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Giustizia moribonda in Calabria, la denuncia del pm di Catanzaro Luigi De Magistris


Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi De Magistris denuncia lo scippo della sua inchiesta "Poseidone".

Racconta con un memoriale inviato al CSM, l'organo di autogoverno della Magistratura presieduto dal Capo dello Stato, dei presunti abusi che sarebbero stati commessi dal procuratore capo Mariano Lombardi, quello che ha tolto l'inchiesta scottante al pm dopo l'avviso di granzia al senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli.

Un altro memoriale con documenti scottanti, il pm De Magistris l'ha fatto recapitare ai magistrati della procura di Salerno: intercettazioni captate dagli inquirenti che dimostrerebbero la presenza di una "super talpa" nella Procura di Catanzaro capace di svelare in anticipo le indagini del pm De Magistris. In particolare, dai documenti inviati a Salerno, emergerebbe la prova che la perquisizione a casa dell'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti il 16 maggio 2005, sarebbe stata anticipata all'indagato. Infatti Chiaravalloti è indagato nell'inchiesta "Poseidone" in quanto commissario all'emergenza ambientale. A difenderlo, guarda un pò chi c'è: l'avvocato Giancarlo Pittelli. Dalle carte inviate a Salerno dal pm De Magistris, emergerebbe (come evidenziato dal quotidiano La Repubblica) che Pittelli avrebbe saputo su cosa e su chi stava indagando De Magistris e "passato" le notizie agli indagati, sicuri che Lombardi, prima o poi, avrebbe "bloccato" quelle indagini. Luigi De Magistris avrebbe segnalato rapporti strettissimi tra il procuratore capo Mariano Lombardi e l'avvocato Pittelli che difende alcuni indagati dell'inchiesta "Poseidone", legami che De Magistris avrebbe trovato anche in una società immobiliare, riconducibile a Pittelli, nella quale un socio è molto vicino al procuratore capo Lombardi.

Questo intreccio di rapporti consigliava al pm Luigi De Magistris di non informare preventivamente il procuratore capo sull'avviso di garanzia al senatore Giancarlo Pittelli.

Afferma De Magistris: a Catanzaro vanno a braccetto indagati e indagatori.

La giustizia è dunque moribonda in Calabria, quando si mette dalla parte del crimine.

Non solo giudici corrotti, quindi, ma ricordaimo che anche gli uffici giudiziari più delicati sono ancora da coprire.

E' da nominare il procuratore capo presso la Procura di Cosenza.

E' da nominare il capo della procura distrettuale di ReggioCalabria.

E' da nominare il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Catanzaro.

E' da nominare il presidente del tribunale di Lamezia Terme.

E' da nominare il presidente della Corte d'Assise di Locri (dovrà procedere il processo per l'omicidio di Franco Fortugno).

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postato da Miguel Cervantes; alle 9:52 PM,

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