La responsabile nazionale Scuola e Formazione di Legambiente, Vanessa Pallucchi afferma: "Se, come previsto, il criterio per stabilire la sopravvivenza dei plessi scolastici sarà quello del numero degli alunni, facendo una proiezione sui plessi che hanno un numero inferiore alle 100 unità, in Calabria potrebbero chiudere i battenti il 92,5% delle materne e quasi il 70% delle elementari, visto che su 989 scuole di primo grado, ben 680 sono plessi sottodimensionati".
Tagli di insegnanti e personale Ata, porteranno alla chiusura o all'accorpamento di centinaia di scuole e plessi sottodimensionati.
E continua: "Sollecitiamo il Governo a tenere conto di queste previsioni per i criteri di razionalizzazione, che devono essere stabiliti attraverso la concertazione con gli enti locali, altrimenti costretti a sopperire alla garanzia del servizio scolastico per tutti. Ribadiamo con forza che il sapere è la vera chance per liberarsi dal giogo della malavita e del ritardo economico e poter guardare al futuro con fiducia. Oggi la scuola rischia di essere considerata solo il luogo dove far quadrare conti dello Stato per ridurre la spesa pubblica, operando tagli in maniera indiscriminata".
E conclude: "Tagliare la cultura uccide il futuro".
Anche i sindacati sono intervenuti con il segretario generale della Flc-Cgil Gianfranco Trotta, il quale afferma senza mezzi termini che è necessario che la scuola pubblica in Calabria abbia maggiori attenzioni che esulano da calcoli ragionieristici e dai fabbisogni di cassa.
Il segretario prosegue: "Non condividiamo per nulla l'esultanza del dirigente scolastico regionale Francesco Mercurio, il quale nel convegno di Gizzeria, ha affermato di essere soddisfatto di aver raggiunto in Calabria l'obiettivo di aver tagliato gli organici senza grandi traumi, dimenticando però tutte le manifestazioni di protesta dei genitori e dei precari".
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postato da Miguel Cervantes; alle 12:12 AM,
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