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ANCONA-REGGINA 1-2: MISSIROLIIIIIIIII!!!!!!!

ANCONA-REGGINA 1-2 — La Reggina non ci sperava più ed ecco invece il gol di Missiroli. E' il terzo minuto di recupero, quando l'esterno sinistro, senza incontrare particolari ostacoli, riesce ad arrivare fino a fondo campo e batte Da Costa. La Reggina fa il colpo grosso. E l'Ancona perde l'imbattibilità casalinga che durava addirittura dal 27 aprile 2009. L'Ancona non fa molto per salvaguardarla. Va subito sotto con Barillà che al 14' del primo tempo spinge in rete un pallone arrivatogli da una mischia. L'Ancona non fa paura a una Reggina che non corre grossi pericoli. La squadra di Breda cade soltanto quando Mastronunzio non si lascia sfuggire l'occasione di firmare il diciottesimo gol stagionale, sfruttando la respinta di Marino su un diagonale di Colacone. Adesso ci si aspetterebbe un'altra partita da parte dell'Ancona. Pia illusione però, perché la Reggina non soffre nemmeno il solletico di una squadra che riesce solo a indirizzare qualche disperata conclusione verso la porta di Marino. La bordata di De Falco che scheggia la traversa risveglia un po' tutti. Soprattutto la Reggina che si dedica al contropiede. Le ripartenze non premiano la squadra di Breda, finché Missiroli non trova il gol del 2-1 tra i giocatori dell'Ancona che vedono sfrecciare davanti l'esterno della Reggina senza nemmeno cercare di tendere la gamba per fermarlo. La vittoria della Reggina è ineccepibile. (Matteo Massi gazzetta sport)

VIDEO PARTITA
http://www.corrieredellosport.it/video/video/serie_b/highlights/2010/03/24-21345/Ancona+-+Reggina+1-2

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postato da Anonimo; alle 11:29 PM, ,




Reggina - Lecce: 2-4...la serie C è alle porte???

I salentini affondano gli amaranto per cui adesso diventa difficile evitare una clamorosa e incredibile retrocessione in Lega Pro. Contestazione degli ultrà - Un disastro. Il doppio turno casalingo che prometteva l’attesa svolta, è stato un vero e proprio disastro per la Reggina di mister Breda, prima sconfitta dal Modena e poi letteralmente travolta da un Lecce poco brillante ma certamente molto più cinico e intelligente rispetto agli amaranti, assolutamente inguardabili.

La partita tra Reggina e Lecce ha visto in campo due squadre stanche, fuori condizione psicologica e atletica e con tanta, tanta paura. Il Lecce capolista dopo la brutta sconfitta casalinga per 1-5 contro il Cittadella e un mese e mezzo senza vittorie, rischiava di compromettere la prima posizione in campionato. La Reggina doveva assolutamente vincere per provare a mantenere il ritmo delle altre squadra che stanno lottando per non retrocedere macinando vittorie e bel gioco.

Nel primo tempo le squadre sono contratte e impaurite; la partita è brutta e noiosa e si sbrodola a centrocampo. La Reggina riesce a passare in vantaggio al 22° minuto grazie a un lampo di Tedesco che pesca Barillà solo davanti al portiere, dove non può sbagliare. Il resto del primo tempo scorre senza sussulti da entrambe le parti, così come il primo quarto d’ora della ripresa. A tratti addirittura la gara sembra poter scivolare noiosamente con questo risultato fino alla fine.
Ma
De Canio, amatissimo ex amaranto, fa la differenza dalla panchina con gli azzeccatissimi cambi di Munari al posto di Mazzotta e Di Michele al posto di Belleri che rivoluzionano i giallorossi dandogli un baricentro più offensivo e un gioco più rapido.
Il Lecce inizia a tenere in mano il pallino della gara e riesce a pareggiare al 18° minuto della ripresa con
Marilungo. Passano solo cinque minuti e Angelo segna la rete del vantaggio finchè, poi, al 32°, Marilungo non fissa il risultato sull’1-3. La Reggina prova a reagire più con la forza dell’orgoglio che con ordine tattico e superiorità tecnica: Missiroli e Cacia costringono il portiere Rosati a un paio di prodezze su due tiri dalla distanza. La rete della speranza arriva al 45°, proprio allo scadere, con un bel pallonetto di Cacia che poco prima aveva clamorosamente lisciato una buona palla nell’area piccola. Ma non c’è neanche il tempo di credere nel pareggio, che dopo trenta secondi Marilungo firma la tripletta personale e chiude la gara sul definitivo 2-4.

Dopo la gara, un folto gruppo di ultrà ha dato vita a una dura contestazione, estremamente vivace e rumorosa, all’uscita dagli spogliatoi del Granillo.

Proprio l’allenatore del Lecce, Gigi De Canio, si concede ai giornalisti locali commentando l’attuale situazione della Reggina in sala stampa:“Ho visto tante partite della Reggina, la seguo perchè sono legato a questa città non solo per motivi professionali, e a me piace come gioca. Ha una buona circolazione di palla, discrete trame di gioco, ma va in difficoltà quando la si mette sotto pressione. Sono un avversario, ma parlo da tifoso: la Reggina non ha la giusta mentalità, forse, dopo tanti anni di successi, si è chiuso un ciclo e si sta vivendo una situazione complicata”.

Il Lecce riprende la marcia da capolista e lo fa proprio al Granillo contro una Reggina in crisi di identità e alla ricerca disperata di punti salvezza.

Un risultato di 4-2 per il Lecce che alla fine punisce oltre misura i giocatori amaranto. Proprio la Reggina aveva inizialmente illuso tutti andando per prima meritatamente in vantaggio con un gol di Barillà subentrato a Vigiani. La squadra di Breda non è riuscita però ad amministrare il vantaggio. E' bastato al Lecce alzare il ritmo e spingere sull'accellertore per annichilire la "povera" Reggina.

La capolista è riuscita ad avere la meglio e a portarsi a casa il bottino pieno. L'eroe della serata è stato Marilungo autore di una stupenda tripletta, insieme ad Angelo autore anche lui di una rete. Stavolta il bomber Di Michele non è finito a referto ma ha dato il suo contributo supportando il reparto avanzato e rendendosi protagonista anche di un assist decisivo a Marilungo.

Questo risultato lancia la squadra di De Canio ancor di più verso la serie A. Per la Reggina, invece, ora la situazione si fa quasi drammatica. Nel caso in cui oggi il Mantova dovesse vincere gli amaranto scivolerebbero al penultimo posto in classifica, vedendo sempre più da vicino lo spettro della Prima Divisione. A fine gara la tifoseria ha contestato animatamente il presidente Foti e l'intera squadra invitandola ad andare a lavorare.


video partita: http://www.youtube.com/watch?v=j-ZiW6Czlo8

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postato da Anonimo; alle 1:08 PM, ,




Regionali, presentata a Reggio la lista del Pd


Il Pd presenta la sua lista rimarcando il suo principale obiettivo: “dar voce alla vera politica”. Presso la Federazione provinciale del Partito Democratico questa mattina, i candidati e il capo lista Giuseppe Bova, hanno messo in evidenza i loro obiettivi, le intenzioni e gli impegni programmatici che “intendono portare avanti in quel cammino di continuità per lo sviluppo della Calabria”.
In questa campagna elettorale non c'è nulla di scon
tato, tutto è possibile e ne è una dimostrazione il fatto che un anno fa, non c'erano i circoli del Pd, non c'era una federazione provinciale, i Bronzi non sono partiti ma sono a Palazzo Campanella e ospitiamo l'istituto centrale per il restauro. Inoltre, Reggio non era una città metropolitana e questo non è un pennacchio ma una prospettiva di sviluppo che non divide ma unisce tutta la regione – esordisce il segretario provinciale Giuseppe StrangioAbbiamo fatto le primarie consentendo ai calabresi di scegliere il loro candidato, e siamo riusciti a superare momenti difficili per una coalizione che oggi, presenta una lista con nomi noti e new entry che rappresentano il vero volto del Pd e soprattutto, il 30% dei candidati sono donne come è previsto nello statuto del partito”. Al tavolo tutti i candidati da Demetrio Battaglia a Demetrio Naccari Carlizzi, Anna Leonardi, Giuseppe Gullì,Pietro Interdonato, Pino Varacalli, Luciano Racco, Irene Ielo, Debora Franco e Fausto Cordiano, hanno evidenziato la necessità di “proseguire un lavoro che punti esclusivamente a sviluppare le risorse calabresi e a fermare lo scempio clientelare affermatosi in questi anni, nel territorio reggino”.

Noi dobbiamo unire la Calabria, dobbiamo offrire argomenti di riflessione ai votanti e soprattutto, non ci deve essere alcun distacco ma la voglia di mettere in campo un progetto consolidante – afferma Naccari Scopelliti è visto come un candidato che non vuole guidare la regione, non ha programmi politici ma è capace di mettere in campo 4 pullman per portare in vacanza a Lamezia migliaia di studenti divulgando loro un terribile messaggio pedagogico. Siamo coscienti dei limiti e delle difficoltà che ha la Calabria, ma insieme – conclude l'assessore uscente ai trasporti – possiamo superare i numerosi gap rispondendo con più riformismo ed innovazione”.

Fiducia e ottimismo è presente in tutti i candidati del Pd anche se dal presidente uscente della II commissione Bilancio, Demetrio Battaglia, si impone “l'invito ai calabresi di fare una ponderata riflessione prima di andare a votare perchè non possono essere un serbatoio di voti per il Governo più anti-meridionale di tutti i tempi. Ne è una dimostrazione l'incapacità del Pdl di presentare programmi”.

A chiudere i lavori, è il capo lista Giuseppe Bova che, nel ricordare “il lavoro svolto in questi anni a Palazzo Campanella segnato dal successo della vicenda Bronzi e dal taglio degli sprechi”, sottolinea che “i Democratici sono un partito che aspirano all'unità ma vantano numerose soggettività diverse che vogliono la continuità e lo sviluppo di Reggio e della provincia nel percorso della costruzione di una vera area metropolitana. Dobbiamo essere uniti e lavorare assieme per diventare un punto d'eccellenza di una Calabria che va avanti e rimane coesa – conclude Bova Noi siamo una forza capace di sottolineare valorizzazione ed unità”.

fonte strill.it
il foto un momento della presentazione alla sede del PD a Reggio Calabria.

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postato da Anonimo; alle 10:55 PM, ,




Piacenza - Reggina: 0-0: imperativo....non farsi del male!!!!


PIACENZA: Puggioni, Avogadri, Tonucci, Iorio, Melinte, Paro (14' st Sambugaro), Amodio, Parfait, Moscardelli, Foti, Sivakov (14' st Greco).
a disposizione: Capodici, Bini, Rincon, Guzman, Cani
all. Massimo Ficcadenti
REGGINA: Marino, Adejo, Valdez, Lanzaro, Vigiani, Carmona, Cascione, Missiroli (38' st Rizzato), Costa, Brienza (28' st Pagano), Cacia (24' st Bonazzoli).
a disposizione: Kovacsik, Santos, Barillà, Castiglia
all. Roberto Breda
note: ammoniti Lanzaro, Tonucci, Carmona, Avogadri, Costa; angoli 5 a 6; recupero 0' pt - 3' st; circa 2.000 spettatori con sparuta rappresentanza di tifosi amaranto
arbitro: Nicola Stefanini di Prato
assistenti: Paolo Bernardoni di Modena e Cristina Cini di Firenze
IV ufficiale: Luca Romani di Modena

Un palo di Greco per i padroni di casa e poche altre emozioni nel posticipo -

Finisce sul punteggio di 0-0 e senza troppe emozioni la sfida salvezza tra Piacenza e Reggina. Le due squadre hanno più paura di perdere che voglia di vincere, in questo posticipo della 28.a giornata, ed il risultato è una partita piuttosto brutta in una serata molto fredda al Garilli. Solo negli ultimi 20 minuti del match, si vedono occasioni da gol, soprattutto per merito dei padroni di casa. I calabresi salgono a quota 33 punti, due in più dei rivali odierni.

Nei primi 45 minuti non c'è praticamente un vero tiro in porta, se non qualche conclusione debole o decisamente fuori dallo specchio. La ripresa inizia più o meno con lo stesso trend, poi l'ingresso di Greco regala qualche spunto all'infreddolito pubblico di casa. Prima Moscardelli spara di poco a lato da buona posizione, poi è lo stesso centrocampista a colpire un palo al 29', sulla cui ribattuta Moscardelli non riesce ad intervenire con efficacia. Gli ospiti ci provano con qualche contropiede, ma non impensieriscono praticamente mai Puggioni.

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postato da Anonimo; alle 10:52 PM, ,