"E' invero che la Calabria ha un alto numero di comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, ed è la regione con il più alto tasso di attentati agli amministratori locali. Dal che si deduce il notevolissimo condizionamento che la 'ndrangheta esercita sul nostro territorio che le cosche riescono a controllare attraverso le estorsioni e le infiltrazioni negli appalti pubblici". L'alto magistrato ha poi spaziato affrontando il problema del racket: "
Le denunce per usura e racket sono praticamente inesistenti...è, dunque, importante l'attivazione delle società antiracket: nel Reggino ne abbiamo sette, nemmeno una nell'area ionica...necessita una maggiore attenzione verso le vittime del pizzo, che dovranno essere messe in condizione di avere un vero sostegno da parte dello Stato, anche perche' l'avidità delle cosche non conosce limiti".In pratica una vera e propria richiesta d'aiuto lanciata verso lo Stato.
Etichette: Cronaca, In Calabria
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:52 PM,
2 Comments:
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At 8:40 PM,
said...
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stimato cronista,
da molto lontano seguo le vicende della mia amata terra dalla qualke sono esule forzato con tutta la mia famiglia.Sono Francesco Mazza ex titolare del Valantain, anche voi avete seguito la mia vicenda orbene sono d'accordo con il giudice Adorno, oramai l'antistato è più forte ed i vigliacci arroganti estortori la fanno da padroni ed inoltre come si puo auspicare che i taglieggiato denunciano o possano emulare cio che tutta la mia famiglia ha fatto con due anni di costanti denunce se il risultato nei nostri confronti è stata solitudine, disperazione ed alla fine istanze di fallimento, finiamola con le frasi d'effetto diciamo solo che è una lotta impari e....non mi faccia dire altro con stima franco mazza
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At 1:36 PM,
Bernardino F.L. Cardenas said...
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Carissimo Sig. Mazza,
il suo scoramento è comprensibile e condivisibile, così come apprezzabile è la lotta che lei ha, imparimente, combattuto fin quando le è stato possibile. Nel rinnovarle la nostra solidarietà le porgo l'invito a volerci contattare via email.
Saluti
Lo Staff di Montebello Ionico Blog News.
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