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Vento caldo dalla Germania

La Volkswagen rispolvera un nome che negli anni ’70 era sinonimo di sportività: Scirocco


La Volkswagen torna a rispolverare gloriosi nomi del passato per le sue auto. Infatti dopo aver rispolverato Jetta, che identifica la berlina su base Golf, a essere rispolverato è un nome da sempre sinonimo di sportività: Scirocco. La nuova coupè della casa tedesca è equipaggiata con 2 motori a benzina (1400 TSI da 122 e 160 cv e 2000 TFSI da 200 cv), e un motore diesel TDI 2000 da 140 cv. Il corpo vettura esterno della Scirocco è veramente molto particolare: ci troviamo davanti a una vettura bassa, larga, muscolosa con un anteriore spiovente che si allarga nel posteriore dove c’è una coda slanciata e tondeggiante. Come detto sportivo l’anteriore, e a denotare ancor di più questa caratteristica della Scirocco ci pensano i gruppi ottici ovoidali e la fascia della mascherina stretta e lunga. Mentre nel posteriore a sottolineare ancor di più la grinzosità della vettura ci pensano il grande paraurti bombato e il doppio terminale di scarico cromato. Internamente la vettura è in linea con lo stile Volkswagen per gli interni: linearità e raffinatezza teutonica, scelta dei materiali e degli assemblaggi di alto livello. Lo spazio interno è quello di una coupè classica: abbondante per i passeggeri anteriori, appena sufficiente per quelli posteriori, a causa delle linee curve del corpo vettura degradante verso la coda. La plancia invece è al contempo sportiva ma anche molto raffinata, mantenendo inalterata la sobrietà tipica degli interni Volkswagen (consolle centrale completa e di un raffinato color alluminio satinato, volante sportivo a tre razze, quadro strumenti ben retrolluminato e completo di ogni indicatore e spia). E ora il momento del test drive. La Scirocco guidata è stata la 2000 TFSI 200 cv DSG da 30159 €. Quest’auto segna il ritorno della casa di Wolfsburg nel segmento delle coupè supersportive, segmento in cui la Volkswagen mancava dall’inizio degli anni ’90 quando la seconda serie della Scirocco cessò di esistere. La terza serie, che a distanza di quasi 20 anni raccoglie il testimone dalla sua progenitrice, è una vettura sportivissima, una coupè pura, molto prestazionale e grintosa. Su strada la vettura ha un comportamento eccelso grazie a un accoppiata fenomenale. Sto parlando del 2000 Turbo da 200 cv che unito al cambio DSG Automatico (definito il miglior cambio al mondo) dotano la Scirocco di prestazioni da supercar cattiva. Nonostante il motore sia potente e fa sentire la sua grinta se si pigia l’acceleratore, la Scirocco non è difficile da guidare; tutt’altro. E’infatti molto maneggevole, ha uno sterzo pronto a ogni sollecitazione, ed è facilmente manovrabile anche in parcheggio, nonostante il lunotto posteriore sia piccolo. Infine i prezzi: per i benzina si va da 22700 € della 1400 TSI ai 28350 € della 2000 TFSI DSG; per i diesel si va da 26700 € della 2000 TDI ai 28375 € della 2000 TDI DSG.

Bruno Allevi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:32 PM, ,




Addio, Beniamino!!!






Grande commozione per la morte di Beniamino (Mino) Reitano
Beniamino Reitano è nato il 7 dicembre del 1944 a Fiumara, piccolo paesino in provincia di Reggio Calabria.
Fin dalla nascita, è orfano della madre la quale muore a soli 27 anni nel darlo alla luce.
Di famiglia povera, studia per 8 anni al conservatorio di Reggio Calabria suonando il pianoforte, il violino e la tromba.
A dieci anni è ospite della trasmissione televisiva La giostra dei motivi, presentata da Silvio Gigli.
Muove i primi passi della sua carriera musicale suonando ai matrimoni insieme ai suoi fratelli Antonio Reitano, Vincenzo (Gegè) Reitano e Franco Reitano (il nome del complesso varia tra Fratelli Reitano, Franco Reitano & His Brothers, Beniamino e i Fratellli Reitano), e con loro partecipa al Festival di Cassano Jonico ed alla Rassegna della musica calabrese.
Nel 1961 incide il suo primo 45 giri, con le canzoni "Tu sei la luce" e "Non sei un angelo", che gli procura il primo trafiletto su una rivista nazionale, "TV Sorrisi e Canzoni" (n° 32 del 6 agosto 1961).
Alla fine dello stesso anno si trasferisce in Germania, dove il gruppo è scritturato per una serie di esibizioni, tra cui un club in cui suonano insieme ai Beatles ai loro esordi (Reitano raccontò in seguito in molte occasioni l'episodio, ed il fatto di aver legato in particolare con John Lennon).
Tornato in Italia pubblica nel 1963 il suo secondo 45 giri, "Robertina twist", ed il terzo, "Twist time".
Nel 1965 partecipa al Festival di Catrocaro, cantando in inglese "It's over", un pezzo di Roy Orbison, piazzandosi in finale.
Ottenuto un contratto con la Dischi Ricordi, pubblica nel 1966 "La fine di tutto", versione in italiano di "It's over", e l'anno successivo (1967) debutta al Festival di Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, "Non prego per me", in coppia con The Hollies, il gruppo di Graham Nash.
In estate partecipa con "Quando cerco una donna" al Cantagiro 1967.
Passa poi alla Ariston Records di Alfredo Rossi e nel 1968 è in hit parade con "Avevo un cuore" (che ti amava tanto) e “Una chitarra cento illusioni”.
Nello stesso anno scrive una delle sue canzoni più significative, "Il diario di Anna Frank", portata al successo dai Camaleonti.
Scrive inoltre "Quel ragazzo che non sorride mai", portata al successo da Alessandra Casaccia.
Nel 1969 ritorna al Festival di Sanremo con "Meglio una sera piangere da solo" in coppia con Claudio Villa.
Nello stesso anno scrive la musica di "Una ragione di più", portata al successo da Ornella Vanoni, su testo di Franco Califano e della stessa Vanoni, e pubblica l'LP "Mino canta Reitano", che contiene tra le canzoni una cover di "Prendi fra le mani la testa", successo di Riki Maiocchi scritto sempre da Mogol-Battisti.
Nell'estate dello stesso anno partecipa al Cantagiro 1969 con "Daradan".
L'anno successivo (1970) scrive "Canne al vento", portata al successo da Giovanna.
Altro successo del periodo è "Gente di Fiumara", canzone dedicata al suo paese natale.
Nel 1971 vince la manifestazione canora "Un disco per l'estate" con "Era il tempo delle more", uno dei suoi dischi più venduti.
Torna alla manifestazione nel 1973 con "Tre parole al vento".
Sono gli anni in cui consegue una serie di successi e riconoscimenti, con tournèe in tutto il mondo.
Partecipa inoltre per otto anni a "Canzonissima", guadagnandosi sempre la finale e classificandosi tra i primi posti.
Nel 1974 incide "Dolce angelo", cover di "Sugar baby love", successo dei The Rubettes.
Non mancano le partecipazioni in numerosi show televisivi e la composizione di sigle musicali, tra cui la più nota è "Sogno", dal programma "Scommettiamo?", del 1976, condotto da Mike Bongiorno sulla prima rete Rai.
Nel 1988 si ripresenta a Sanremo cantando "Italia", scritta per lui da Umberto Balsamo. Con questa canzone, che esprime tutto l'amore di Reitano per il suo Paese, arriva solo sesto ma il pezzo è particolarmente apprezzato dal pubblico e sarà destinato a diventare un evergreen della musica italiana.
Purtroppo questo suo sano (ma forse anacronistico per l'epoca) patriottismo non viene capito da tutti nel mondo dello spettacolo e lo fà oggetto, negli anni seguenti, di un'ironia e di uno sberleffo immeritati ed eccessivi.
Al Festival della canzone italiana andrà poi nel 1990 ( “Vorrei”), nel 1992 (“Ma ti sei chiesto mai”), e nel 2002 (“La mia canzone”).
Nel 2001 partecipa al Concerto di primavera tenutosi al Taj Mahal, storico casinò di Atlantic City, insieme a Mario Merola, Anna Calemme e Little Tony.
Come attore la sua partecipazione più significativa è nel film "Sono pazzo di Iris Blond" del 1996 di Carlo Verdone, nel quale interpreta se stesso con discreta autoironia.
Nel 2007 gli viene diagnosticato un cancro all'intestino: egli affronta serenamente la malattia anche grazie al conforto della fede cattolica. Per tale motivo subirà anche due interventi chirurgici, l'ultimo nel novembre 2008.
Il suo ultimo concerto dal vivo è stato nel novembre 2006 a Pescara, città che non ha mai smesso di amare, ed è stato ripreso in parte dalle telecamere di Raitre.
Nel 2007 ha regalato poi un'ultima commovente esibizione dal vivo nel programma televisivo "Piazza Grande" su Raidue.
La sua ultima apparizione televisiva, questa volta senza cantare in quanto molto debilitato, è stata invece nel febbraio 2008 a "La vita in diretta" .
Non ha mai nascosto la sua simpatia per l'Inter; per la squadra nerazzurra, negli anni '70 compone l'inno "Alè Inter", dedicato ai campioni d'Italia di allora.
Si spegne il 27 gennaio del 2009 ad Agrate Brianza
Addio, Beniamino!!!
Un calabrese vero, genuino, di una bontà e generosità fuori dal comune.
Un esempio, come artista e come uomo, da seguire per tutti quelli (critici, attori, cantanti ecc.) dello spettacolo che, purtroppo, gli hanno reso quello che meritava soltanto dopo la morte.
(Nelle foto Mino Reitano ad inizio carriera, e con il complesso insieme ai suoi fratelli nel 1960)

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:08 PM, ,




Campionato amatori calcio. La Montebellese ora è anche su Facebook

Correva l'anno 2007 quando un gruppo di amici, tutti residenti nelle frazioni del nostro vasto territorio comunale, decidono di fondare una squadra di calcio amatorial/ricreativa e partecipare al campionato della Lega Nazionale Dilettanti. Questo torneo ha ormai raggiunto un bacino d'interesse di vaste proporzioni in tutto lo stivale e non manca quindi nemmeno in Calabria la passione di molti. Assieme ai vari campionati di calcio dilettantistico, quello amatoriale da qualche anno riscuote sempre più successi di pubblico e di atleti partecipanti. Le regole sono ben definite proprio dalla FIGC nazionale e le squadre devono essere formate da elementi che abbiano compiuto i 30 anni di età (sono ammessi anche 2 fuori quota che non abbiano meno di 25 anni). Il campionato 2007/2008 era l'anno di esordio e la Montebellese riuscì nell'epica impresa di non arrivare ultima, ma principalmente fece divertire e aggregò un sacco di persone attorno a lei, mettendo quindi al primo posto del proprio statuto il rispetto dei sani valori dello sport. Vinse 4 gare, rispettivamente contro Campo Calabro, Saline, Gioia Tauro e S. Sperato. Quest'anno 2008/2009, sta prendendo parte al campionato amatoriale girone grecanico che comprende le squadre di Roccaforte, Condofuri, Brancaleone, S. Pantaleone,Chorio, Bova Marina e 3 squadre di Melito Porto Salvo. Nonostante la "tenera" età anagrafica della Associazione Dilettantistica, nata solo 1 anno e mezzo fa, la passione e l'attaccamento alla squadra sta aumentando in maniera esponenziale giorno dopo giorno, anche perchè il calcio dilettantistico a Montebello negli ultimi tempi non ha prodotto squadre di rilievo e forse l'attenzione del pubblico stava scemando. Tante le persone che la domenica finalmente sono tornate nelle adiacenze del Comunale di Fossato Jonico per assistere alle partite. E che l'iniziativa stia riscuotendo sempre maggior visibilità lo si deve anche al famosissimo facebook, in cui è stato creato un gruppo di fans della squadra in cui sono descritti eventi, date e orari delle partite, risultati, classifiche e statistiche varie. Quest'anno, dopo un inizio in tono dimesso, ultimamente la squadra sta offrendo grosse soddisfazioni sotto l'aspetto del gioco e dei risultati. Augurando agli atleti ed agli addett ai lavori tutti di poter migliorare il piazzamento dell'anno scorso, vi terremo comunque aggiornati.

Icudrev Onavi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:48 PM, ,




Anche a Montebello attivo il bonus energetico

Montebello Jonico – Nuove misure di protezione sociale per le famiglie in condizione di disagio economico. Da alcuni giorni, gli operatori energetici, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge finanziaria, hanno dato il via all’attivazione di un nuovo regime di tariffazione sociale che, dedicato alle famiglie disagiate, promette di garantire un risparmio del 20% circa sulle bollette dell’energia elettrica. Anche per i cittadini di Montebello Jonico si apre quindi la possibilità di usufruire delle agevolazioni previste dal bando e vedere notevolmente alleggerita la voce del bilancio familiare che riguarda il consumo di energia elettrica. Il bonus energetico, infatti, prevede un rimborso variabile che va da un minimo di 60 euro all'anno, per nuclei familiari composti da 1-2 persone, fino ad un massimo di 135 euro all'anno per nuclei familiari oltre le 4 persone. Requisito fondamentale per poter accedere agli sgravi previsti dal bando è avere un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) che, riferito all'intero nucleo familiare, non superi i 7500 euro. Condizione, questa, abbastanza restrittiva se si tiene conto che per sforare basta avere una casa di proprietà o un reddito Irpef di poco superiore a 28mila euro. In base ad alcune simulazioni condotte dagli esperti de “Il Sole 24 Ore”, infatti, un nucleo familiare composto da due adulti, per poter rimanere con l'Isee sotto la soglia prevista di 7.500 euro dovrebbe avere un reddito complessivo non superiore a 14.500 euro e abitare in casa d'affitto. Per i pochi cittadini, che comunque fossero in possesso dei requisiti necessari per usufruire del bonus energetico, una nota ufficiale, diffusa dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico del comune di Montebello Jonico, fa sapere che, secondo quanto previsto dal bando, «presentando la domanda di accesso al bonus entro il 28 febbraio prossimo si potrà richiederne il godimento retroattivo, relativamente all'annualità 2008». Sempre secondo quanto reso noto nella stessa comunicazione, l'istanza, «corredata di indicazioni sulla fornitura elettrica e sulla numerosità della famiglia anagrafica», dovrà essere presentata, unitamente all'attestazione del valore ISEE, presso la sede comunale di Montebello centro o le delegazioni municipali di Fossato Jonico e Saline. Per quanto riguarda invece i tempi di applicazione delle agevolazioni, stando alle ultime notizie acquisite, gli sconti in bolletta devono cominciare ad essere applicati entro i 60 giorni successivi alla ricezione dell'istanza, che sembra debba essere trasmessa, alle società distributrici di energia, in modalità online.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:52 AM, ,




ARTI MARZIALI - QUALIFICATE PRESENZE ALLO STAGE NAZIONALE DI KYUSHO

A Siderno Marina, si è svolto il 2° Stage Nazionale di Kyusho, organizzato dal Comitato Regionale Kyusho Calabria presieduto dal Prof. Salvatore Romeo.
Il Maestro Maurizio Degano, Responsabile Nazionale per la “Kyusho International” e la “Kyusho Italia”, è stato l’impareggiabile docente dello stage. Ha spiegato e fatto vedere, in maniera chiara e sintetica sia da un punto di vista teorico che pratico quelle che sono le diverse tematiche incentrate sulla difesa personale. Mentre la parte curativa di questa affascinante materia che si rifà all’antica Medicina Tradizionale Cinese, è stata proposta ed esposta in maniera lineare dal M° Salvatore ROMEO. Lavorando in maniera sinergica, Degano e Romeo, sono riusciti entrambi a catturare l’attenzione sia dei numerosi partecipanti allo stage, sia la curiosità delle numerose persone presenti in sala .
Una menzione particolare va alle numerose personalità illustri nel campo delle arti marziali calabresi, citiamo soltanto alcuni, tra i quali il M° Renato Caracciolo Resp. Reg. FESIK per il settore Karate, il M° Francesco Maisano Resp. Reg. e Consigliere federale UKIDA, il M° Angelo Surfaro Arbitro Internazionale di Karate, il M° Vito Gidari Resp. Karate Shotokan FESIK per la fascia Jonica, i Maestri Giuseppe Pastano e Giuseppe Santantonio di TARANTO esperti di Ninjitsu, il M° Domenico Gattellaro, e tanti altri, i quali hanno saputo apprezzare e dimostrare il loro interesse verso questa nuova materia marziale, che si basa esclusivamente sulle tecniche valide per attaccare e distruggere i centri nervosi del nostro corpo umano rendendo inoffensivo ed inabile l’aggressore in pochi secondi. Diverse e numerose sono state le tematiche trattate completate con varie dimostrazioni pratiche di questa disciplina, applicate da entrambi i maestri Degano e Romeo a dimostrazione di ciò che è e può e riesce a fare il Kyusho se applicato in maniera corretta. Con una giusta forza come quella di un bambino di sette anni, su un ipotetico aggressore, ha lasciato increduli e sbigottiti i vari artisti marziali intervenuti allo stage.
Silenzio religioso è calato quando il M° Romeo ha tenuto la sessione del Kyusho curativo, lezione interessantissima basata inizialmente su una succinta spiegazione di che cos’è la Medicina Tradizionale Cinese e di come ci può tornare utile nella vita quotidiana di tutti i giorni, ad esempio come curare con la sola pressione delle dita in determinati punti una sinusite, un mal di testa, il mal di denti, un mal di schiena, il fastidiosissimo singhiozzo, o come riuscire ad alzare o abbassare la pressione sanguigna e così via semplicemente conoscendo i punti appropriati del corpo umano.
Due giornate intense e piene di argomenti utili e pratici che sono stati portati avanti fino all’acquisizione mnemonica per far si che quanto detto e spiegato possa essere ricordato facilmente una volta tornati a casa. L’alto impegno dei Maestri Degano e Romeo, tra l’altro, sta nel fatto di riuscire a divulgare questo sistema marziale in tutta Italia. A sorpresa è giunta la nomina ufficiale - davanti a tutti gli intervenuti allo stage - del M° Salvatore ROMEO a Responsabile Nazionale Sud Italia per la Kyusho International e la Kyusho Italia, per il continuo tenace e pressante impegno profuso nella divulgazione di questa materia nelle varie regioni del sud Italia. Alla termine della manifestazione è intervenuto il Consigliere Regionale On. Cosimo Cherubino che si è complimentato per l’organizzazione di questo evento unico in Calabria nel suo genere ed ha espresso il proprio compiacimento per essere rimasto piacevolmente “colpito” dall’efficacia di questo metodo.
Sul sito www.kyusho.it potranno essere attinte ulteriori notizie sullo stage e visionate alcune tra le immagini più interessanti.
La selezionata partecipazione nello sport è anche un ottimo veicolo per la valorizzazione delle risorse turistiche e dell’artigianato calabrese. Le regioni intervenute a tale manifestazione, sono state oltre alla Calabria, la Sicilia, la Puglia, la Campania e la Basilicata.

Carmelo Regolo, foto Domenico Crocitti

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:48 AM, ,




Coordinamento Associazioni Grecaniche, ribadito il "No al Carbone"

Montebello Jonico – Riprendono gli incontri del Coordinamento delle Associazioni dell’Area Jonica. Nato per impedire la realizzazione della centrale termoelettrica di Saline Joniche, il coordinamento è formato dai rappresentanti di oltre trenta realtà associative che, dopo aver detto “No” all’ipotesi realizzativa della multinazionale svizzera SEI, ora si accingono a proporre soluzioni di sviluppo alternativo. Dopo il 19 settembre scorso, data in cui la SEI aveva annunciato ufficialmente di aver richiesto la sospensione dell’iter autorizzativo per la realizzazione della centrale termoelettrica di Saline, i lavori del coordinamento avevano subito una breve fase di stasi. Ma, nei giorni scorsi, i membri dell’organizzazione si sono incontrati nuovamente col preciso intento di rivitalizzare la loro azione e passare alla fase propositiva della loro campagna. Secondo i componenti del coordinamento, infatti, «il NO incondizionato alla realizzazione dell’impianto proposto dalla SEI deve necessariamente essere legato ad ipotesi che, promuovendo possibilità di sviluppo alternativo, scongiurino la cosiddetta opzione zero». Occorre cioè trovare soluzioni per favorire una crescita ecosostenibile del territorio ed evitare che l’area grecanica, seguitando ad essere relegata in quella depressione economica ormai ritenuta endemica, continui a rappresentare un investimento appetibile per gruppi dai progetti industriali simili a quelli della SEI. Fulcro dell’ampia e partecipata discussione, che è seguita a tale presa d’atto, è stata l’analisi di un documento redatto dall’ing. Salvatore Orlando, dirigente del settore regionale di programmazione.
In tale documento, che racchiude ed esplica le strategie ed i progetti, relativi all’area grecanica, contenuti nella Programmazione Operativa Regionale 2007/2013, viene scritto a chiare lettere che «l’indirizzo univoco che emerge sul futuro dell’area Ex Liquichimica è quello della sua trasformazione in un simbolo positivo, un grande attrattore ambientale e culturale per lo sviluppo del turismo sostenibile, un Parco della Sostenibilità all’interno del quale coniugare innovazione in campo ambientale e produzioni locali». Secondo quanto espresso sul documento in questione, in definitiva, si propone di avviare un nuovo percorso che inverta quello attuale «caratterizzato da scelte miopi e fallimentari» e, «partendo dalla riscoperta dei luoghi e della loro memoria storica, porti subito al ripristino delle corrette condizioni ambientali attraverso la bonifica del sito industriale, il recupero della spiaggia e dei fondali, la tutela e la valorizzazione delle aree ambientali di pregio (Sic Saline Joniche, Sic Zps Capo d’Armi, Sic Pentedattilo), la tutela e la valorizzazione delle essenze tipiche del bergamotto, del gelsomino». Visione pienamente condivisa dai rappresentanti del coordinamento che sottolineano come tali propositi, messi insieme a progetti, come la realizzazione della nuova strada statale 106, il LIFE, presentato dalle associazioni in partenariato con il comune di Montebello Jonico, e quello, già finanziato con 50 milioni di euro, per la bonifica dell'area industriale e portuale, possano «delineare un quadro alternativo per lo sviluppo dell'area». Tuttavia, per poter essere funzionali alle contingenze del territorio, tali prospettive necessitano di un inquadramento realizzativo certo e temporalmente definito. Per tale motivo, al termine dell’assemblea si è giunti alla conclusione di chiedere come, e soprattutto in che tempi, i vari enti coinvolti intendano realizzare gli interventi preventivati. Si è stabilito, quindi, di organizzare un incontro pubblico, concordato coi rappresentanti istituzionali e politici, in cui chiedere l’assunzione di impegni concreti, che finalmente diano ai cittadini quelle certezze fino ad oggi sempre mancate.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:56 PM, ,




Continuano a cadere frane sulla Sant'Elia -Fossato

Montebello Jonico – A sette giorni dalla grave ondata di maltempo che ha investito la Calabria causando ingenti danni e mettendo a dura prova il sistema viario dell’intera regione, nel territorio montebellese ancora permangono numerosi i disagi alla circolazione. Nei giorni immediatamente successivi ai pesanti eventi meteorologici, un tempestivo, ma sommario, intervento della Provincia
aveva permesso un veloce ripristino della circolazione lungo il tracciato della strada provinciale S.Elia – Fossato. Nonostante ciò, sull’asse viario in questione, unica via di comunicazione tra i centri interni e quelli litoranei del popoloso comune jonico, continuano a verificarsi numerosi eventi franosi che ne rendono difficoltoso, oltre che estremamente rischioso, il transito. Molti tratti della direttrice mare – monti, tuttora, risultano percorribili solo a corsia unica a causa dei materiali di smottamento che, anziché essere rimossi, vengono semplicemente ammassati ai lati del tracciato. A questo è da aggiungere la situazione disastrosa del manto stradale che, in parecchi punti, è interamente ricoperto da colate di fango e terra che, peraltro, non essendo evidenziati da apposita segnaletica, risultano estremamente pericolosi per gli automobilisti in transito. Sull’argomento, oltre alle consuete rimostranze della popolazione, avvilita da anni di difficoltà ed ormai quasi abituata a ritenere ordinario questo stato di precarietà, si registra un duro intervento del comitato civico “Leone Sgrò” che, sempre attento alle problematiche del territorio, ha diffuso una nota col preciso intento di sensibilizzare i politici e le istituzioni verso l’individuazione di una soluzione definitiva al problema. Il comitato, facendo notare come «la situazione sia ormai giunta a livelli di insostenibilità tali da richiedere interventi radicali», definisce la strada provinciale come «un colabrodo». «La S. Elia – Fossato – si legge sulla nota – è una minaccia per la popolazione che quotidianamente è costretta a percorrerla sotto l’incombente minaccia di smottamenti, improvvise cadute di massi, parapetti e guardrail vecchi o addirittura inesistenti, e quant’altro». «Se fino ad oggi non ci è scappato il morto – continua il comunicato – è solo grazie ad eventi fortuiti, per i quali gli smottamenti non si sono mai verificati in concomitanza col passaggio di qualche sfortunato automobilista». Questo stato di cose, secondo i membri del “Leone Sgro”, dipende dalla poca lungimiranza della classe politica locale «che ha sempre omesso di considerare seriamente un'alternativa concreta, ovvero la cosiddetta "Trasversale Grecanica" che, da Valanidi, collegherebbe Reggio Calabria con Motta San Giovanni, Fossato Jonico, Bagaladi, Roccaforte, Chorio, San Lorenzo e Bova Superiore». «E' giunta l’ora – concludono i componenti del “Leone Sgro” – che le autorità competenti comincino a studiare la progettazione di questa importante e vitale arteria stradale».

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:53 PM, ,




Reggio: chiusa anche la statale 18

La calabria è isolata dal resto d'Italia


Dopo l'autostrada A3 è stata la volta della statale 18. Nella notte, anche questa strada, che rappresentava il percorso alternativo all'A3, è stata chiusa al traffico, a seguito di una frana che ha interessato il tratto compreso tra Scilla e Bagnara. Il traffico dell'autostrada, attualmente, è interamente deviato sulla Statale Jonica 106 raggiungibile attraverso la trasversale Ionio-Tirreno che da Rosarno porta fino a Marina di Gioiosa Ionica da dove, poi, si procede per Reggio. Il provvedimento, oltre ad appesantire i disagi per le auto e i mezzi pesanti che attraversano l'arteria, ha provocato l' isolamento di alcuni comuni della zona tirrenica del reggino. La Polstrada e i tecnici dell'Anas sono sul posto e stanno approntando dei percorsi alternativi.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:59 PM, ,




Addio Mino

Tutto il mondo piange e omaggia di plausi un uomo che ha fatto la storia della musica tradizionale, melodica e popolare italiana. Un uomo che lo stesso Papa Benedetto XVI ha definito "dagli occhi buoni". Oggi lo ricordiamo come l'ambasciatore degli umili, che è rimasto tale nonostante il successo ottenuto, anche oltre le frontiere italiane. Un'artista dalla forte spiritualità e un'insolita incrollabile fede in un mondo che lascia poco spazio alla religione. Mino Reitano ha tenuto vivi fino alla fine quei valori importanti di un tempo come la terra natia, la famiglia, l'amore, il rispetto altrui e la generosità, realizzando una concreta missione di vita. Partito da emigrante, con una semplicità fuori dal comune, a passi timidi è arrivato più volte al palcoscenico dell'Ariston raggiungendo picchi d'ascolto, che testimoniano il suo valore vocale e la sua disarmante capacità di toccare le corde dell'animo della gente di ogni età, lasciando tracce indelebili. L'emblema e l'orgoglio di una Calabria calorosa, accogliente e talentuosa che si intravedeva nella sua spontaneità e nel suo impegno, in quanto portatore del tricolore italiano nel mondo, un mondo che non potrà mai dimenticarlo e continuerà ad amarlo. Un cantautore che ha lasciato al suo pubblico forti emozioni e una profonda commozione, segnata da un addio prematuro. Siamo tutti vicini alla famiglia, una famiglia esemplare che Mino ha portato avanti con dedizione e amore. Grazie Mino per aver rappresentato così bene la nostra anima calabrese e italiana.

Claudia Pugliese

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:51 PM, ,




Melito Porto Salvo, giornata nera per le primarie del Partito Democratico

Tutto era pronto per lo svolgimento delle primarie del Partito Democratico anche a Melito Porto Salvo, sul Corso Garibaldi, domenica 25 gennaio 2009.
Vi era il candidato unico alla segreteria comunale, Concetto Laganà, ormai sicuro dell'elezione,
Vi erano i candidati all'assemblea provinciale del collegio di Melito, che speravano di essere eletti.
Erano pronti gli iscritti e simpatizzanti fuori della sede per votare.
Apertura del seggio fissata per le ore 8:00.
Ma il presidente del seggio per le primarie, Domenico Musolino, si è reso irreperibile, lasciando il seggio chiuso e gli elettori del Pd ad aspettare invano per esprimere il loro voto.
Concetto Laganà è infuriato: "Di fatto è stato impedito ai tesserati e ai simpatizzanti del Pd di prendere parte ad un appuntamento importantissimo. Considero questo un colpo basso".
Ma anche "l'accusato" Domenico Musolino, è arrabbiato. Ha rassegnato in extremis le dimissioni dall'incarico per protesta, causa la modifica dei termini di presentazione delle liste e l'abrogazione dell'art.20 del regolamento interno, illegittimamente apportati per mezzo di una semplice circolare.
A tal proposito, è da ricordare che vi era un secondo aspirante alla segreteria melitese, estromesso dalla commissione provinciale di garanzia perchè la sua lista era stata presentata in ritardo.
Chi ha ragione?
Domenico Marcianò, dirigente melitese de Pd e candidato all'assemblea provinciale per i "Democratici Riformisti" esprime un giudizio molto critico: "Mi dissocio fermamente dal comportamento assurdo e antidemocratico assunto dal presidente del seggio del Pd di Melito Porto Salvo che ha impedito la regolare partecipazione alla scelta dei dirigenti locali. Nella qualità di dirigente del partito chiedo scusa a tutti i tesserati e agli iscritti all'elenco dei soci sostenitori. A loro è stata negata la possibilità di esprimere la personale preferenza in occasione delle primarie del 25 gennaio. Melito segna una pagina nera nella storia della democrazia e della politica vera".
Il 25 gennaio in effetti è stato il giorno più nero del Pd melitese, in cui sono state calpestate le più elementari regole civili e democratiche.
Una pagina politica più buia del buio di un partito ancora in gestazione ma che, oltre al nome, sembra, fino a questo momento, non avere altra cosa di "democratico".

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postato da Miguel Cervantes; alle 3:51 PM, ,




L'ultimatum di Pier Ferdinando Casini sul Federalismo: o la Lega cambia il testo o presentiamo un referendum

Pier Ferdinando Casini, leader dell'UDC (Unione di Centro) lancia alla Lega e a Berlusconi una sfida sulla riforma del federalismo fiscale.
"O la maggioranza di governo cambia il testo sul federalismo, o l'Udc comincerà a raccogliere le firme per il referendum", ha tuonato senza mezzi termini il leader centrista.
Vista la posizione del Pd, che si è astenuto sulla riforma federale, l'Unione di Centro è intenzionata a far saltare i piani leghisti.
Ha detto Casini:" Noi siamo federalisti, e non accettiamo che la Lega dia pagelle su chi è più federalista".
E ancora: "Il federalismo è un pasticcio, una confusione, bocciato al sud come al nord. E i motivi sono innanzitutto la moltiplicazione dei centri di spesa e l'incapacità, come ha detto anche il ministro Tremonti, di fare una previsione sui costi".
E a dimostrare la buona volontà federalista, Casini ha anche detto che se il testo sarà cambiato, l'Udc lo voterà.
Bisogna però mettere mano al codice delle autonomie locali, per abolire le Province e definire quale ente deve fare cosa e con quali risorse. Poi fissare i costi e razionalizzando i centri di spesa, cioè modificando l'impianto leghista.
"Se tutto ciò non succederà, il referendum è dietro l'angolo", ha affermato Casini.
(Nella foto un manifesto elettorale dell'Udc)

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:19 PM, ,




Calcio Amatori, la Montebellese in coda alla fine del girone di andata

Finisce il girone di andata nel campionato di calcio amatori del girone dell'area grecanica.
Ecco la classifica:


Melitese............22
Brancaleone..... 17
Punto Edile..... 17
Roccaforte..... 17
Pallica.............. 16
Valle Tuccio.... 15
Chorio............... 7
San Pantaleo.... 7
Condofuri......... 5
Montebellese... 4


Prossimo turno (domenica 1 febbraio), prima di ritorno:
Chorio-Melitese
Punto Edile-Brancaleone
Montebellese-Roccaforte
Valle Tuccio-Condofuri
Pallica-San Pantaleo

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:51 PM, ,


Bova – In occasione della due giorni calabrese della massima carica dello Stato, Carmelo Giuseppe Nucera, presidente del circolo di cultura greca Apodiafazzi, ed ex sindaco della città Bova, ha scritto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano con l’intento di sollecitarne l’attenzione verso alcune problematiche del mondo calabro greco. Nell’articolata missiva, Nucera, citando personaggi ed eventi della Reggio magnogreca, tratteggia il glorioso passato culturale che fin dal secolo VIII° a.C ha caratterizzato la vita «della seconda Atene del mondo antico». Partendo dall’assunto che «Reggio come Atene, fu tra le città greche più sapienti e più colte», il rappresentate di Apodiafazzi, dopo aver esternato al Capo dello Stato un doveroso «benvenuto nella Reggio di cultura greca», gli si rivolge con un accorato appello affinché voglia «richiamare le istituzioni della Calabria e il governo nazionale a concordare ed attuare un progetto per lo sviluppo e il lavoro in questa terra dove l’emigrazione decapita le forze del cambiamento». L’ex primo cittadino della città di Bova, oggi capoluogo culturale dei quindici comuni facenti parte dell’area grecanica, nello specifico, chiede un maggiore impegno delle istituzioni «per rinverdire la lotta ai poteri mafiosi che soffocano la comunità, mettere in atto di misure per la mitigazione del rischio sismico ed idrogeologico, realizzare un progetto per la valorizzazione dei beni e delle aree archeologiche calabro greche e conseguire il rispetto della legge 482/99 (sulle minoranze linguistiche) che prevede l’insegnamento della lingua calabro greca nelle scuole e l’intervento programmato del Sistema radiotelevisivo Pubblico».

Fabio Macheda

Nella foto Carmelo Giuseppe Nucera, presidente del circolo di cultura greca Apodiafazzi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:01 PM, ,




Ormai è secessione

Chiamatela come volete la Secessione: leggera, dolce, palese. Di fatto, l'Italia unita e solidale non esiste più. Tutti sono uniti contro il Sud.
Da Destra a Sinistra, l'Italia padanizzata si gode soddisfatta l'abbraccio gioioso tra l'invalido ma rancoroso Bossi e l'effimero Calderoli.
Preceduta da una rabbiosa campagna di denigrazione costruita ad arte, che ha abilmente amplificato la "Questione rifiuti", e più recentemente il caso Romeo, la "falange nordista" si accinge a scardinare definitivamente l'ultimo ma tenace baluardo della coesione nazionale.
Passa, dunque, al Senato il cosiddetto "federalismo fiscale", vero e proprio "manifesto leghista" con il sostegno di tutte le formazioni politiche, salvo la strumentale eccezione di Casini. E, il Senatur ringrazia: "Senza la Sinistra non si faceva niente, con il federalismo eravamo ancora in Commissione…".
Un Veltroni compiaciuto per aver "represso" l'opposizione interna, apre un confronto con la Lega e "Si mette in sintonia con il Nord dove il tema del federalismo fiscale è fortemente sentito dagli elettori".

PDL, Lega Nord, MPA, con la connivente e sciagurata astensione dell'Italia dei Valori e di un PD sempre più versione Nord, festeggiano insieme il primo traguardo di quel processo di liberazione dall'inservibile ed impresentabile Mezzogiorno.
E Galan, Governatore berlusconiano del Veneto, ringhia velenoso contro il Sud: "Se smettessero di mandare i loro malati in Veneto, non avremmo neanche queste liste d'attesa".
Gli indegni eredi di quei valori liberali e socialisti fraternizzano amorevolmente con gli alfieri di "Forza Etna" e di "Terroni beduini".
Così l'Italia dei Padri fondatori della Costituzione affonda miserevolmente nella palude degli egoismi più beceri.

Poco interessa che del federalismo fiscale leghista non si conoscano i costi – che si prospettano giganteschi – e che non ci siano le coperture e le risorse necessarie. Poco interessa che il moltiplicarsi dei centri di spesa determinerà inevitabilmente un aumento consistente della pressione fiscale locale e generale. Poco interessa che il Mezzogiorno, più arretrato, sarà privato di risorse determinanti per lo sviluppo delle sue infrastrutture e per i suoi servizi essenziali, mentre le decisioni fondamentali saranno prese da ministri quasi tutti del Nord.
Ciò che conta è soddisfare gli strateghi della divisione, della discriminazione e dell'egoismo sociale.
Decine di milioni di cittadini meridionali, oggi, sono abbandonati a se stessi e spinti sempre più – come vorrebbero quelli di lassù – verso la "discarica terzomondista".

Non esiste nessuna forza politica nazionale cui interessi realmente il futuro del Mezzogiorno. Solo inutili, ridicole ed ipocrite dichiarazioni di pochi a fini esclusivamente elettorali.
E mentre gran parte dei politici meridionali, cinici dilapidatori delle risorse gestite e veri traditori delle nostre comunità, sono travolti da scandali ed inchieste giudiziarie, il Meridione perde drammaticamente peso e dignità politica.

Il Sud, dunque, giunto a questo punto, deve prendere atto che il Patto tra gli italiani volge al termine, e che per fronteggiare un tale coacervo di poteri ostili è necessario difendersi da soli.
Bisognerà presto ritornare ad essere una comunità unita e, attraverso l'azione di un grande movimento politico meridionale, costituito da gente onesta e preparata, entrare nelle istituzioni nazionali ed europee, e battersi per gli interessi esclusivi delle nostre popolazioni.
Ora non è più il momento della riflessione e delle chiacchiere. È tempo d'agire.
Bisognerà riprenderci la gestione dei nostri destini, creando una nuova classe dirigente in grado di tutelarci e di progettare concretamente il nostro futuro.
È tempo che gli imprenditori meridionali scendano in campo e sostengano fattivamente chi difende i loro interessi e la loro dignità.

Noi de l'Altro Sud abbiamo iniziato da tempo questa battaglia, raccogliendo un consenso insperato, che dimostra la vitalità e la voglia di riscatto della nostra gente.
Dateci sempre più forza e, tutti insieme, con determinazione e lealtà, restituiremo al Sud il prestigio della sua nobile storia.

Antonio Gentile
Presidente nazionale del'Altro Sud-UDS

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:29 AM, ,




Frana A3, Bertolaso oggi in Calabria

Pressing del presidente Agazio Loiero sulla Protezione civile nazionale per affrontare l’emergenza determinata dalla eccezionale piovosità che da due mesi sta affliggendo la regione provocando danni ingenti al territorio. Domani pomeriggio, su sollecitazione di Loiero, scenderà in Calabria il sottosegretario Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, che il presidente della Regione ha invitato a rendersi personalmente conto dei danni enormi provocati dal maltempo. Loiero e Bertolaso - come rende noto il portavoce del Presidente della Regione Calabria - questa mattina hanno avuto un lungo colloquio telefonico per una prima analisi della situazione di emergenza: dalla frana sull’autostrada, alle devastazioni dei centri marini della Locride flagellati dalla furia del mare, all’isolamento drammatico di molti paesi interni, alle innumerevoli strade interrotte per cedimenti della pavimentazione o per frane dal cosentino al reggino. Bertolaso ha accettato così l’invito di Loiero per l’incontro di giovedì in Calabria al quale prenderanno parte anche i presidenti delle Province, i prefetti, i sindaci dei Comuni interessati.

Comunicato stampa Regione Calabria

Nella foto il sottosegretario Guido Bertolaso, capo della Protezione civile

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:10 AM, ,




Chiusa il tratto scillese della A3

Sulla Salerno-Reggio Calabria persiste il rischio frane e il Prefetto di Reggio Calabria ha dato disposizione al Compartimento Anas Ufficio Speciale Salerno Reggio Calabria di procedere alla chiusura precauzionale in entrambe le direzioni, del tratto autostradale compreso tra il km 423,000 e il km 434,000 dallo svincolo di Scilla a quello di Villa San Giovanni. A renderlo noto è la prefettura che, in un comunicato spiega come «il provvedimento di chiusura del tratto autostradale si sia reso necessario per la presenza, rilevata dai tecnici dell'Anas, di un fenomeno di innesco franoso che allo stato necessita di ulteriori indagini ed eventuali interventi di messa in sicurezza». «A seguito di specifica segnalazione da parte dell'Anas, - prosegue la nota - in considerazione delle risultanze del sopralluogo effettuato nel corso della giornata da un pool di tecnici specialisti e tenuto conto del perdurare delle avverse condizioni meteo che potrebbero innescare un rilevante movimento franoso, il Prefetto di Reggio Calabria ha ritenuto prioritario salvaguardare la pubblica incolumità e la sicurezza della circolazione stradale». I dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi predisposti dall'Anas con apposita ordinanza di chiusura, sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:12 AM, ,




27 gennaio 1945: si aprono i cancelli di Auschwitz ed il mondo scopre l'Orrore



"...ad un'ora incerta queste memorie ritornano;
il segno lasciato dal lager non si cancella dalla nostra esistenza"
(Primo Levi)

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,
data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
"Giorno della Memoria",
al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico),
le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei,
gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte,
nonchè, coloro che, anche in campi e schieramenti diversi,
si sono opposti al progetto di sterminio,
ed a rischio della propria vita,
hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
(Legge 20 luglio 2000, n.211, art.1)

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:42 PM, ,




L'UDC si riorganizza

L’ufficio politico dell’UDC composto dal Presidente Mallamaci, dal Segretario Candia e dal Vice Segretario provinciale Versaci, la scorsa settimana ha organizzato una serie di riunioni per riorganizzare il partito in provincia e nella città di Reggio Calabria. Le riunioni, che si sono svolte in vista della scadenza del tesseramento previsto per il 31 gennaio 2009 ed hanno registrato la presenza di numerosi amministratori ed esponenti politici, sono servite a individuare i responsabili del tesseramento nei vari centri della Provincia e, per quanto riguarda la città capoluogo, hanno sancito la nascita di un comitato cittadino che avrà il compito di completare il tesseramento e guidare il partito fino al congresso comunale che si terrà subito dietro il congresso provinciale. Il comitato composto dal Consigliere Comunale Plutino, dai 10 consiglieri circoscrizionali che hanno aderito all’Udc e da 30 membri nominati dall’Ufficio Politico Provinciale, sarà coordinato dall’ex assessore comunale Demetrio Pellicanò.

Nella foto Paolo Mallamaci, Presidente Provinciale dell'UDC

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:18 PM, ,




Nasce Passione Democratica

Il sistema politico vigente ci induce un attenta riflessione sull’importante ruolo che i giovani dovrebbero avere nello scenario politico nazionale. Un importante messaggio di speranza rispetto alle nuove generazione e alla voglia di rinnovamento ci viene dato ad esempio dal modello Obama. La Calabria ancora più di altre realtà vive diverse problematiche che influiscono negativamente soprattutto sui giovani. Nei nostri territori domina lo status quo lo vediamo tutti i giorni e lo viviamo sempre con maggiore sofferenza. Per queste ragioni al fine di dare un segnale reale di cambiamento nasce Passione Democratica, che ha tra i suoi ideatori Rossella Valotta ,Antonio Billari Antonino Castorina, Pierluigi Caccuri , Andrea Sinopoli e tanti altri ragazzi che stanno strutturando questa nuova e importante realtà in tutto il territorio regionale. Tutti noi proveniamo da esperienze diverse, da storie diverse, da aree politiche differenti ma con uno stesso modo di intendere la politica, dalla stessa voglia di cambiamento e di innovazione profonda a cui oggi in pochi osano credere. Ma noi siamo certi sia possibile unendo le nostre risorse intellettuali e i nostri più profondi e autentici desideri in un progetto orientato a creare una vera e propria rete che si sviluppi in tutta la regione. Un laboratorio di idee permanente, con nuove forme di partecipazione democratica. La nostra e’ un’organizzazione che parte dal basso e si concretizza in un movimento aperto. L’associazione guarda con interesse e speranza al partito democratico e vuole dare il proprio contributo alla creazione di una nuova classe dirigente capace e innovativa. Vogliamo dare un impulso al dibattito politico che si sta sviluppando nel paese e in Calabria e avere un ruolo sempre maggiore nelle scelte e negli obiettivi che si prefissano. Vogliamo rappresentare una possibilità di cambiamento per tanti comuni cittadini, per tanti giovani, per tanta gente onesta , per chi segue la politica , ma non per questo è tesserato ad un partito , per chi è convinto che in ognuno di noi c’è la possibilità del cambiamento che vogliamo.
Ecco perché riteniamo essenziale creare questa rete in quanto non vogliamo più assistere da semplici spettatori a questa crisi senza precedenti che ci attanaglia . Non vogliamo più un paese e una regione non in grado di dare risposta al nostro futuro e a quello dei nostri figli.
Sosteniamo per queste ragioni , inoltre la necessità che i territori debbano essere artefici delle scelte che li riguardano , in base alle istanze e alle esigenze che gli stessi esprimono. Siamo fortemente convinti che i partiti debbano riformarsi proprio perché necessari e fondamentali per la democrazia e il governo della società. È il Partito Democratico perché sia credibile e abbia successo deve guardare senza filtri al presente, elaborare il passato e lavorare un progetto per il futuro, affinché questo sia diverso da quello che oggi purtroppo appare come inevitabile.
Ridiamo alla politica l’alto valore che nella storia del nostro paese ha avuto ed ha per molti di noi. Vogliamo credere che la politica possa rendere possibile anche ciò che ci sembra impossibile realizzare.
Siamo noi giovani presente e futuro della società,siamo noi che dobbiamo incidere su di essa . Dobbiamo reagire perché stare ai margini della società , lasciando che gli eventi accadono, rimanendo in balia di chi decide per noi non ha alcun senso ne alcuna utilità. Non dovremo certamente essere spettatori passivi di una crisi che sta toccando la politica in generale,vogliamo essere gli artefici del nostro futuro per crearci il nostro domani.
Per questo chiediamo a tutti i giovani calabresi di dare il proprio contributo affinché la Calabria vada verso un futuro migliore,Passione Democratica si pone questo ambizioso obiettivo.

Comunicato stampa Giovani Democratici

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:26 PM, ,




L'antismart giapponese

Prima novità Toyota per il 2009: la IQ

Il 17 gennaio 2009 sarà da molti ricordato per la fine del monopolio della Smart nel settore delle ultrapiccole per la città. Infatti in questa data viene commercializzata ufficialmente in Italia, quella che a ben dire si può definire l’anti smart: la Toyota IQ. Questa microvettura giapponese è equipaggiata con un solo motore 1000 a benzina da 68 cv. La rivoluzione IQ prende il via dalla linea esterna, compattissima (l’auto è lunga appena 299 cm), ma che rende perfettamente l’idea di un auto di sostanza, una vera vettura e non un “giocattolino senza verve”. Avveniristico il frontale, muscoloso e massiccio, con i fari grandi che seguono l’inclinazione del cofano. Mentre il posteriore è anch’esso caratteristico, con il bel lunotto vetrato, i fari verticali rettangolari, e il paraurti bombato. La rivoluzione già marcatamente espressa all’esterno, prosegue all’interno. Infatti internamente le soluzioni stilistiche e funzionali sono all’avanguardia. La prima novità che salta all’occhio è la presenza di 4 posti (3 per adulti e 1 per un bambino) in soli 299 cm: un vero record. Poi vi sono ulteriori soluzioni stilistiche che permettono questa novità: la presenza al posto del cassettino portaoggetti di una busta sottile imbottita che può diventare comoda e pratica pochette da staccare dall’auto e portare in giro, la presenza di portaoggetti e doppi fondi che permettono di nascondere oggetti voluminosi e non. Analizzando da vicino la costruzione della plancia notiamo una buona qualità dei materiali usati, un piacevole e giovanile bicolore, e una organizzazione dei comandi assai razionale, in linea con il carattere “intelligente e furbo” della IQ. Sportivo e grintoso è il volante mentre facile da leggere e ben retroilluminato è il quadro strumenti. Ed ora il momento test drive. La IQ guidata è stata la 1000 Cambio Automatico da 13800 €. La Smart da oggi ha una nuova agguerritissima contendente per lo scettro della categoria delle microauto da città: la Toyota IQ. Quest’auto incarna a meraviglia lo spirito che la Smart ha portato con se di auto piccola e completa. Ma la IQ aggiunge un qualcosa in più: la presenza di 4 posti contro i 2 della Smart, in soli 299 cm di lunghezza (un vero record per il settore). Il comportamento stradale è da cittadina purosangue, maneggevolissima (lo sterzo preciso e soprattutto la compattezza sono doti in più nei parcheggi), molto parca nei consumi grazie al 1000 3 cilindri, montato anche sulla Aygo, che le permette di fare circa 24 km/l. Da sottolineare inoltre la perfetta insonorizzazione interna e soprattutto la precisione del cambio automatico CVT che rende la guida fluida. Infine un prezzo unico 13600 € sia per la 1000 con il cambio manuale che per quella con il cambio automatico (Benzina).

Bruno Allevi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:26 PM, ,




Loiero esprime cordoglio per la morte di Reitano

“Con la scomparsa di Mino Reitano se ne va uno dei simboli più fulgidi della nostra Calabria”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. “L’ho conosciuto e apprezzato. Era una persona semplice – ha aggiunto Loiero - con un grande cuore e come tanti calabresi aveva lasciato, fin da giovanissimo, la sua terra per cercare fortuna in Germania, diventando nel giro di pochi anni uno dei più importanti interpreti della musica melodica italiana. Ma anche dopo aver raggiunto fama e ricchezza, Reitano non ha perso mai occasione di ricordare la sua regione, anzi, negli anni ne è divenuto un ambasciatore illustre. Oggi, per i calabresi sparsi in tutto il mondo è un giorno triste”. “È una perdita grave. Le sue note e la sua voce – ha concluso Loiero – sono state per decenni la colonna sonora di tanti ragazzi di Calabria che sognano il riscatto della propria terra”.

Comunicato stampa Regione Calabria
Nella foto Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:13 AM, ,




Mino Reitano, la fine di tutto

Mino Reitano è morto questa sera dopo una lunga malattia. Il cantante, da tutti ricordato come l'emigrante caparbio che, partendo dalla provincia calabrese, era riuscito ad affermarsi sul jet set internazionale, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Reitano, 64 anni d'età, era malato da due anni ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante calabrese, che lascia anche un'altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì alle 15 nella chiesa di Agrate Brianza. Nonostante il finale tragico della sua vita, i montebellesi avranno sempre vivo nella loro memoria il Reitano, esuberante, simpatico e soprattutto calabrese che, in una caldissima serata estiva di qualche anno fa, li avevi tenuti allegri cantando dal palco della sagra dell'olio d'oliva a Fossato Jonico.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:27 AM, ,




Fortunato Vinci è stato riconfermato al vertice del Comitato Italiano Paralimpico

Nella sala riunioni del CONI Regionale, le società calabresi che operano nel movimento sportivo per disabili hanno provveduto al rinnovo del massimo organismo istituzionale per la Calabria per il CIP, riconfermando oltre al presidente quasi in blocco il Comitato regionale uscente, composto da Carmelo Maiolo, Franca Maria Plutino, Valeria Procopio, Carmelo Regolo, Daniele Tranfo e Cecilia Vinci.
Nei giorni prossimi il Consiglio si riunirà per nominare il vice presidente ed il segretario, nonchè i delegati provinciali e per assegnare le deleghe nei vari settori operativi del Comitato. “Siamo impegnati più che mai – ha dichiarato il presidente Vinci – nel diffondere e promuovere su tutto il territorio regionale l’attività sportiva per i disabili, che in Calabria raccoglie già alcuni pregevoli risultati anche di vertice nelle vari discipline praticate da atleti non vedenti, disabili fisici ed intellettivo-relazionale. C’è bisogno comunque del forte sostegno delle istituzioni, ma anche l’attenzione, l’interesse ed il seguito da parte di tutti gli sportivi, per far avvicinare sempre più disabili alla pratica dello sport”.

Carmelo Regolo

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:37 PM, ,




Quello che gli amministratori provinciali di Reggio Calabria non dicono sulla strada S.Elia di Saline - Fossato Jonico


















Meno male che, ancora una volta,
non ci è scappato il morto...
Siamo di fronte ad una situazione ormai insostenibile...
La strada provinciale da parecchi anni, è in una situazione di colabrodo...
E' una minaccia per la popolazione
che transita dalla mattina alla sera lungo la via di comunicazione...
La gente rischia la vita continuamente
ma le autorità fanno orecchie da mercante...
Sia i sindaci che si sono succeduti a Montebello Jonico
che le varie amministrazioni provinciali
non hanno considerato un'alternativa seria:
stiamo parlando della via di comunicazione detta "Trasversale Grecanica"
che da Valanidi collegherebbe Reggio Calabria con Motta San Giovanni,
Fossato Jonico, Bagaladi, Roccaforte, Chorio, San Lorenzo e Bova Superiore...
E' ora che le autorità competenti
comincino a studiare la progettazione
di questa importante e vitale arteria stradale...
(Comitato Civico "Leone Sgrò")

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postato da Miguel Cervantes; alle 3:20 PM, ,




Interessante stage di Kyusho Jitsu a Siderno Marina

Si svolgerà a Siderno nei giorni 24 e 25 gennaio un interessante stage di Kyusho Jitsu. L’evento è organizzato dal Kyusho Calabria per la supervisione del Maestro Salvatore Romeo, presso la palestra “Centro Studi Karate” ubicata in Contrada Pantaleo 34/a di Siderno Marina (RC).

Lo stage in programma in Calabria è aperto a tutti i praticanti della Arti Marziali, anche agli atleti ed alle atlete che utilizzano le antiche discipline per la difesa personale; le lezioni saranno tenute dal Maestro Maurizio Degano, responsabile Nazionale del Kyusho Italia, uno tra i più qualificati esperti del settore.

Sul sito www.kyusho.it sono reperibili, il programma dettagliato, i moduli per l’iscrizione, la mappa per raggiungere l’impianto, la convenzione con l’Hotel Gourmet, ed altre interessanti notizie corredate da foto e filmati.

Kyusho Jitsu è l'arte di controllare e rendere inabile mettendo KO qualsiasi aggressore col minimo sforzo, nel giro di due secondi, così come sta a significare il suo stesso nome. Tutto questo è possibile grazie all'utilizzo dei punti di pressione dell'agopuntura e dei centri nervosi, posti lungo i percorsi energetici chiamati Meridiani, che possono essere attivati solo con un corretto modo di colpire, con la giusta angolazione, direzione e pressione, tramite percussione, pressione o fregamento, riuscendo ad ottenere uno shock neurologico, un arresto respiratorio e un arresto cardiaco. Questa è la chiave del successo del Kyusho Jitsu.
Prima di uno stile marziale, il Kyusho è una materia che è stata oggetto di studio praticamente in tutte le scuole tradizionali di combattimento del passato, generalmente trattato come un'Arte segreta e conosciuto in Cina come Dim Mak.
E' disponibile anche un programma per bambini, o persone che non praticano arti marziali, meno intensivo ma assolutamente efficace con Punti di Pressione che provocano lo stesso risultato, come ad esempio per le donne, o per il personale di sicurezza, con dei punti specifici testati su situazioni realmente accadute nei normali scenari di vita quotidiana.

Il Kyusho è un completamento essenziale per chi sia interessato a migliorare l'efficacia delle proprie tecniche di difesa, qualunque sia lo stile praticato. Questo metodo apre una porta al dimenticato aspetto delle scienze dell'autodifesa.

Inoltre, vengono insegnate le famose tecniche di rianimazione di questo sistema, come la rianimazione respiratoria, cardiaca e neurologica. Un metodo, che nessun artista marziale dovrebbe trascurare. Soltanto fruttando l'uso della conoscenza del corpo umano e la concentrazione con il minimo di energia e di forza, si potrà controllare e soggiogare l'aggressore, viceversa il Kyusho-Jitsu non potrà essere applicato e non sortirà alcun effetto.

Al termine della “due giorni” verranno rilasciati gli attestati di partecipazione e i diplomi di livello per gli esami sostenuti.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:45 PM, ,




Maltempo, ancora danni e disagi alla circolazione a Montebello

Montebello Jonico –L’ennesima ondata di maltempo ha colpito il territorio montebellese. Già nella giornata di martedì, il piccolo comune della fascia jonica reggina è stato investito da temporali insistenti che, accompagnati da una folta nebbia, sono perdurati incessantemente fino al mattino del giorno successivo, peggiorando una situazione che era già di per se delicata a causa degli eventi meteorologici delle settimane precedenti. Sull’intero territorio comunale si registrano danni e vengono segnalati allagamenti e smottamenti che hanno causato gravi disagi alla circolazione. La strada provinciale S.Elia – Fossato, unica arteria di collegamento tra i centri interni e quelli litoranei, è stata danneggiata da cadute di massi e colate di fango che, in località Moro, hanno ostruito interamente le carreggiate lasciando isolati i centri collinari di Montebello e Fossato. La circolazione è ripresa solo nella tarda mattinata di mercoledì, dopo l’intervento di alcune squadre di operai provinciali. Numerosi comunque, i pendolari e gli studenti che, rimasti bloccati, non hanno potuto recarsi al lavoro o a scuola. «Per fortuna – si è lasciato sfuggire qualcuno dei presenti - non ci è scappato il morto. Anche questa volta, infatti, i massi sono caduti durante la notte, quando la strada è poco trafficata». Difficoltà e preoccupazione anche per gli abitanti di Molaro, rimasti isolati per lo straripamento dell’omonimo torrente che ha letteralmente distrutto la piccola strada in terra battuta, che rappresentava l’unico collegamento con la limitrofa frazione di Saline. Sul posto sono intervenute alcune squadre di operai che, coordinati dal geometra Giovanni Billari dell’ufficio tecnico comunale, hanno lavorato fino al tardo pomeriggio per mettere in sicurezza i luoghi e ripristinare un corridoio che garantisse la viabilità.

Fabio Macheda

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:31 PM, ,




Il Capo dello Stato ha ragione: ribelliamoci alla 'ndrangheta

La classe dirigente è inadeguata
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sensibile ai problemi della Calabria e del Mezzogiorno, ha voluto lanciare i suoi messaggi,nel corso della sua visita, dai templi del sapere, le università.
E' convinto che molti problemi della regione si risolvono con una approfondita cultura e conoscenza delle numerose necessità.
Ma, soprattutto, è convinto che la Calabria ha necessità di "un ricambio generazionale" , sottintendendo che l'attuale classe dirigente è, ormai, inadeguata.
Di questo suo pensiero siamo grati, anche perchè il problema lo abbiamo sollevato nel tempo ed in più occasioni.
Speriamo che i calabresi, al riguardo, raccolgano le sollecitazioni del Presidente Napolitano.
Tra le tante esortazioni del Presidente, vi è anche quella di "non piegare la schiena dinanzi alla criminalità" ed adoperarsi per estirparla.
Il Presidente Napolitano, da meridionalista e studioso, certamente sà dinanzi quale enorme problema si trova la Calabria e, quindi, che non può agire da sola in una situazione emergenziale che è ormai, divenuta di interesse nazionale.
La 'ndrangheta, la nota floridissima "azienda", che registra un fatturato di 45 miliardi di euro all'anno (dati forniti dal ministro dell'Interno), con la sua potenza economica influisce sul mercato finanziario nazionale (assicurazioni, banche, azioni di aziende di rilevanza nazionale e, perfino aziende editorali, ecc.), sul mercato internazionale (Paesi dell'est europeo, America latina), ma soprattutto determina tutta la vita economica e finanziaria della regione.
La 'ndrangheta è il principale datore di lavoro della Calabria, perchè, nella inesistente economia regionale, nella mancanza totale di lavoro, garantisce ai numerosissimi giovani disoccupati, spesso anche intellettuali, lavoro e condizioni di vita per loro stessi e per le loro famiglie.
Da qui deriva, anche il fatto che si infiltra, con estrema facilità, nelle amministrazioni locali, gestendo appalti, indirizzando gli investimenti e, in una parola, guidando (questa è la cosa più grave) la classe dirigente calabrese, con gravissimo danno per l'economia, ma soprattutto rendendo difficile il vivere civile ai cittadini onesti, che sono la stragrande maggioranza.
Molti giovani, inboniti dalla 'ndrangheta, in cambio di "uno stipendio sicuro" offrono qualche "piccolo servizio", utilizzati come mano d'opera per gli attentati estortivi, per le minacce agli imprenditori, che tentennano a pagare il pizzo, e, quando occorre, per qualche omicidio, più o meno eccellente.
Ovviamente, in questa situazione, l'economia viene soffocata, le aziende muoiono, uccise dall'usura, atteso che le banche, in Calabria, impongono il più alto tasso di interesse, rispetto alle altre regioni italiane, quasi il 9% (dati Bankitalia), ma solo se offrono garanzie tre volte superiori al prestito richiesto.
Le aziende nazionali ed estere non investono in questa terra, perchè, quando lo fanno, dopo poco tempo, fuggono in quanto perseguitate dalle richieste, esose, di tangenti.
La 'ndrangheta è un problema di rilevanza nazionale, quindi, che i calabresi, da soli, non potranno mai risolvere.
E' un problema italiano.
La Calabria, però, non è solo questo.
La maggioranza dei cittadini è onesta e rispettosa delle leggi.
Esporta, da sempre, intelligenze e cultura.
Esempio Leone Panetta, diventato capo della Cia in Usa, Santo Gioffrè, universalmente riconosciuto scrittore di grande intelligenza ed incisività, avendo messo in rilievo che la Calabria, sin dal '700, è terra di rivolgimento culturale ed esportatrice di cultura economica e sociale.
La Calabria annovera scrittori ed intellettuali moderni, di grande capacità, per non parlare di Mario La Cava, Saverio Strati, Corrado Alvaro, Leonida Repaci, che hanno contribuito a sollevare, nel tempo, la cultura italiana, senza riandare a Cassiodoro, Gioacchino da Fiore ed altri...
Quindi, non bisogna soltanto guardare alla 'ndrangheta, ma alle radici culturali della Calabria, che è madre, per diversi aspetti, della cultura italiana.
Valorizzare la cultura di Calabria sarebbe, oltre che giusto, anche un servizio per l'Italia, di cui, è bene ricordarlo sempre, la Calabria è una delle regioni che la compongno.
Tutto questo deve incoraggiare i calabresi e spingerli ad accettare le sollecitazioni del presidente della Repubblica, rialzando la testa e dimostrando che sanno superare le difficoltà, ma chiedendo l'aiuto necessario ed a loro spettante all'Italia.
Presidente, ci aiuti in questo!

Vincenzo De Virgilio
(Tratto da "Calabria Ora")



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postato da Miguel Cervantes; alle 7:06 PM, ,




2008 un anno da ricordare, il consuntivo de "I Fossatesi"

Fossato Jonico – Per “I Fossatesi nel Mondo” il 2008 è stato caratterizzato da intensa attività. Mimmo Pellicanò, presidente del noto sodalizio, tracciando un bilancio più che positivo dell’anno appena trascorso, ha ripercorso le tappe fondamentali che, in pochi mesi di attività, hanno portato “I Fossatesi nel Mondo” a divenire punto di riferimento nel panorama culturale montebellese. «Le nostre attività – esordisce Pellicanò – pur essendo molteplici e di vario genere, hanno un solo ed unico scopo: valorizzare il territorio, la sua cultura e la sua tradizione. In parole povere, dare valore aggiunto alla “fossatesità”, intesa come senso di partecipata appartenenza alla vita della comunità». «Questo – ha spiegato Pellicanò – non significa né essere campanilisti, né avere chiusure verso la restante parte del territorio. In molte occasioni, infatti abbiamo lavorato di concerto con le altre realtà associative segnalando problematiche d’importanza territoriale globale, come l’accumulo di rifiuti lungo i greti dei torrenti, il prelievo di materiale inerte dal geosito di Prastarà, le bollette pazze del servizio idrico integrato e, non ultimo, assumendo parte attiva nell’affrontare la questione della centrale a carbone di Saline». Ma le attività de “I Fossatesi” non si sono esaurite a questo. In campo prettamente culturale le iniziative di maggior rilievo sono state la pubblicazione del libro “Esplorando Fossato e dintorni”, nato da una proficua collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico, il concorso di pittura estemporanea “I Colori di Fossato”, che ha avuto la partecipazione di numerosi e qualificati artisti provenienti da tutta la Calabria, la manifestazione per commemorare la giornata della Vittoria e la partecipazione al 6° Festival Internazionale dei Giochi di Strada di Verona che, attraverso la presentazione di giochi antichi e caratteristici quali “i brigghja” e la “mazza e ligneddu”, ha dato visibilità internazionale al comune di Montebello. Secondo il presidente Pellicanò, comunque, «il clou dell’impegno si è avuto durante i 24 giorni di manifestazioni organizzate nell’ambito dell’“Agosto Fossatese”». Infine, nelle iniziative dell’associazione, c’è stato spazio anche per la solidarietà con le giornate della donazione di sangue, organizzate in collaborazione con l’Adspem, l’adesione ai programmi dell’Aism “Una gardenia per la vita” e “Le mele per la vita”, la donazione effettuata a favore del progetto D.R.I., una ricerca sul diabete portata avanti dall’Ospedale S. Raffaele di Milano, il rinnovo dell’adozione a distanza di Maynara Poydomoyo, la bimba dello Zimbawe, divenuta ormai fossatese onoraria. L’ultima manifestazione dell’anno 2008 è stata la II edizione del Concorso Borsa di Studio intitolato al Giudice Antonino Tripodi che, secondo Pellicanò, «ha chiuso in bellezza un anno denso di impegni, ma anche di appagamento per la crescita continua dell’associazione e le numerose attestazioni di stima ricevute per il prezioso operato».

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

Nella foto Mimmo Pellicanò, Presidente dell'associazione culturale "I Fossatesi nel Mondo"

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:01 PM, ,




Danni maltempo: Foti (PDL), Governo dia risposte a breve

Il violentissimo nubifragio che si è abbattuto sulla Locride ha prodotto danni ingente: frane, crepacci, smottamenti, inondazioni, allagamenti, danni alle infrastrutture ed ai fondi agricoli. Partendo da questo sconcertante bollettino, l'On. Nino Foti (pdl) chiede al governo «interventi speciali e risarcimenti rapidi ai Comuni, uniche soluzioni reali per correre veramente in aiuto alle popolazioni messe così duramente messe alla prova dal maltempo». «Dopo la tempesta - ha dichiarato l’on Nino Foti - è giusto che, grazie all’impegno del Governo centrale, anche nella Locride torni a risplendere il sereno. Le incessanti piogge cadute in questi giorni hanno creato problemi di viabilità su alcune strade sia perché hanno causato profonde buche sia per il fango e i detriti che si sono accumulati lungo le vie di collegamento tra i centri abitati».«Pertanto - ha continuato l'esponente pidiellino - servono impegni concreti per i lavori di somma urgenza sulla Locride. In particolare il sottosegretario sen. Nitto Palma sono certo che sentirà fortemente il dovere di attivare tutte le procedure necessarie a garantire, ove fosse necessario. In conclusione, l'On. Foti ha evidenziato come «la messa in sicurezza delle strade, così fortemente danneggiate dal maltempo, deve essere una priorità per consentire il ritorno alla normalità così com’è giusto che sia».

Nella foto l'On. Nino Foti

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:35 PM, ,




Convegno Mezzogiorno euromediterraneo, l'intervento di Loiero

Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, è intervenuto a Reggio Calabria al convegno sul Mezzogiorno euromediterraneo cui ha presenziato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “La Calabria - ha affermato Loiero - può avere un ruolo strategico nel bacino del Mediterraneo. Per questo abbiamo pensato ad una serie di iniziative di cooperazione internazionale. Infatti - ha aggiunto -, in questi anni di governo della Regione, ci siamo impegnati ad attivare investimenti per un lavoro produttivo, ostacolato dalla mancanza di infrastrutture, dalla lontananza dei mercati, da un credito esoso e, soprattutto, dalla criminalità organizzata che fa della Calabria una regione diversa in tutto il panorama europeo”.
Loiero, dopo aver ringraziato il presidente Napolitano “per questa sua visita che ridà fiducia ai calabresi” e la commissaria europea per le politiche regionali Danuta Hubner “che ritorna in Calabria a distanza di un mese”, ha ricordato gli interventi della Regione in materia di trasparenza e legalità: dalla costituzione di parte civile nei processi di criminalità organizzata e al programma per l’utilizzo dei beni immobili confiscati alle cosche, alla costituzione della Stazione unica appaltante affidata a un magistrato antimafia. “È stata tutta una corsa - ha sottolineato il presidente Loiero - ad essere e ad apparire una Regione ordinaria, regolata, in quanto gli altri spesso ci vedono come una regione fuori dalla legalità”. Secondo Loiero “la Calabria, porta sud dell'Europa, può giocare un ruolo centrale nel rafforzamento della stabilità politica e della democrazia, nell’attuazione di una zona euromediterranea di libero scambio e nell’attenzione alla dimensione umana e culturale”.

Comunicato stampa Regione Calabria

Nell'immagine Agazio Loiero, Presidente della Regione Calabria

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 4:58 PM, ,




Reggio Calabria vince le olimpiadi del riciclo

Sono durate un mese le gare delle Cartoniadi Nazionali, le "Olimpiadi della raccolta differenziata. La manifestazione, promossa da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) ha visto le città di Milano, Roma, Bologna, Firenze, Palermo e Reggio Calabria competere per un mese intero gareggiando per incrementare la raccolta di carta e cartone rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La vittoria e il titolo di "città italiana del riciclo" sono stati conquistati da Reggio Calabria, che è riuscita quasi a quadruplicare la sua raccolta incrementandola del 339%: un risultato che dimostra come il Sud sia in grado di fare grandi elevati progressi in questo campo. A Reggio Calabria va un premio di 50.000 euro che sarà destinato, dall'amministrazione comunale, al recupero di beni sottratti alla mafia. Il secondo posto è andato a Bologna (con un incremento della raccolta del 265%), seguita da Palermo (+ 164%). Pari merito le altre città in gara. Le Cartoniadi Nazionali hanno lo scopo di incentivare la raccolta differenziata di carta e cartone, cercando il coinvolgimento dei cittadini e la collaborazione tra enti locali. Nel complesso la raccolta differenziata di carta e cartone, in Italia, è aumentata di 700 tonnellate, con un incremento medio di circa il 30%.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:44 AM, ,




Giornalista di Gazzetta del Sud citato in giudizio civile dall'azienda

I redattori della Gazzetta del Sud protestano per manifestare «la piena e unanime solidarietà al collega Filippo Pinizzotto, citato in giudizio civile da parte dell'Azienda per rispondere in solido di un risarcimento danni in qualità di presunto autore di un articolo pubblicato nel 2000 sul quotidiano». L'assemblea, che ha proclamato lo stato d'agitazione, in una nota stampa ha espresso «profondo disagio per un provvedimento che non ha precedenti nella storia del nostro giornale» e chiede con forza l'immediato ritiro, da parte dell'azienda, dell'azione civile nei confronti del collega, auspicando che «i rapporti tra corpo redazionale e azienda possano essere ricondotti a un clima più sereno e fruttuoso''. Sostegno e solidarietà, al redattore della Gazzetta del Sud, sono stati espressi anche dal presidente dell'Ordine dei giornalisti siciliani, Franco Nicastro, e dal Gruppo siciliano dell'Unione nazionale cronisti italiani.

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Lamezia Terme, esenzione dai tributi per chi denuncia il pizzo

«Il Consiglio comunale di Lamezia Terme deciderà presto, l'esenzione da tutti i tributi locali, per dieci anni, per gli imprenditori che collaborano con la giustizia». Ad annunciarlo è Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme. Durante l'incontro che si è svolto nella nuova sala riunioni del comune, inaugurata ieri nel corso delle cerimonia per la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Speranza ha ricordato al capo dello Stato che il Comune si è costituito parte civile, insieme all'associazione antiracket, in tutte le cause di mafia ed estorsione ed ha riferito che il Tribunale di Catanzaro ha stabilito di concedere all'Amministrazione comunale lametina «una cifra di risarcimento record, ben cinque milioni di euro, con la possibilità che lo Stato anticipi fino ad un terzo appena la sentenza verrà depositata».

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:57 PM, ,




Insediato il Comitato di sorveglianza della Stazione unica appaltante

“Con la Stazione unica appaltante non immaginiamo di coprire un ruolo di supplenza degli organi dello Stato ma tentiamo di dare un supporto. Si tratta di un passo decisivo per la Calabria, terra difficile ma talvolta massacrata indebitamente dai mass media”. Lo ha affermato il presidente della Regione Agazio Loiero all’insediamento, avvenuto stamani a Catanzaro, del Comitato di sorveglianza della Sua.
La Stazione unica appaltante, prima struttura del genere in Italia, si occuperà della gestione della disciplina di tutte le materie relative agli appalti per opere pubbliche, servizi e forniture di aziende (a partire da quelle ospedaliere e sanitarie), enti e amministrazioni riconducibili alla Regione. In sostanza, un taglio netto con il vecchio sistema degli appalti e delle forniture, una rottura con la pratica della lottizzazione politica. L’aspetto che maggiormente è posto alla base della Stazione appaltante è costituito dalla necessità di rendere al massimo la trasparenza per evitare ingerenze esterne, anche di natura malavitosa, il ripetersi di fenomeni di corruzione e pervenire a un sistema di massima efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.
L’attività di controllo e indirizzo sarà sviluppata tramite il Comitato di sorveglianza e, in modo operativo, dal direttore. L'organismo di indirizzo è composto da Ivan Cicconi, esperto di appalti, eletto presidente; da Saverio Regasto, docente dell'Università di Brescia; Giuseppe Gatto, ingegnere e presidente regionale dell’Ance, Associazione dei costruttori edili; da Carmine Barbaro, dirigente della Regione e da Paolo Severini magistrato amministrativo. Alla cerimonia di insediamento ha partecipato come ospite Salvatore Boemi, magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che attende l’autorizzazione del Csm per assumere il ruolo di direttore della Stazione unica e rendere quindi pienamente operativa la struttura.

Comunicato stampa Regione Calabria

Nella foto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:55 AM, ,




L'Udc si prepara alle elezioni comunali

Montebello Jonico – Il 6 e 7 giugno prossimo si terranno le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Anche per il piccolo centro della fascia jonica reggina, quindi, è giunta l’ora delle “grandi manovre”. Per la politica montebellese, chiamata a progettare il futuro amministrativo di questo estremo lembo di Calabria, è tempo di agire. Occorre individuare le esigenze del territorio, definire i programmi, scegliere le candidature, valutare le eventuali alleanze, determinarne la compatibilità programmatica e la redditività in termini di consenso. Naturalmente, visti i circa sei mesi che mancano al fatidico giorno, tutto è alla fase iniziale. Tastando il polso degli addetti ai lavori e sentendo gli umori delle gente comune, si ha l’impressione di una situazione politica estremamente incerta, caratterizzata da un’eccessiva frammentarietà d’iniziative ed ancora aperta ad ogni eventualità. In questo quadro d’indeterminazione generalizzata, in cui si registra la totale mancanza d’ipotesi sul futuro politico dell’amministrazione comunale uscente, un serrato confronto interno nel PD e la posizione ancora ufficialmente indefinita del Pdl, va ad inserirsi l’Udc: un soggetto politico che, nella realtà montebellese, è nuovo ed ancora in fase di organizzazione ma che, avendo già dimostrato la propria robustezza alle ultime elezioni governative, potrebbe risultare fondamentale per la determinazione dei futuri assetti politici del territorio. Nel tentativo di far chiarezza sull’evolvere della situazione politica montebellese abbiamo quindi interpellato Paolo Mallamaci, presidente provinciale dell’Udc, chiedendogli di fornirci una sua personale visione dell’attuale contesto politico locale e di illustrare gli ultimi sviluppi nell’organizzazione del partito a Montebello. Il dirigente politico, nel suo articolato discorso, ha descritto il processo organizzativo del partito come un procedimento ancora in corso, ma molto vicino alla fase conclusiva. «Il tesseramento – ha esordito Mallamaci – scade il 31 gennaio per cui subito dopo a livello provinciale accelereremo l’iter di costituzione delle sezioni a Reggio capoluogo e nei 18 comuni della provincia dove si voterà, tra cui ovviamente Montebello». Secondo l’esponente del partito di Casini, infatti, la strutturazione interna della sezione montebellese è propedeutica a tutta «una serie di incontri che sono stati già messi in calendario» e a cui «si darà corso in via ufficiale solo dopo l’elezione del segretario e del direttivo». «Fermo restando che sarà la sezione di Montebello ad entrare nel merito delle trattative e delle alleanze – ha dichiarato Mallamaci – la mia personale opinione è che, dove possibile, occorrerà costituire alleanze politiche omogenee e superare la logica delle liste civiche che, essendo soggette agli umori dei singoli, racchiudono in sé il seme dell’ingovernabilità». Proseguendo nell’esporre le proprie argomentazioni, il presidente dell’Udc reggino ha poi evidenziato l’importanza di «sviluppare una piattaforma programmatica che dia risposte ai molteplici problemi che la nuova amministrazione comunale dovrà affrontare» e, dichiarando la ferma volontà di «un ritorno al confronto sui programmi», ha assicurato che la trattativa non sarà basata «né sull’organigramma della lista né sugli incarichi da occupare». Ma le riflessioni di Mallamaci non si sono fermate qui. Le ultime battute dell’esponente centrista sono state riservate al «deficit di confronto e di dialettica» che si è «verificato a Montebello negli ultimi cinque anni». «Questo – ha continuato Mallamaci – è avvenuto anche a causa della mancanza di organizzazione dei partiti maggiori. La politica ha abdicato al proprio ruolo di controllo, proposta e stimolo dell’azione amministrativa e ora bisogna ricostruire una nuova classe politica valorizzando le enormi risorse umane e professionali di cui il paese dispone e che oggi guardano con grande scetticismo ai processi di cambiamento che in questo lembo di terra stentano a decollare». «Personalmente – ha concluso Mallamaci – darò il mio modesto contributo da presidente provinciale dell’Udc affinché il comune di Montebello possa uscire dall’isolamento politico in cui si è inabissato nelle ultime due legislature».

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

Nella foto Paolo Mallamaci, presidente provinciale dell’Unione di Centro

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:34 PM, ,