Si tinge di azzurro la prima maglia iridata dei campionati del mondo di ciclismo a Varese.
Adriano Malori, campione italiano ed europeo in carica, aggiunge un nuovo titolo al suo palmares: quello iridato.
Ultimo a partire nella prova a cronometro, è partito come un razzo e sin dal primo rilevamento ha segnato il miglior tempo.
Primato confermato anche sull’ultimo controllo posizionato sulla salita di Mottarossa.
Fondamentale per la vittoria, a suo avviso, il lungo rapporto 55x11, che aveva deciso di montare.
Il nuovo campione del mondo ha dichiarato: «Ho capito di aver vinto solo quando ho sentito il boato del pubblico. Ho anche provato a leggere il tabellone ma avevo la vista appannata e non ci sono riuscito».
41’35”98 è il tempo che gli ha regalato il titolo iridato, alla media straordinaria di 48,389 Km/h!
Ha concluso il campione: «Una giornata veramente indescrivibile come può essere una simile vittoria in Italia, una giornata in cui per me è stato tutto perfetto. Non sono mai andato bene con la pioggia e alle due del pomeriggio è uscito un raggio di sole».
Dietro di lui il tedesco Patrick Gretsch a 49”67 mentre il terzo classificato, l’australiano Cameron Meyer, ha fatto registrare un ritardo di 1’04”36.
Reazioni diverse per le medaglie d’argento e di bronzo. L’australiano si è dichiarato «contento per il risultato su un circuito molto difficile» ed ha rivelato che «la più grande paura era quella di finire giù dal podio». Amarezza, invece, per Gretsch caduto ai tre chilometri dalla conclusione nella curva subito dopo il tunnel: «Sono contento della mia corsa nel suo complesso ma sono deluso per la caduta nel finale».
Nota di merito anche per l'altro azzurro Borchi, che ha chiuso al 5° posto.
(Nella foto l'esultanza del campione del mondo Adriano Malori)
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postato da Miguel Cervantes; alle 8:31 PM,
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