Mariastella Gelmini, un ministro dell’Istruzione da… bocciare!
martedì 30 settembre 2008
In Calabria soppressi 1650 posti e 416 scuole
Il segretario della CGIL scuola della Piana, Pasquale Larosa afferma che “La riforma della Gelmini è una mattanza sociale, che si accanisce sule scuole primarie, col passaggio dai tre insegnanti al maestro unico ed il conseguente taglio di 60 mila cattedre. Cifre a cui vanno sommate le 50 mila cattedre soppresse alle secondarie e i 50 mila amministrativi in meno, per un totale di circa 160 mila posti di lavoro eliminati e un taglio di spesa di 8 miliardi di Euro”.
Ma non finisce qui. Continua Larosa: “Saranno cancellate le oltre 4000 scuole statali con meno di 600 alunni, mentre quelle definite residue saranno trasformate in fondazioni, secondo il modello delle private confindustriali”.
Una mattanza sociale senza precedenti e con ripercussioni negative nei confronti di chi abita nei piccoli comuni, dove il ritiro da parte dello Stato, del bene primario e insostituibile dell’istruzione, comporterà un aumento della dispersione scolastica, del disagio sociale e della lievitazione dei costi per le famiglie, soprattutto nelle aree del Sud Italia.
In Calabria la situazione più allarmante.
Franco Corbelli, leader del movimento “Diritti civili”, ha criticato il silenzio sino ad oggi della Regione Calabria sui tagli ingiustificati e incostituzionali del Governo nel mondo della scuola, in particolare in quella calabrese, in assoluto la regione italiana più penalizzata.
“La Regione Calabria è completamente assente per la drammatica vicenda della soppressione di 416 scuole e il taglio di 1650 precari calabresi tra insegnanti a tempo determinato e di sostegno, letteralmente buttati dal governo Berlusconi in mezzo ad una strada insieme alle loro famiglie”, conclude l’esponente dei Diritti civili.
Inoltre Corbelli ha dichiarato l’intenzione di adire le vie legali per il decreto cancella scuole e taglia precari, contro il ministro Gelmini e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio.
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postato da Miguel Cervantes; alle 8:39 PM,