Boicottiamo il valore bollato emesso dalle Poste Italiane!!! E’ stato emesso, giorno 3 novembre 2008 dalle Poste Italiane, un francobollo in ricordo del terremoto di Messina del 1908, nel valore di € 0,60.
Il francobollo è stampato dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente, non filigranata; formato carta: mm 40 x 30; formato stampa: mm 36 x 26; dentellatura: 13 x 13¼; colori: cinque; tiratura: tre milioni e cinquecentomila esemplari; foglio: cinquanta esemplari, valore “€ 30,00”.
La vignetta raffigura, in grafica stilizzata, una veduta dall’alto della città di Messina con l’omonimo Stretto e, sullo sfondo, la città di Reggio Calabria; sulla vignetta si evidenziano alcuni cerchi concentrici a rappresentare le onde sismiche causate dal terremoto del 1908.Completano il francobollo la leggenda “1908 TERREMOTO DI MESSINA”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,60”. Bozzettista: Anna Maria Maresca.
Sono passati cento anni dal catasfrofico Terremoto del 28 dicembre 1908 che sconvolse le province di Messina e Reggio Calabria.
Il 28 dicembre 1908, lunedì, alle ore 5,21 del mattino, nella piena oscurità e con gli abitanti immersi nel sonno, un terremoto (uno dei più potenti della storia italiana), che raggiunse i 7,1° grado della scala Richter (11-12° nella scala Mercalli), seguito da un maremoto mise a soqquadro le coste calabro-sicule con numerose scosse devastanti.
La città di Messina, con il crollo di circa il 90% dei suoi edifici, fu quasi rasa al suolo. Gravissimi i danni riportati da Reggio Calabria e da molteplici altri centri abitati del circondario. Sconvolte le vie di comunicazione stradali e ferroviarie nonché le linee telegrafiche e telefoniche.
Gravissimo fu il bilancio delle vittime: Messina, che all’epoca contava circa 140.000 abitanti, ne perse circa 80.000; Reggio Calabria registrò circa 15.000 morti su una popolazione di 45.000 abitanti. Altissimo fu il numero dei feriti e catastrofici furono i danni materiali.
Numerosissime scosse di assestamento si ripeterono nelle giornate successive e fin quasi alla fine del mese di marzo 1909.
Il francobollo commemorativo, che celebra il centenario di quel grave lutto che colpì le nostre popolazioni, offende Reggio Calabria e i centri della costa jonica e tirrenica che pagarono un enorme tributo di sangue e di danni materiali.
Il francobollo, infatti reca la dicitura “Terremoto di Messina” invece della dicitura, più giusta e logica “Terremoto di Messina e Reggio Calabria”.
Il Presidente dell’associazione culturale “Anassilaos” di Reggio Calabria, Stefano Iorfida, invita tutti a boicottare il valore bollato.
Afferma Iorfida: “La filatelia è uno strumento formidabile per conoscere la storia, la letteratura e la scienza del proprio paese. Oggi dobbiamo ricrederci. Per quel che ci riguarda, non useremo tale valore bollato nelle cartoline che l’associazione ha in via di preparazione per il terremoto. Non lo useremo per la nostra corrispondenza e invitiamo tutte le altre associazioni e circoli culturali e filatelici a “boicottare” un francobollo che ignora il dolore di una città e di una provincia quasi distrutte nel 1908 e offende, con la storia tradita, i nostri morti”.
Anche il nostro blog invita la popolazione a boicottare il valore bollato.
(Nella foto il francobollo sul terremoto del 1908 che offende la città di Reggio Calabria)
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postato da Miguel Cervantes; alle 6:12 PM,
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