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Canone di depurazione, risparmio e energetico e bilancio per il Consiglio Comunale

Montebello Jonico - Svolgimento tranquillo per il Consiglio Comunale tenutosi oggi nell’aula di via Portovegno. I cinque punti, inseriti all’ordine del giorno dal sindaco Loris Nisi, sono passati tutti senza particolari difficoltà. Unico colpo di scena, ad inizio lavori, quando il primo cittadino ha annunciato che l’amministrazione comunale ha preso contatti con l’Avv. Mario La Bella, responsabile provinciale del Codacons, per avviare la costituzione di un tavolo di concertazione in cui discutere degli sgravi relativi al canone di depurazione e fognatura presupposti da una sentenza della Corte Costituzionale. Potrebbe così chiudersi la controversia che, nata alcuni mesi addietro e seguita dai comitati civici “Leone Sgrò” e “I Tartassati” unitamente alle associazioni “I Fossatesi nel Mondo”, Codacons e SPI – CGIL, oggi vede il comune ed i cittadini di Montebello Jonico contrapposti in una doppia disputa giuridica davanti al Giudice di Pace e alla Commissione Tributaria Provinciale. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere di minoranza Ugo Suraci. L’esponente dell’opposizione ha sottolineato che la sentenza della Corte Suprema ha dichiarato illegittime le norme che, interpretate in maniera errata dall’amministrazione, hanno portato allo scontro tra cittadini e comune ed ha manifestato che, conseguentemente all’annuncio dato dal sindaco Nisi, rinuncerà a presentare un’interrogazione per sollecitare i provvedimenti del caso. L’adunanza è poi proseguita passando alla trattazione degli altri argomenti previsti in agenda. Il primo punto ad essere trattato riguardava la «ratifica della deliberazione della Giunta Comunale n. 76 del 08.10.2008, avente ad oggetto la variazione in via d’urgenza al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2008» e riguardante la produzione di iniziative nel campo del risparmio energetico e del contenimento dell’inquinamento luminoso. I consiglieri si sono poi concentrati sull’assestamento generale del bilancio di previsione e successivamente sull’approvazione del parziale utilizzo dell’avanzo di amministrazione 2007 resosi necessario per sopperire ad un debito di circa 21mila euro derivante da varie parcelle per prestazioni di carattere legale. E’ stata poi la volta del riconoscimento di un debito fuori bilancio. L’ultimo punto discusso ha riguardato l’approvazione della convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria comunale che, stando alle dichiarazioni di Giuseppe Ceravolo, responsabile dell’ufficio economato, dovrebbe prevedere molte agevolazioni per i dipendenti.

Fabio Macheda

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:37 PM, ,




Dalla Lanucara proposte concrete nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne a Fossato Ionico

Il comune di Montebello Jonico assente sulle proposte concrete
Antonia Lanucara, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, non ha soltanto ricevuto apprezzamenti e ringraziamenti a Fossato Ionico nella giornata del 25 novembre dedicata al femminicidio.
E' arrivata a Fossato con delle proposte serie e concrete che hanno riscosso il gradimento delle persone presenti nella chiesa di SS. Maria del Buon Consiglio e della delegazione femminile dell'associazione "I Fossatesi nel mondo" partecipante alla manifestazione.
La prima proposta è stata quella di introdurre il termine "femminicidio" nell'ordinamento giuridico italiano, essendo la prima causa di morte delle donne.
La seconda proposta è stata quella di istituire a Fossato Ionico una Fondazione calabrese contro il femminicidio grazie ai soldi donati da tutti i calabresi nel mondo.
La terza proposta è stata quella di intitolare una strada in memoria di Orsola Nicolò.
La quarta è stata quella di proporre alla Regione di costituirsi parte civile nel processo Nicolò.
Il comune di Montebello Jonico per mezzo dei suoi rappresentanti presenti Filippo Calabrò (assessore allo Sport) ed Antonio Cilea (assessore all'Ambiente) non ha formulato nessuna proposta in merito.
Non solo.
Del comune di Montebello era assente il Gonfalone (erano invece presenti quello della Regione e quello della Provincia) e assente l'assessore alle pari opportunità Giuditta Zaccuri.
Per una giornata importante come questa che si svolgeva nel territorio comunale, non è una bella notizia per i montebellesi.
Vedremo se il sindaco Loris Nisi attaverso la commissione toponomastica comunale, intitolerà una strada del comune ad Orsola, e si costituirà parte civile nel processo Nicolò.
(Nella foto la dottoressa Antonia Lanucara con il mazzo di fiori donato dai Fossatesi nel mondo)

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postato da Miguel Cervantes; alle 11:05 PM, ,




Assemblea pubblica dei Comitati civici

Non solo depurazione, ma anche TARSU e Consorzio di Bonifica tra gli argomenti che verranno trattati

Montebello Jonico – Rimborsi del canone di depurazione, presunte irregolarità nelle tariffe, nella lettura dei contatori e nella quota relativa al servizio di fognatura, queste le tematiche che verranno trattate nel secondo incontro, dedicato alle “bollette pazze” del Servizio Idrico Integrato, promosso dal “Leone Sgrò” e “I Tartassati”, i due comitati civici che, unitamente alle associazioni “I Fossatesi nel Mondo”, Codacons e SPI – CGIL, stanno seguendo la vicenda che vede il comune ed i cittadini di Montebello Jonico impegnati in una doppia disputa giuridica davanti al Giudice di Pace di Melito Porto Salvo e alla Commissione Tributaria di Reggio Calabria. La controversia, nata alcuni mesi addietro, ha avuto ulteriori sviluppi dopo una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la normativa relativa all'obbligo di corresponsione del canone di depurazione anche per quei cittadini che non usufruiscono del servizio. L’iniziativa pubblica, il cui svolgimento è previsto alle ore 17,30 di oggi presso Piazza Municipio a Fossato Jonico, segue quella analoga tenutasi lo scorso venerdì a Saline e scaturisce dalla constatazione che l’amministrazione comunale, fino ad oggi non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito ai tempi e alle modalità dei rimborsi e degli sgravi che la sentenza presume. Alla riunione sarà presente l’Avvocato Mario La Bella, responsabile provinciale Codacons, che, oltre a fare il punto sulla questione, affronterà due tematiche emerse ultimamente e riguardanti la TARSU (tassa per i rifiuti solidi urbani), per la quale alla luce di una recente sentenza di Cassazione non deve essere pagata l’IVA, e i pagamenti richiesti dal Consorzio di Bonifica per miglioramento fondiario che, secondo un’altra sentenza, sarebbero dovuti solo in caso di effettivo e dimostrato miglioramento del fondo. Diversi enti, quindi, rischiano di essere investiti da una valanga di azioni risarcitorie che promettono di riportare nelle tasche dei cittadini il maltolto.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:31 AM, ,




I Care: soddisfatti per il risultato delle Primarie

La fase costituente del movimento giovanile sta giungendo a suo compimento, la scelta fatta di far passare dalle primarie questo importante appuntamento democratico, trova la nostra più completa condivisione e il nostro più vivo sostegno, questa fase politica ci ha visti ancora una volta in prima linea per creare dalle origini il progetto del Partito Democratico che vogliamo,per portare a compimento il progetto di Partito tanto voluto da Veltroni che ha come obiettivo quelli di dare spazio al mondo dei giovani.
Il mondo dei giovani, passa necessariamente e dalle scuole e dall’Università, non possiamo pertanto che essere estremamente soddisfatti del risultato raggiunto dai nostri candidati, come ad esempio il neo eletto dirigente nazionale Antonino Castorina, in questi contesti,contesti dove i lavoro dei vari militanti del gruppo politico di cui faccio parte ha portato i propri frutti.
L’idea di Partito che abbiamo è quella di un partito unito,il momento elettorale per noi giovani è terminato,ora partirà la fase del tesseramento,altrettanto importante quanto fondamentale per la nascita e lo sviluppo del Partito,perché il partito sta prendendo forma,si sta organizzando e strutturando e noi siamo parte attiva di tutto ciò,noi fin da subito abbiamo creduto nella scommessa lanciata da Rutelli e Fassino che hanno deciso di sciogliere i due massimi partiti del centro sinistra per creare un “unicum” e nel breve periodo se si prosegue in un percorso unitario di condivisione si vedranno enormi risultati.
Dal sud partirà questa ondata di rinnovamento,dal sud daremo un segnale forte di unità e condivisione per un centro sinistra che vuole diventare al più presto forza di governo.

Filippo Surace
Giovani Democratici Riformisti “I Care”
Consigliere degli Studenti “Università Mediterranea”

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:22 PM, ,




Castorina (PD): primarie come «oppotunità di Confronto e dielogo»

La scelta fatta dal Partito Democratico di ricorrere alle primarie per la costituzione del movimento giovanile penso sia un aspetto realmente innovativo rapportandolo al panorama politico che si era prospettato prima della costituzione del PD.
Primarie viste come un opportunità di confronto ma anche di dialogo proficuo tra le varie realtà che in questa competizione si sono cimentati.
Sono state mosse in questi giorni diverse critiche,alcune delle quali da me condivise,tra l’altro, rispetto al “modus agendi” con cui si è affrontato questo appuntamento elettorale,che riguarda a mio avviso la formazione della nuova classe dirigente.
All’interno del partito saranno certamente affrontati i problemi che ci sono stati in queste primarie,ma quello che preme oggi, sono, ancor più della divisione algebrica dei delegati,dei numeri che ogni candidato ha riportato o del padre putativo che ognuno dovrebbe avere per essere stato inserito nelle varie liste, i contenuti che il movimento giovanile dovrà mettere in campo per rappresentare i tanti giovani che credono in questo progetto,le istanze delle varie zone territoriali,le tematiche delle nuove generazioni e del ricambio generazionale che a piccoli passi si sta compiendo.
L’importante numero di persone che sono andate alle urne in tutta la Calabria ci fa comprendere come proprio dal Sud si deve ripartire per rilanciare il Partito Democratico,dobbiamo essere noi i veri riformisti e cercare di dare un esempio di unità che ancora oggi il Partito Democratico ha tutti i livelli solo poche volte ha mostrato.
Si deve ripartire da quello che di buono è stato fatto,dai diversi reali fermenti democratici che hanno creduto in questo progetto creare un grande movimento giovanile,tutti insieme.

Antonino Castorina
Assemblea Nazionale Giovani Democratici

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:20 PM, ,




Contro il femminicidio nel ricordo di Orsola

Fossato Jonico – Chiesa gremita fino all’inverosimile nella “Giornata internazionale contro il femminicidio”. Istituzioni, associazioni e gente comune si sono uniti in un corale “No” alla violenza sulle donne. Fortemente voluta da Antonia Lanucara, presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, l’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’ufficio scolastico regionale, le presidenze del Consiglio e della Giunta Regionale, quella della Provincia e la Curia Arcivescovile di Reggio, ha avuto luogo presso la Chiesa “Maria S.S. del Buon Consiglio” in Fossato. Ricordiamo che, dopo i drammatici fatti del 20 settembre scorso, in cui Orsola Nicolò, giovane donna e madre di tre figli, trovò la morte per mano del marito, il tranquillo centro della fascia preaspromontana reggina è stato eletto a luogo simbolo della lotta al femmincidio. All’iniziativa, sotto i gonfaloni di Regione e Provincia, erano presenti, oltre alla Lanucara e al suo staff, gli assessori comunali Cilea e Calabrò, una rappresentanza dei carabinieri di Saline Joniche, una delegazione dell’Associazione “I Fossatesi nel Mondo”, la sorella ed il figlio maggiore di Orsola Nicolò. Dopo il discorso di apertura tenuto dal parroco Don Carmelo Perrello, è stata la volta della Lanucara che, nel suo toccante intervento, ha voluto focalizzare l’attenzione sulla necessità di «sradicare la cultura che ancora oggi vede il corpo femminile come proprietà di un uomo» ed ha esortato a non vedere il femminicidio solo «come una questione di cronaca, ma come qualcosa da combattere coralmente, riconoscendosi come soggetti di una terra che ha il bisogno di liberarsi di tutte le violenze ». La presidente Lanucara ha dato poi lettura dei messaggi di alcune autorità assenti per motivi istituzionali e, definendo Fossato come « il luogo dove oggi, per antonomasia, si radica l’amore per l’altro», ha annunciato la richiesta da parte della Commissione affinché la Regione si dichiari parte civile nel processo Nicolò e l’impegno perchè ad Orsola vengano intitolate una strada ed una fondazione. Si sono poi registrati gli interventi dell’assessore Cilea, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e quello del presidente e di una delegazione femminile de “I Fossatesi nel Mondo” che, consegnando una targa alla presidente Lanucara, hanno voluto rinnovare «la memoria di chi è stato sconfitto dalla vita» e significare «l’autentica anima dei figli di Fossato Jonico, rispettosi dei valori morali, umani e sociali». Alla fine della cerimonia, tra applausi e momenti di autentica commozione, tutti i presenti si sono stretti attorno alla sorella e al figlio della Nicolò testimoniando la solidarietà e la stima della comunità fossatese nei confronti di questa sfortunata famiglia.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

Nella foto un momento della cerimonia, la presidente Antonia Lanucara assieme alla sorella della Nicolò

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:24 PM, ,




Gli emigranti fossatesi contro la centrale a carbone di Saline

La risposta di Antonio da Parigi a Frank con una poesia

Caro Frank, troverai la mia risposta collettivamente per esprimermi per il no alla centrale. Ciao
Carissimi amici, spero che la lettura del quanto dattilografato vi farà ridere, é solo un modo d’esprimere NO alle centrali a carbone.
Affettuosi saluti e diciamo NO con una sola e unita voce alla centrale a carbone, che mi sembra riviene in sella.


LA NOSTRA CALABRIA
La nostra Calabria, grandissima vasta
Circondata di mari valloni e montagne
Con le centrali a carboni ora basta
Il nostro Aspromonte alto eretto
Occorre una grandissima manifestazione
Unitivi tutti é andate al prefetto
Cosi otterrete risultati senza canzoni
Fatelo con amore e affetto
Manifestate anche al palazzo regione
In Calabria il Generale si é fermato
In una bella cascina in collina
Garibaldi con amore a dedicato
La nostra Calabria é una vetrina
Non era solo c’era anche Anita
La sera la Calabria s’addormenta
La luna, le stelle sono testimoni
Sembra un pavone che le penne conta
I nostri politici sono bravi vitelloni
Assieme dal mare colline e montagne
Andate in regione a vuote mani
Con le cesti di vini e castagne
Offriteli ai politici i quali sono urbani
Antoine Stellittano, Paris
(Tratto dal Guestbook del sito)

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:30 PM, ,




Gli emigranti fossatesi contro la centrale a carbone di Saline

La lettera di Frank da New York ad Antonio
Ciao Antonio,come stai?
Qui`tutto bene,a parte la crisi economica che colpisce tutti(pensionati inclusi).
Per l'insediamento del nuovo presidente dobbiamo aspettare il mese di gennaio.
Siamo quasi tutti sicuri che raddrizzera`l'America, anche se sara`un po`dura (causa la brutta economia).
Gli incendi nel sud California si ferificano tutti gli anni, perche`li`e`una zona arida (assai piu`della nostra calabria), non piove quasi mai e`la temperatura e`alta anche d'inverno.
Non arrivo a capire perche`in Italia si costruiscono ancora centrali a carbone, qui`nello stato di New York e`da piu`di ventanni che l'hanno demolite perche`erano troppo inquinanti.
Io stesso ho lavorato nel 1984 alla demolizione di una centrale a New York City.
Ma chi è`che la vuole questa centrale, lo stato o la regione?
Se`faranno questa centrale sara`una catastrofe per la nostra amata calabria.
Saluti a te`e`famiglia, e a tutti i visitatori e`visitatrici di questo sito.
Frank Sainato Albany. N.Y.
(Tratto dal Guestbook del sito)

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:17 PM, ,




Rito bizantino per la messa della "Presentazione"

Montebello Jonico – Messa in rito greco bizantino alla protopapale del piccolo centro preaspromontano. Fortemente voluta dall’autorevole storico Luigi Sclapari, la funzione religiosa, tenutasi nella mattinata del 21 u.s., ha destato l’interesse di numerosi abitanti dell’antico borgo che hanno presenziato alla particolare celebrazione, per la Presentazione di Maria Santissima al Tempio, con partecipazione e trasporto. Tale festa dell’oriente bizantino, importata nell’occidente latino, ebbe alterna fortuna e raggiunse la massima importanza nell’ottocento quando, in seguito ad una richiesta di Ferdinando II, monarca del Regno delle Due Sicilie, il Pontefice Pio IX la elevò a festa di seconda classe. Infatti, secondo una ricerca condotta dallo stesso Prof. Sclapari sul “Giornale degli atti dell’Intendenza della Prima Calabria Ulteriore”, il 19 gennaio del 1850 «il Santo Padre pienamente inerendo ai religiosi voti di Sua Maestà il Re Nostro Signore si è degnato di elevare a festa di doppio precetto (civile e religioso nda) in tutta la estensione dei suoi Reali Domini quella della Presentazione di Maria Vergine al Tempio, la quale si celebra ogni anno nel dì 21 novembre». L’antichissimo rito, persosi con la graduale latinizzazione del territorio montebellese e ripristinato undici anni addietro grazie all’interessamento dello studioso montebellese e alla disponibilità dell’allora Parroco Don Cosimo Latella, è stato poi proseguito negli anni dal compianto Parroco Don Pietro Polimeni ed oggi rappresenta un grande e raro evento religioso che rievoca il periodo storico in cui, anche nelle chiese montebellesi, era in voga il rito bizantino. La manifestazione odierna è stata celebrata da Padre Ivan Pitra e Padre Lyllbomyr Sitko dell’Eparcato di Lungro (CS), retto dall’Eparca Monsignor Ercole Lupinacci. Da segnalare inoltre la presenza dello stimato storiografo Domenico Minuto che, seguendo passo passo tutti i momenti cruciali della cerimonia e fornendo delucidazioni sullo svolgimento della stessa, ha permesso ai presenti di seguire agevolmente l’articolato rituale della liturgia.

Fabio Macheda

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:58 AM, ,




Addio a Sandro Curzi


Un partigiano amato da tutti

Roma, 4 marzo 1930/Roma, 22 novembre 2008
A 13 anni entra nella Resistenza antifascista
Nel marzo 1944 gli viene concessa la tessera del PCI
Nel 1954 sposa la giornalista e compagna Bruna Bellonzi
Diventa Direttore Responsabile de "L'Unità"
Dal 1967 al 1975 è vice direttore di "Paese Sera"
Nel 1976, con Alberto La Volpe e Biagio Agnes, dà vita alla Terza Rete televisiva della Rai
Nel 1978 è condirettore del TG3, dretto da Agnes
Dal 1987 al 1993 dirige il TG3
Dal 1994 al 1995 dirige il telegiornale dell'emittene televisiva "Telemontecarlo"
Dal 1998 al 2005 dirige "Liberazione" organo di Rifondazione Comunista
Era consigliere d'amministrazione della Rai
Muore a 78 anni, dopo una lunga malattia

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:19 PM, ,




Ambiente e storia per i progetti di servizio civile

Montebello Jonico – Scelti i “Progetti di Servizio Civile nazionale per l’anno 2009”. L’importante decisione è stata formalizzata con una delibera di giunta comunale approvata, nei giorni scorsi, dall’amministrazione del sindaco Loris Nisi. Il provvedimento fa seguito ad un avviso diramato dal Capo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile che richiedeva la presentazione dei progetti da attivare per l’anno a venire. Due i piani di lavoro sui quali è ricaduta la scelta della giunta municipale montebellese: “Condividere l’ambiente – sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini” e “Risorgimento dell’archivio storico”, entrambi interamente redatti e predisposti dal progettista Filippo Paino. Le due proposte, la cui approvazione è ora al vaglio dei competenti uffici del “Settore Politiche Sociali” della Regione Calabria, prevedono l’impiego di alcuni giovani di età compresa tra i 18 e i 27 anni che dovrebbero operare presso il comune di Montebello Jonico per una durata complessiva di dodici mesi percependo un compenso netto mensile di euro 433,80. I progetti in questione, se approvati e realizzati, oltre a concorrere alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio ambientale, storico – artistico e culturale del comune reggino, contribuiranno alla formazione civica e professionale dei partecipanti che, al termine del periodo di volontariato, potranno usufruire di numerosi benefici riservati ai volontari del servizio civile quali posti riservati nei concorsi del Corpo dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato, crediti formativi da spendere nel corso degli studi e nel campo della formazione professionale, acquisizione di punteggio nei concorsi pubblici, ecc.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:41 PM, ,




Ancora critiche all'omelia di Don Carmelo

E' rottura tra "I Fossatesi nel Mondo" e il parroco di S. Maria del Buon Consiglio

Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente de "I Fossatesi nel Mondo", Domenico Pellicanò

Al Signor Parroco di
S. M. del Buonconsiglio
in Fossato Ionico

e p.c.

A S.E. il Vescovo
Monsignor Vittorio Mondello

Signor Parroco di S. M. del Buonconsiglio,
precisando che questa missiva non intende essere in alcun modo minatoria, offensiva o lesiva nei Suoi confronti, ritengo opportuno e quantomai necessario fornire alcuni utili chiarimenti nell’ottica di ristabilire il rispetto dei ruoli assegnati e che Lei, nella Sua omelia di giorno 9 novembre 2008, deve aver confuso. L’art. 4 dello Statuto dell’associazione, che mi pregio di rappresentare, recita che essa è senza fini di lucro, laica e apartitica; fondata sull’osservanza di regole democratiche ed ispirata ai principi della centralità della persona; opera senza discriminazione di nazionalità, di razza, di carattere politico, religioso o sessuale. Lo scopo dell’Associazione, che peraltro secondo il comune buon senso dovrebbe essere pienamente condiviso anche da Lei, nella Sua veste di “pastore” del paese, è valorizzare il patrimonio culturale, storico, artistico, linguistico, ambientale e materiale di Fossato Jonico. Detto ciò, mi permetto di evidenziarLe che se tra l’Associazione da me rappresentata e la Sua persona non è stato instaurato un rapporto di collaborazione è per la Sua manifesta indifferenza o insofferenza nei confronti della stessa. A dimostrazione di ciò Le ricordo che Lei non ha mai inteso essere presente alle manifestazioni organizzate dalla mia Associazione e per le quali in alcuni casi, come la conferenza dell’11/08/07 e la premiazione della Borsa di Studio (intitolata oltretutto al suo illustre predecessore Don Angelo Meduri) del 19/12/07, aveva ricevuto apposito invito scritto. L’ultimo episodio, a conferma di quanto scrivo, risale a giorno 9/11/08 quando, in occasione dei festeggiamenti per il 90esimo anniversario della Vittoria, secondo notizie certe riferitemi da persone presenti alla sua omelia e rimaste sdegnate per i contenuti della stessa, Lei ha espresso duramente rammarico ed indignazione nei confronti dell’Associazione che, a Suo dire, con la complicità dell’ente scolastico e di tutti le altre istituzioni presenti all’iniziativa, avrebbe organizzato la manifestazione in onore dei caduti in guerra per creare disturbo al suo impegno pastorale. Il discorso, da Lei inopportunamente tenuto durante l’omelia della messa domenicale, infatti lasciava intendere che la manifestazione in questione fosse stata volutamente spostata dall’originaria data del 4 novembre a quella del 9 per interferire con le liturgie domenicali ed allontanare dal catechismo i bambini neo comunicandi. Nell’evidenziarLe che queste Sue affermazioni vanno al di là di qualsiasi forma di educazione e rispetto per la dignità altrui Le rappresento che, contrariamente a quanto da Lei asserito, la manifestazione è stata spostata per espresso volere dell’Amministrazione Comunale che, a seguito di una comunicazione di S.E. il Prefetto, ha inteso rilasciare le necessarie autorizzazioni per il giorno 9 novembre. Mi permetto inoltre di ricordarLe che Lei ha intrapreso la missione sacerdotale per sua scelta e vocazione e La invito, pertanto, a rileggere la parabola del Buon Pastore (Giov. 10,1-16), meditando con calma e mente libera da ogni pregiudizio su i contenuti della stessa. Senza esprimere giudizio alcuno sull’insegnamento catechistico da Lei fornito ai nostri amati ragazzi Le faccio, altresì, presente che giorno 2/11/08, in occasione della deposizione di una corona di fiori all’ossario del cimitero, i bambini partecipanti, invitati a recitare un requiem in memoria dei defunti, hanno confessato di disconoscere tale preghiera che, tra lo stupore delle persone adulte presenti, per ben tre volte è stata loro suggerita dal sottoscritto. Detto ciò, prendendo atto di come per Sua manifesta volontà non sia possibile instaurare dei rapporti di collaborazione tra l’Associazione e la Parrocchia da Lei rappresenta, Le comunico che qualsiasi Suo commento di natura diffamatoria o ritenuto tale, sulle attività passate, presenti e future de “I Fossatesi nel Mondo” non sarà più accettato passivamente e, nonostante il rispetto che porto per la sacralità dell’altare da Lei indebitamente usato come scranno dal quale buttare fango sull’operato della mia Associazione, non esiterò ad adire le vie giudiziarie per tutelare il buon nome e l’onorabilità dell’organizzazione che rappresento.

Con Ossequi

Fossato Ionico 20/11/2008

Il Presidente dei “Fossatesi nel Mondo”
Domenico Pellicanò

Nell'immagine un momento della manifestazione in onore dei caduti di guerra

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Bollette pazze: I comitati civici convocano due assemblee

Montebello Jonico – Continua la bagarre legata al pagamento del canone di depurazione, nata in seguito all’emanazione, il 10 ottobre scorso, della sentenza della Corte Costituzionale n.335/08 che ha dichiarato illegittima la normativa relativa all'obbligo di corresponsione del canone di depurazione anche per quei cittadini che non usufruiscono del servizio. Di fronte all’imbarazzante silenzio dell’amministrazione comunale, che fino ad oggi non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito ai tempi e alle modalità dei rimborsi e degli sgravi che la sentenza presuppone, “I Tartassati di Saline” e il “Leone Sgrò” di Fossato, i due comitati civici che, unitamente all’associazioni “I Fossatesi nel Mondo”, Codacons e SPI - CGIL avevano seguito la problematica fin dall’inizio, hanno reso noto di aver organizzato due iniziative pubbliche durante le quali forniranno delucidazioni sugli sviluppi della questione. Ricordiamo che, per quanto riguarda il comune di Montebello Jonico, le proteste risalgono ad alcuni mesi fa quando la popolazione, ritenendosi vessata da richieste inique, aveva contestato la regolarità delle bollette del Servizio Idrico Integrato spingendosi, in alcuni casi, fino ad intentare vere e proprie azioni legali contro il comune. Alle riunioni, il cui svolgimento è previsto alle ore 17,30 di domani presso Piazza Baraccamento a Saline e allo stesso orario del venerdì successivo presso Piazza Municipio a Fossato, oltre alla faccenda dei rimborsi legati al canone di depurazione, verrà affrontata la problematica sulle presunte irregolarità di tariffe, lettura dei contatori e quota relativa al servizio di fognatura che vede il comune ed i cittadini di Montebello Jonico impegnati in una doppia disputa giuridica davanti al Giudice di Pace di Melito Porto Salvo e alla Commissione Tributaria di Reggio Calabria. Sempre durante le stesse assemblee verrà trattato l’argomento della mancata convocazione del Consiglio Comunale richiesto dai cittadini in forza dell’art.39 dello statuto.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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Eleganza e sostanza made in Germany

Elegante coupè alta gamma in casa Volkswagen

La gamma Volkswagen si amplia con un nuovo prodotto dalle forme particolari che copre un settore della gamma auto, quello delle grandi coupè a 5 porte, che sta riscuotendo sempre maggior successo. Quest’auto è la Passat CC, coupè derivata dalla Passat. La CC è equipaggiata con 3 motori a benzina (1800 TSI da 160 cv, 2000 TSI da 200 cv e 3600 FSI da 300 cv) e da un motore diesel 2000 TDI da 140 cv e 170 cv. La linea estetica della Passat CC non ha nulla a che spartire con le forme della Passat da cui deriva: è tutta un'altra auto. Il corpo vettura è filante e sinuoso molto sportivo ed elegante al contempo., con dimensioni e ingombri importanti (4.80 m e circa 2 tonnellate di peso). Accattivante il frontale con la grande mascherina cromata, i fari grandi e dal disegno “curvo trapezoidale”, il cofano spiovente. Mentre il posteriore denota tutta la classe e l’eleganza di questa vettura grazie a un disegno curvilineo molto dolce della parte finale della vettura che degrada in una coda slanciata dove fanno bella mostra di se i grandi fari anch’essi curvilinei. Salendo a bordo della vettura tedesca notiamo come l’interno sia raffinato e molto elegante, curato nei dettagli e molto spazioso, sia davanti che dietro (è raro trovare una coupè dove si sta comodi sia nei posti anteriori che in quelli posteriori). La plancia è l’emblema della lineare e sobria eleganza che da anni la casa tedesca persegue. Infatti andando ad analizzarla nei dettagli possiamo notare i fascinosi inserti in consolle centrale (che come in ogni Volkswagen che si rispetti è completa di tutto ed è di facile e immediato utilizzo) e particolare novità il quadro strumenti leggermente inclinato verso l’alto. Ed ora il consueto momento del test drive. La Passat CC provata è stata la 1800 TSI 160 cv da 31547 €. La versione coupè della Passat fa affacciare la casa tedesca in un segmento che sta vedendo nascere sempre più proposte per catturare l’attenzione di un pubblico che vuole unire il piacere di possedere una vettura coupè ma al contempo ha bisogno di spazio, magari a causa di una famiglia numerosa. E in questo caso la Passat CC è il giusto compromesso per chi cerca sportività e per chi vuole spazio e comodità. Il comportamento stradale delle vettura guidata è molto positivo, grazie a una facilità di guida e a una maneggevolezza da berlina (i sensori di parcheggio sono secondo me fondamentali, a causa delle dimensioni). Il motore che monta la versione testata, il 1800 TSI da 160 cv, motore di entrata della gamma a benzina, è un propulsore assai brillante, per nulla sottopotenziato rispetto all’importante mole del veicolo, elastico e silenziosissimo, e che spinge a dovere la vettura con un tocco di brio e sportività. Infine i prezzi: per i benzina si va dai 29950 € della 1800 TSI ai 43000 € della 3600 FSI 4motion con cambio DSG; per i diesel si va da 32600 € della 2000 TDI 140 cv a 37000 € della 2000 TDI 170 cv con cambio DSG.

Bruno Allevi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:04 PM, ,




Momento magicoper l'Amaranto Boxe con Clabrò Campione Italiano

Il giovane pugile reggino Graziano Calabrò, conquista il titolo di Campione Italiano Juniores a Crotone nella categoria dei Massimi ( fino kg. 91). Il pugile dell’Amaranto Boxe allenato dal Maestro Peppe Fedele, dopo aver conquistato lo scorso anno a Bari il titolo nei “cadetti” si ripete anche quest’anno negli juniores in Calabria e bissa la conquista della maglia tricolore.
Per Graziano Tyson Calabrò è il dodicesimo successo consecutivo, ma quel che conta particolarmente è il modo con il quale consegue le vittorie. Il pugile reggino ha una visione d’insieme di ogni singolo match e lo affronta adeguando la propria potenza ed il proprio bagaglio tecnico alle caratteristiche dell’avversario.
Dopo aver superato agevolmente nel primo incontro il calabrese Luigi Rummolo (8 vinti, 4 pari, 7 persi) di Castrovillari, il giovanissimo pugile di Sant’Alessio in Aspromonte, seguito con attenzione dal Direttore Sportivo Carmelo Regolo, nell’incontro di Finale trova sul suo cammino il veneto David Viviani (8-2-2) tesserato per l’Accademia Pugilistica Vita di Verona.
Graziano Tyson Calabrò, incitato da un nutrito gruppo di tifosi giunti da Reggio Calabria e Messina, inizia il match convinto delle proprie capacità (grazie agli insegnamenti del coach Peppe Fedele ed alla preparazione effettuata presso il Palapentimele nella palestra dell’Amaranto Boxe, ove il giovane pugile reggino ha la possibilità di incrociare i guantoni con i tanti esperti pugili che si allenano dal Campione Italiano Professionisti dei Mediomassimi Francesco Versaci ad Alfredo Natoli impegnato nella Coppa Italia professionisti, da Angelo Trimboli a Mario Argento, da Massimiliano Saba a Saro Presti).
Calabrò dopo una prima ripresa di studio, nel secondo round iniziava ad incalzare l’avversario piazzando numerose combinazioni sia al tronco – sia al volto, ma stranamente i giudici registravano il vantaggio per 7 a 4 a favore del veneto; avvertito dal proprio angolo dal tecnico Peppe Fedele, nella terza ripresa Graziano Calabrò senza perdersi d’animo iniziava a martellare l’avversario colpendolo ripetutamente soprattutto con poderosi diretti dalla lunga distanza per poi accorciare e colpire con devastanti montanti al tronco, due minuti di pressing asfissiante che costringevano i giudici finalmente la terza ripresa per 6 a 2 passando in vantaggio per 10 a 9; senza storia la quarta ed ultima frazione con Graziano Calabrò che invece di accontentarsi e gestire il piccolo ma prezioso vantaggio continuava a martellare l’avversario sempre più proteso ad imporre la propria boxe, senza concedere alcun margine a Viviani, vincendo la ripresa per 5 a 0 e chiudendo vittoriosamente l’incontro per 15 a 9.
Graziano Tyson Calabrò appena 17enne era alla prima esperienza tra gli juniores ed il più giovane tra i quattro finalisti dei Massimi
Questo titolo ripaga l’impegno della dirigenza, dei tecnici e di tutte quelle persone che supportano la società reggina, è l’ennesima dimostrazione che presso la palestra dell’Amaranto Boxe ubicata a Pentimele nella palestra “A” del PalaCalafiore (con ingresso dal cancello 15) si opera con serietà e si forgiano Campioni non in modo sporadico ma con continuità. Questo nuovo titolo Italiano di Graziano Tyson Calabrò è l’ennesimo spot per far avvicinare all’Amaranto Boxe i tanti appassionati della noble art, i giovani che cercano una disciplina sportiva che forgia nel fisico e nello spirito e che consente di avere anche tante soddisfazioni.
Graziano Tyson Calabrò riuscendo a bissare il titolo di Campione Italiano, titolo conquistato nei “cadetti” a Bari lo scorso anno a spese del laziale Federici, e superando ora tra gli “juniores”il veneto Viviani, entra di diritto nella storia del pugilato reggino, calabrese e dell’Amaranto Boxe.
Il presidente Franco Pirrera, è soddisfatto perchè il giovane pugile reggino già titolare nella Nazionale Juniores, dopo la trasferta in Irlanda ove si sono confrontate, Italia, Francia, Germania ed Irlanda, sicuramente sarà chiamato a nuovi impegni da Francesco Damiani responsabile dell’Italia Boxing Team.
Nota di non poco conto è che il forte picchiatore di Sant’Alessio in Aspromonte si è aggiudicato oltre il 50% delle vittorie chiudendo l’incontro tra la prima e la seconda ripresa.
Dopo le due iniziali inopinate sconfitte, Graziano Tyson Calabrò, ha inanellato una serie di 12 successi consecutivi (è imbattuto dal dicembre 2006).
Nel 2007 Calabrò si è imposto nel Torneo Nazionale di Siena battendo in finale il toscano Pettinari alla seconda ripresa, nel Torneo Nazionale di Ostia vincendo in finale al secondo round sul siciliano Vitrano. Un 2007 generoso che è culminato a Novembre a Bari, quando Calabrò è diventato Campione Italiano “cadetti” battendo il laziale Federici, sempre al secondo round.
Sul sito www.amarantoboxe.it sono disponibili ulteriori notizie, ma soprattutto il video del vittorioso incontro.
Il giovanissimo pugile calabrese è dotato di una potenza devastante (lo dimostrano le 5 vittorie prima del limite), ma oltre alla potenza il reggino è in possesso di una ottima tecnica, di una grande scelta di tempo ed è anche molto veloce, ma soprattutto riesce a gestire i match con innata visione d’insieme seguendo le direttive del Maestro Peppe Fedele.
Calabrò passata la momentanea euforia per il titolo conquistato, tornerà il ragazzo sereno di sempre, l’ottimo studente che frequenta il 4° anno all’Industriale Vallauri, ma anche con il pensiero ai prossimi impegni con la Nazionale ove passando nel gruppo Elite sarà seguito Francesco Damiani mentre Maurizio Stecca seguirà più giovani.
RaiSport Più trasmetterà gli incontri di Finale, Giovedì 20 Novembre dalle ore 9.20 alle 11.00 (prevista anche la replica) e si potrà assistere al successo di Graziano Tyson Calabrò.

Carmelo Regolo

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Ancora successi per "I Fossatesi nel Mondo"

Castagne, vino novello e tanta allegria protagonisti a Fossato Jonico

“A San Martino, castagne e vino" recitava un antico detto calabrese. Ed è partendo da tale assunto che i membri dell’associazione culturale “ I Fossatesi nel Mondo”, nella giornata tradizionalmente dedicata all’apertura delle botti, hanno voluto trascorrere un’allegra serata degustando caldarroste e vino novello. La manifestazione, svoltasi in Piazza Municipio a Fossato Jonico, ha avuto la partecipazione di centinaia di persone che, fin dal primo pomeriggio, hanno cominciato a sostare nella piazza del paese interessati dalle operazioni di montaggio dell’originale attrezzo utilizzato per la preparazione delle caldarroste, consistente in un enorme padella forata agganciata a delle catene sospese sotto un supporto metallico. Circa due i quintali di castagne che, una volta pronte, sono state distribuite per la gioia dei presenti. Tra una caldarrosta e l’altra, grazie alla complicità del buon vino novello e alla piacevole atmosfera venutasi a creare per le gradevoli tarantelle suonate da Vincenzo Megali e Pietro Musolino, molti degli intervenuti si sono lanciati in un curioso karaoke folk che ha fatto da accompagnamento a sfrenati balli tradizionali. Nonostante il freddo pungente, la manifestazione si è protratta fino a tarda serata. Mimmo Pellicanò, presidente de “I Fossatesi nel Mondo”, a conclusione dell’iniziativa, ha voluto ringraziare i partecipanti all’evento ed ha invitato tutti all’otto dicembre quando, sempre in Piazza Municipio a Fossato, ci sarà una “crispellata” in grande stile.

Fabio Macheda (www.strill.it)

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Pericolo carbone ancora attuale

L'iter procedurale per la costruzione della centrale SEI è ancora attivo

Montebello Jonico – La questione della contestata centrale termoelettrica che la multinazionale svizzera SEI vorrebbe costruire nell’area dell’Ex Liquichimica di Saline Joniche continua tenere banco. Le indiscrezioni, circolate alcune settimane fa, secondo cui l’iter autorizzativo per la costruzione della centrale termoelettrica di Saline non si sarebbe mai realmente fermato, vengono indirettamente confermate da una delibera di giunta pubblicata sul sito ufficiale del comune di Montebello Jonico. L’adozione del documento in questione, approvato nei giorni scorsi dalla giunta del sindaco Nisi si è resa necessaria come risposta obbligata ad una nota del “Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare” che richiede la nomina di un esperto in seno alla commissione tecnica istruttoria che dovrebbe valutare l’impatto ambientale della discussa megacentrale. Istanza, questa avanzata dal Ministero, che evidenzia come, nonostante il comunicato della multinazionale svizzera SEI, che nei mesi scorsi aveva reso noto di aver richiesto la sospensione della procedura autorizzativa, il pericolo carbone a Saline non sia ancora definitivamente scampato. La doccia fredda arriva dopo la prima riunione della Conferenza dei Servizi indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito della quale, considerata la mancata intesa della SEI con la Regione Calabria e la comunicazione informale di un atto deliberativo dell’organo esecutivo calabrese che avrebbe negato l’intesa per il rilascio dell’autorizzazione unica, la questione sembrava inderogabilmente chiusa. I dati di fatto e le risultanze della documentazione citata nella delibera approvata dall’esecutivo Nisi, invece, confermano che l’argomento è tutt’altro che definito e che la discussione della pratica è semplicemente passata dalle pertinenze del Ministero dello Sviluppo Economico a quello dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In questa sede, secondo quanto stabilito dalla delibera n. 80 della giunta municipale montebellese, le tesi del NO, già ampiamente esplicitate dall’amministrazione comunale, saranno portate avanti dal Prof. Vincenzo Piccione, docente in valutazione di impatto ambientale presso l’Università di Catania, che aveva già esaminato e valutato il progetto presentato dalla SEI formulando le osservazioni presentate al Ministero dello Sviluppo Economico nell’agosto scorso. La partita tra la multinazionale svizzera e i sostenitori del “No al carbone”, quindi, continua a rimanere aperta e, di fronte all’oggettiva impossibilità di prevederne gli sviluppi futuri, rimane il dato di fatto incontrovertibile che la strategia del silenzio messa in atto da SEI, dopo la prima conferenza dei servizi, ha avuto come risultato un preoccupante calo d’attenzione da parte dei vari comitati del No.

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Montebello Jonico: il comune attiva il GIS

Tempi duri per gli evasori

Montebello Jonico – Finalmente attivo il GIS comunale. Il GIS, il cui acronimo di Geographic Information Systems è traducibile in Sistema Informativo Geografico, è un sistema per la gestione, l'analisi e la visualizzazione di informazioni con contenuto geografico – spaziale ed è composto da un insieme di strumenti ottimizzati per raccogliere, archiviare, recuperare a piacimento, trasformare e visualizzare dati spaziali e di altro tipo. L’attivazione dell’innovativo servizio, nella pubblica amministrazione, nasce dal consolidarsi di un interesse sempre più profondo per le problematiche legate alla tutela ed alla difesa del territorio che, per essere trattate adeguatamente, necessitano di un’elaborazione che faccia affidamento sulle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie informatiche e dalla rete internet. Nello specifico caso del comune di Montebello Jonico, oltre alle tematiche legate alla gestione del territorio, l’adozione del GIS, affiancata dall’istituzione del SITT (Sistema Informativo Territorio e Tributi), dovrebbe permettere di aumentare l’efficienza degli uffici comunali, in quanto a tempi di riposta verso i cittadini, e al tempo stesso dovrebbe far aumentare l’efficacia delle strutture preposte a compiti di prevenzione e repressione dell’evasione fiscale, contribuendo così a garantire il raggiungimento di un livello accettabile di equità fiscale e un conseguente aumento del gettito derivante dai tributi di stretta competenza comunale, quali ICI, TARSU ecc. Tale strumento, principalmente dedicato all’utilizzo da parte degli operatori dell’ufficio tributi e dell’ufficio tecnico, rivestirà quindi grande importanza nell’esecuzione di verifiche tributarie, determinazione dello stato di un immobile, evasione (anche telematica) di pratiche e istanze avanzate dai cittadini ed aprirà la possibilità, anche per l’esteso comune del reggino, di dotarsi di uno sportello catastale. L’integrazione tra GIS e SITT e la proficua collaborazione tra il comune di Montebello Jonico e il consorzio informatico AsmeNet Calabria hanno, inoltre, permesso di rendere disponibile, sul sito ufficiale dell’ente, una piattaforma cartografica web GIS. Tale piattaforma, liberamente consultabile online, fornisce informazioni di carattere grafico su confini comunali, idrografia del territorio, Piano Regolatore Generale, toponomastica, viabilità e ferrovie. Presenti, sempre sullo stesso portale, le ortofoto e il modello digitale del territorio montebellese.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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I precari montebellesi in agitazione

Il comune rischia la paralisi

Montebello Jonico –Settimana nera la prossima per gli utenti dei numerosi servizi che, nel comune del reggino, vengono erogati grazie all’impegno e alla dedizione dei lavoratori socialmente utili (Lsu). A partire dal prossimo lunedì, e fino a venerdì 21 novembre, i Lsu-Lpu del comune di Montebello Jonico saranno in agitazione e se l’iniziativa dovesse riuscire potrebbe bloccare numerosi servizi erogati dall’ente. Infatti anche i precari montebellesi, che nei mesi scorsi avevano sperato invano in un provvedimento di stabilizzazione generalizzato poi disatteso dall’amministrazione comunale per mancanza di fondi, hanno aderito alla settimana di mobilitazione indetta, a livello nazionale, dagli autonomi delle Rappresentanze Sindacali di Base (RdB) che, secondo una nota diffusa dalla stessa sigla sindacale, è «motivata dal rischio di disoccupazione determinato dall'assenza, nella finanziaria 2009, della proroga delle convenzioni regionali che permettono la continuità lavorativa dei Lsu». In base all'ultimo conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, sono 36 mila i Lsu presenti in tutto il territorio nazionale, che ricevono un sussidio di circa 500 euro mensili senza contributi previdenziali. Per le RdB, che denunciano «la chiusura del Ministero al confronto sull’intera piattaforma e la totale indisponibilità del Governo a rendersi conto della gravissima condizione dei precari Lsu», è indispensabile «una sanatoria, da attuare con assunzioni sostenute da finanziamenti statali e legata alla rideterminazione delle piante organiche che tenga conto dei Lsu già assegnati agli enti locali, per dare diritti e dignità a lavoratori che svolgono servizi essenziali in assenza di un vero contratto di lavoro e privati anche della prospettiva di una pensione». Queste le rivendicazioni avanzate dalle RdB e pienamente condivise anche dai precari montebellesi che si sono uniti alla protesta. L'iniziativa di lotta, a cui ha aderito la quasi totalità dei Lsu-Lpu impiegati presso il comune di Montebello Jonico, vedrà i lavoratori riuniti in assemblea straordinaria permanente fino a giovedì e si concluderà il giorno seguente con un presidio presso il Palazzo del Governo di Reggio Calabria. In quella sede i lavoratori montebellesi, come quelli che presidieranno le prefetture del resto d’Italia, presenteranno una petizione e domanderanno al prefetto di farsi da tramite col governo per chiedere la modifica dell'emendamento che, bloccando le stabilizzazioni a partire dal 1 luglio 2009, li rende dei precari a vita. Secondo gli intendimenti delle RdB a quest’incontro con i prefetti dovrebbero partecipare anche gli amministratori degli enti locali. Bruno Sergi, coordinatore amministrativo dei Lsu-Lpu del comune di Montebello e delegato delle RdB, interpellato sulla questione e su un eventuale presenza dell’amministrazione comunale al fianco dei lavoratori ha dichiarato: «il sindaco ed il responsabile del settore amministrativo sono stati informati dell'adesione alla manifestazione di tutti i lavoratori Lpu del Comune di Montebello e contestualmente è stato presentato il manifesto delle iniziative». « Il sindaco Nisi – ha continuato il dr. Sergi – non più di un anno fa è già stato presente ad una riunione in prefettura con l'allora prefetto De Sena , l'allora assessore regionale al lavoro De Gaetano ed i sindaci dell'Area Grecanica per rappresentare la nostra situazione e sollecitare un intervento forte da parte delle istituzioni. E' auspicabile – ha concluso il coordinatore degli Lsu-Lpu montebellesi – un suo ulteriore intervento così come quello degli amministratori di altri enti». Parole, queste del delegato sindacale, che sottintendono come un eventuale sostegno alla causa da parte dell’amministrazione comunale sarebbe, oltre che gradito, anche rafforzativo delle legittime istanze dei lavoratori.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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Japanese SUV

Seconda generazione per il grande SUV made by Nissan

La Nissan rinnova profondamente il suo SUV più lussuoso: il Murano. La seconda generazione del possente veicolo giapponese è equipaggiato con un solo motore, un 3500 a benzina da 256 cv, negli allestimenti Acenta e Tekna. Il nuovo Murano presenta una linea che riprende quella della prima generazione (tondeggiante e imponente), ma con delle soluzioni stilistiche totalmente nuove. A cambiare sono stati sicuramente il frontale (avveniristico con la grande mascherina a feritoie branchiali cromate e con i fari dal disegno futuristico), e il posteriore (bombato e tondeggiante con bei fari allungati di forma triangolari). Accomodandosi a bordo del nuovo Murano, si sale non su un SUV, ma su un ammiraglia extralusso con soluzione tecniche e stilistiche d’avanguardia. Analizzando l’interno con più attenzione notiamo uno spazio abbondante, ma soprattutto sedili di qualità costruttiva elevata e realizzati con materiali di pregio. Le già citate soluzione tecniche all’avanguardia risiedono soprattutto nell’elevata tecnologicità della plancia, e soprattutto della consolle centrale. Consolle centrale in cui spicca il grande schermo del sistema di navigazione e intrattenimento, che diventa anche schermo d’assistenza alle manovre, grazie al sistema di telecamere per l’assistenza al parcheggio. Sotto allo schermo troviamo poi il sistema audio e i comandi clima, e vicino ad essi vi è la feritoia d’inserimento della chiave elettronica e il tasto d’avviamento start-stop. Il quadro strumenti invece fa risaltare il carattere sportivo del Murano: infatti i quadranti sono incastonati in tunnel dal design aerodinamico e “cattivo”. Ed ora il momento del test drive: il Murano provato è stato il 3500 V6 Tekna da 49850 €. La seconda generazione del lussuoso e imponente SUV Nissan si presenta al pubblico italiano, lasciando immodificato lo stile di grane e imponente SUV che aveva caratterizzato il primo Murano, ma cambiando quegli aspetti stilistici, che non erano tanto congeniali a un SUV di tutto rispetto come il prodotto giapponese. A cambiare sono stati soprattutto il frontale e il posteriore, ora dal design più moderno e accattivante. Da un punto di vista prestazionale e del confort, il Murano è rimasto fedele a se stesso: confort a bordo eccellente, prestazioni da sportiva, silenziosità massima. Tutte queste doti appena declamate sono frutto della qualità costruittiva e delle soluzioni tecniche messe in campo dagli ingegneri Nissan e dalla scelta di equipaggiare questo veicolo con un potente 3500 benzina da 256 cv, che spinge il Murano (nonostante il peso non proprio da citycar) in maniera brillante e facendo sentire tutta la sua potenza e il suo scatto repentino se si pigia sul pedale dell’acceleratore. Infine il listino prezzi: si parte da 45900 € della 3500 V6 Acenta per arrivare ai 49650 € della 3500 V6 Tekna (Benzina).

Bruno Allevi

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Edizione natalizia per "La Divina Avventura"

La passione per Dante sta continuando a dilagare nelle scuole elementari e medie.

'La Divina Avventura. Il fantastico viaggio di Dante', la prima riscrittura per bambine e bambini (in versi ottonari e strofe in rima) della Commedia dantesca, è ormai un classico, letto da migliaia di famiglie in tutta Italia. Il passaparola sta infatti moltiplicando le richieste del volumetto, scritto da Francesca Gambino e Enrico Cerni, illustrato da Maria Distefano ed edito dalla Coccole e Caccole, casa editrice specializzata in libri di e per l'infanzia, una delle realtà più dinamiche del mercato editoriale italiano.

Quattro ristampe in un anno, ora la prima edizione di mille copie numerate con copertina rossa e intarsi in oro in uscita in questi giorni nelle librerie. L'editore, Ilario Giuliano di Belvedere Marittimo (Cosenza), ha infatti deciso di dare alle stampe - in occasione del periodo dei regali
per Natale - una versione speciale del libro, con un'edizione limitata e con copie numerate in copertina dalla uno alla mille. Assecondando così la vera e propria Dantemania che sta imperversando tra i piccoli.

"Ho creduto in questo volume fin dal primo momento", spiega l'editore, "Il testo viene di sicuro apprezzato non solo dai ragazzi ma anche dai genitori e dai nonni, che ritrovano le emozioni delle letture di un tempo e possono far rinascere in loro la voglia di studiare nuovamente la 'vera' Commedia".

Il libro è già stato presentato in alcune delle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Udine, Cosenza, Trieste). Tra gli aneddoti relativi al suo successo, due episodi
riguardanti l'estero: un gruppo di lettori della 'Divina Avventura' si è costituito nelle vicinanze di New York (americani che per accostarsi alla nostra lingua hanno utilizzato i versi della riduzione per ragazzi della Commedia di Dante) e "La Gazzetta del Sudafrica" ha parlato più volte della recente iniziativa editoriale italiana.

Un sito - www.ladivinaavventura.it - descrive nel dettaglio le caratteristiche del testo e di questo
meraviglioso viaggio di Dante attraverso i tre regni magici. Il sito dedicato al libro, costruito con una grafica accattivante, riceve decine di contatti al giorno e offre la possibilità ai bambini di iscriversi on line al 'Dante fans club'.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 6:22 PM, ,




Pentedattilo è sul web

Melito Porto Salvo – Anche Pentedattilo ha fatto il suo ingresso sulla rete globale. L’antico e caratteristico borgo fantasma, noto per l’amenità dei luoghi e per essere stato teatro della famosissima tragedia degli Alberti, oltre che per i disegni e le descrizioni inserite dallo scrittore inglese Edward Lear nel suo “Journal of a Landscape Pointer in Southern Calabria”, ha finalmente uno spazio web interamente dedicato. Il sito web in questione (http://www.pentidattilo.com), nato alcuni mesi fa dall’impegno di Umberto Adornato, Pasquale Flachi e di un gruppo di volontari supportati dal sacerdote Don Gaston Yamb, è cresciuto costantemente ed oggi è divenuto punto di riferimento per tutti gli amatori di questo incantevole lembo di terra calabrese. Il portale si pone l’ambizioso obiettivo di promuovere il paese delle cinque dita, pubblicizzandone la storia, le bellezze naturalistico – ambientali ed i monumenti. Altro scopo, certamente non secondario, che i curatori del sito si sono imposti, è quello di raccogliere fondi per il recupero delle vecchie chiese della zona e di formulare proposte di fruizione dei luoghi che aiutino alla creazione un’offerta turistica reale. Numerose le sezioni all’interno del sito, tra le quali spiccano una interamente dedicata alla strage degli Alberti, consumatosi, nella Pasqua del 1686, per una vendetta che ebbe come protagonista Bernardino Abenavoli Del Franco, barone del confinante feudo di Montebello Jonico, e una fotogallery contenente numerose immagini del paese e dei favolosi scorci paesaggistici che lo caratterizzano. Intanto il lavoro di sensibilizzazione, svolto dal gruppo di volontari, comincia a dare i primi frutti e, grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale di Melito P.S. e dell’amministrazione provinciale di Reggio Calabria, la chiesa patronale di Pentedattilo si è arricchita di due pregevoli dipinti del Maestro reggino Andrea Valere che vanno ad affiancarsi ai numerosi altri, donati da parecchi artisti di tutta Italia, e già approvati dalla CEI per l’installazione all’interno del luogo di culto. Iniziative del genere, nate dall’attaccamento verso la propria terra, testimoniano la voglia di riscatto di un estremo sud ricco di storia, tradizione e natura e dovrebbero incontrare il favore della gente e delle istituzioni a volte poco attente alle istanze di un territorio che gode di tutti i requisiti e le peculiarità necessarie per avere assicurato uno sviluppo economico dignitoso e compatibile con l’ambiente.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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Primarie giovani PD: la pisizione dei Riformisti

La creazione del movimento giovanile del Partito Democratico in Italia come nel mezzo giorno in particolar modo, risulta essere una delle priorità fondamentali per il rilancio del partito in tutti i livelli.
Dare una nuova speranza a tutta la cittadinanza attraverso la formazione di una classe politica nuova, giovane davvero che possa mettere al centro del dibattito politico questioni fondamentali come l’Università,la ricerca,la scuola,il lavoro e soprattutto l’ambiente,elementi essenziali per le prospettive delle nuove generazioni che auspicano un futuro migliore.
Essere favorevoli ad un ricambio generazionale vuole dire renderlo possibile,vuole dire dare la possibilità a tutti,nel momento in cui si forma un movimento giovanile,di farne parte,di credere in quello che non deve essere un progetto di pochi ma di tutti e che pertanto va pubblicizzato al massimo.
E’ bene chiarire che la nostra posizione, come gruppo politico dei Democratici Riformisti, è quella che , durante le elezioni primarie del movimento giovanile,possano essere garantiti a tutti i comuni,nessuno escluso,che ne fanno richiesta, la possibilità di avere un proprio seggio elettorale e di poter esprimere,qualora lo richiedessero anche un proprio candidato nelle due assemblee che si andranno ad eleggere.
E’ bene chiarire questo punto proprio perché c’e’ chi invece vorrebbe che le elezioni primarie dei giovani democratici risultassero essere la legittimazione della lottizzazione del partito senza passare dalle urne ma attraverso un silenzio assenso a cui noi ovviamente siamo contrari in quanto riteniamo fondamentale così come voluto da Veltroni che la classe dirigente dei giovani pieddini si decidesse appunto attraverso le elezioni primarie.
Come organismi provvisori di reggenza,è nostro compito favorire la partecipazione,così come previsto dal regolamento nazionale,aprire il partito alla società civile,ai ragazzi delle scuole e delle Università che in maniera spontanea e senza il supporto di alcun partito hanno creato un movimento di opinione che non si vedeva dal 68.
Purtroppo tutto ciò a qualcuno fa paura,ma ora mai l’esperienza della Sg come quella dei Giovani della Margherita è passata,siamo in una nuova era,siamo dentro un nuovo progetto questo è il Partito Democratico che vogliamo,non ci potranno essere congressi truccati e decisi a tavolino ma si deciderà tutto attraverso le elezioni primarie nella massima democrazia e trasparenza.

Antonino Castorina
Comitato Regionale Giovani Democratici

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"I Fossatesi" celebrano i caduti

Polemiche per le parole del sacerdote

Fossato Jonico – Nella mattinata di domenica, il piccolo centro collinare del comune di Montebello Jonico, è stato location di una solenne cerimonia in ricordo dei caduti di tutte le guerre. La cerimonia, fortemente voluta dal direttivo dell’associazione “I Fossatesi nel Mondo”, si è avvalsa della fattiva collaborazione di ragazzi e docenti dell’Istituto Comprensivo di Montebello ed ha registrato la partecipazione del vice presidente della Comunità Montana Ugo Suraci, dell’assessore comunale Giuseppe Cuzzucoli e del consigliere di minoranza Francesco Praticò. Ricco il programma offerto dal sodalizio fossatese per rendere i meritati onori ai martiri montebellesi. Già nelle prime ore della giornata, Piazza Municipio si presentava gremita di gente in attesa dell’inizio della manifestazione. Mentre venivano diffuse le note dei canti della Grande Guerra un folto corteo, preceduto dal tricolore e da una corona di alloro, partiva da via Provinciale e, alla presenza dei Carabinieri di Saline Joniche, dei volontari dei Rangers International, dei reduci e dei parenti delle vittime di guerra, si dirigeva verso il monumento ai caduti di Piazza Municipio. Dopo la deposizione della corona, lo speaker Nino Franco, che ha magistralmente diretto la cerimonia scandendo i tempi della celebrazione, ha invitato i reduci e i parenti delle vittime di guerra ad intervenire raccontando le loro tristi esperienze. Momenti di autentica commozione hanno accompagnato l’intervento del reduce di Cefalonia Francesco Guarnaccia, della Divisone Acqui, a cui sono seguiti il discorso di Carmelo Cuzzucoli, che ha ricordato il fratello Domenico morto durante la prima guerra mondiale e quello di Giovanni Billari, che ha commemorato lo zio sacerdote perito ad Annà durante il bombardamento del ‘43. La manifestazione è poi proseguita con la lettura di alcune significative poesie. Alle ore 12.00 in punto, rievocando l’orario preciso in cui novanta anni fa si apprendeva la fine degli eventi bellici e il successo dell’Italia nella Grande Guerra, è stata data lettura del Bollettino della Vittoria. La cerimonia si è conclusa con l’intonazione dell’Inno nazionale, cantato da Dominella Battaglia accompagnata da tutto il pubblico presente, e seguito da uno scrosciante applauso in onore dei caduti montebellesi e d’Italia tutta. Unico neo, a questa significativa giornata del ricordo, la polemica sollevata dal sacerdote Don Carmelo Perrello che, nell’omelia della messa domenicale, avrebbe rivolto pesanti critiche agli organizzatori e ai partecipanti alla manifestazione rei, a suo dire, di aver trascurato una delle tre celebrazioni eucaristiche. La notizia delle gravi affermazioni del sacerdote fossatese, diffusasi al termine della manifestazione, ha lasciato indignato il numeroso pubblico presente per i festeggiamenti sollevando sconcerto e perplessità.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

Nella foto Nino Franco, speaker della manifestazione, assieme al reduce di Cefalonia Francesco Guarnaccia

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Festa di San Martino al Comprensivo di Montebello Jonico

Presente all'evento il Tenore Paolo Federico

Fossato Jonico – Castagna ancora una volta protagonista all’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico. Nella giornata di San Martino, tradizionalmente dedicata all’assaggio del vino novello accompagnato da caldarroste e crespelle, i docenti del plesso di scuola primaria e secondaria di primo grado di Fossato Jonico, d’intesa con il Dirigente Scolastico Maria Morabito, hanno voluto unire l’utile al dilettevole organizzando la “Festa di San Martino”. La manifestazione, durante la quale sono state gustate parecchie specialità della cucina fossatese, ha avuto una notevole ricaduta didattica ed ha permesso agli allievi di accostarsi, in modo giocoso e spensierato, al mondo della tradizione culinaria e contadina. Felici per la buona riuscita dell’iniziativa anche i genitori degli alunni che, in un clima di fattiva collaborazione tra scuola e famiglia, non hanno lesinato di fornire un fondamentale apporto per la realizzazione dell’iniziativa. Presente all’evento, che ha coinvolto i ragazzi dell’intero Istituto Comprensivo, anche il tenore Paolo Federico, giovane rivelazione del panorama melodico italiano. L’apprezzato cantautore fossatese, da poco rientrato dal suo tour in Grecia, ha allietato i presenti col suo vasto repertorio di musica melodica arricchendo di contenuti e significati una giornata già di per se memorabile.

Fabio Macheda (Il Quotidiano dell Calabria)

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Fossato Ionico: i Fossatesi nel mondo commemorano i nostri Caduti in modo solenne

Nel 90° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra
L’Associazione culturale “I Fossatesi nel mondo” ha commemorato in modo solenne l’anniversario delle Forze Armate, i Caduti montebellesi e d’Italia, e il 90° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra.
Un programma ricco quello offerto dal sodalizio fossatese, fin dalla prima mattinata in piazza Municipio a Fossato Ionico, quando sono incominciate a diffondersi per la piazza i canti della Grande Guerra. Sono riecheggiate le note di “Addio mia bella addio”, “Inno al Piave”, “La campana di San Giusto”, “A mezzanotte in punto”, “Monte Grappa”, “La sonata dei Congedà”, “La bandiera tricolore”.
Alla presenza dei Carabinieri, dei docenti e alunni dell’Istituto comprensivo, delle associazioni del comune, dei parenti delle vittime e dei reduci, un folto corteo ha preso il via dalla via provinciale per raggiungere la piazza, preceduto dalla bandiera tricolore e dalla corona di alloro.
Sulle note della commovente canzone “La tradotta”, la corona viene deposta sul monumento ai caduti e suonano gli onori.
La cerimonia è stata diretta in modo magistrale dallo speaker Antonino Franco, che scandisce i tempi per celebrare il rito.
Sulle note de “il silenzio” viene osservato il minuto di raccoglimento per i nostri caduti.
Viene invitato il reduce di Cefalonia Francesco Guarnaccia, classe 1922, della “Divisione Acqui” a raccontare la crudeltà della sua esperienza di guerra, a cui tocca pronunciare la frase “Onore ai caduti di guerra montebellesi e d’Italia tutta”.
Toccante la testimonianza di Cuzzucoli Carmelo, che ricorda il fratello Domenico 18 enne morto durante la prima guerra mondiale, e di Giovanni Billari che rievoca lo zio sacerdote perito nel bombardamento di Annà del 31 gennaio 1943.
Il presidente dell'associazione Mimmo Pellicanò, assente per motivi familiari, fa sentire la sua voce e la sua presenza in diretta telefonica.
I ragazzi delle scuole sono esultanti e felici con le bandierine tricolori in mano. Alcuni di loro leggono delle poesie che i nostri poeti hanno dedicato alla guerra, tra le quali “Veglia” e “San Martino del Carso” di Ungaretti, “A un compagno” di Corrado Alvaro.
Alle ore 12.00, come 90 anni fa, si da lettura del Bollettino della Vittoria del Generale Armando Diaz, che comunica la fine della guerra e la Vittoria italiana.
La cerimonia si conclude con l’intonazione, da parte di tutto il pubblico presente, dell’Inno nazionale “Fratelli d’Italia”, seguito da uno scrosciante applauso con tripudio finale.
Grazie all’iniziativa del sodalizio fossatese, i nostri caduti per la Patria hanno ricevuto gli onori che sono stati negati negli anni precedenti da chi ha governato il nostro comune.
Purtroppo, il monumento ai Caduti di Fossato Ionico è ancora privo dei nomi di chi si è immolato per l’unità d’Italia e per la nostra libertà.
I nostri morti per la nostra Patria sono ancora considerati degli “ignoti”.
Una vergogna del nostro comune da cancellare al più presto possibile.
(Nella foto un momento della cerimonia)

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:13 PM, ,




Onore ai caduti

Riceviamo e pubblichiamo da Domenico Principato

ONORE AI CADUTI!
POLITICI ASSENTI. DISCORSI MAI FATTI. SEGRETARI FANTASMA.
TRA I GESSATI L'ONORE DI UN POPOLO.

Dedicato ai veri martiri italiani e fossatesi, ai meridionali carne di trincea in uno stato fantoccio. Il silenzio borghese non può cancellare le lacrime dei figli.


Questo articolo, un po' semiserio, un po' polemico vorrei non averlo mai scritto. Fossato, quello onesto, ha onorato i propri caduti. Fossato, ovvero, e tutti ce ne siamo accorti, la voce rotta dal pianto di un maestro di paese mentre il reduce Guarnaccia (onore a lui) raccontava la tragedia di Cefalonia. Fossato, quello degli applausi e del silenzio suonato in lacrime. Il paese degli ulivi e Ungaretti, quello che ha il cuore come paese più straziato. Le note di un inno e di una bandiera tricolore. Fossato la voce del presidente Pellicanò al telefono in diretta telefonica, malgrado i nostri rapporti all'interno dell'associazione da noi fondata non siano stati idilliaci,onore pure a lui e al rispetto che amichevolmente ci lega,la telefonata e l'omaggio ai bambini ha fatto grandemente riflettere. La voce di un patriota e di persone che non hanno conosciuto i propri fratelli. Lodi e onori a chi ha voluto fortemente anche la cerimonia e a tutti coloro che hanno aderito.
Questa è la vera commemorazione, dei nostri fanti, partiti onorando Dio e la Patria. Questa invece è la democrazia che loro hanno lasciato e che la politica ha tristemente infangato. Bellissime persone in gessato, politici culturalmente ferrati che non aprono bocca per fare un discorso chissà forse perchè anche loro commossi. Cravattine, occhiali da sole, tutto molto bello. Bello davvero. Se come me fossero stati meridionalisti, se avessero studiato che la due grandi guerre sono state solo uno sporco imbroglio a danno dei meridionali, li avrei addirittura perdonati. Io nel mio piccolo e al loro posto avrei reso omaggio lo stesso ai padri vittime del potere sulle trincee e almeno avrei umanamente speso qualche parola, al di là delle lodi al tricolore, e forse pure pianto. Invece niente. Silenzio. Non un silenzio di rispetto, un silenzio così, perchè parlare ...tanto a chi giova dire dell'inferno dei moschetti, delle crocerossine, silenzio perchè nessuno ha mai letto “addio alle armi” di hemingway, nessuno ha mai letto le lettere dalla trincea, nessuno sa del battaglione CATANZARO decimato per insubordinazione dopo le scherno di D'annunzio a danno dei calabresi prima del patibolo ...niente zero....magari non lo sanno. Eppure sì che cotali signori all'interno dei loro salotti leggono bene i documenti sanno a memoria le grandi teorie della politica e soprattutto conscono e si districano bene in italiano perfetto e in retorica. Però onore pure a loro, prechè almeno a me hanno fatto capire quello che non si deve fare in casi del genere, ovvero masticare silenzio... e sono le stesse persone che tra qualche mese forse si ergeranno a difensori specchiati e illibati della plebe tutta....onore anche a voi illustri signori....onore pure agli assenti, ai coordinatori e segretari dei partiti tutti. Grazie!! Che cosa direbbero i nostri morti se tornassero indietro?! Niente magari qualche rampogna bonaria scrollandosi la polvere della trincea. Eppure eppure, qualcosa non va cari lettori, non va questo dispiacere e questa delusione di righe, non andranno bene le risposte di piazza, non andrà bene, perchè domani si dirà pubblicamente che lo scrivente qui in persona nel pieno delle sue facoltà mentali ha trovato spunto per i dieci minuti di celebrità, si dirà che ho trovato a pretesto un'occasione di strumentalizzazione politica, e l'ignoranza del silenzio rimarrà inascoltata. Come vedete, non ci sono nomi, non ci sono partiti: i fatti visti hanno parlato da soli. Ancora una volta hanno perso sentimento e pensiero, ha vinto la mestizia dell'ignoranza. Pensate,però a tutte le persone che con “ITAGLIANO” (ERRORE VOLUTO) mal certo hanno detto molte più cose di lor signori imbellettati. E' grazie anche al sacrificio dei morti, se costoro vivono liberi...LI_BE_RI....silenzio. E' emerso nel micro quello che l'italia è nel macro un popolo di muti che occuperanno poltrone, pastori in cerca di gregge; in gessato, ma pastori politici.
Potevo con queste righe parlare male di Garibaldi e dell'unità d'ITALIA, o del cavourrismo, non lo faccio, non posso infatti distruggere le cose occultate dalla storia se la gente in odore di politica non parla e non commemora. Altri articoli mi sarebbe piaciuto scrivere di storia, ma questo era necessario prechè,se non lo scrivo mi si ricontorcono le viscere. Perchè non voglio che si dica del mio paese quello che disse garibaldi a proposito dei suoi progetti traditi, ovvero che quando i posteri scaveranno nei nostri passati non vi troveranno altro che cloache politiche, mancanze di senso civico. Eppure accade oggi, è accaduto. Un sacco di meridionali morti, un inutile strage, famiglie senza indennità di guerra per ignoranza o manovre politiche degli anni venti. Era per questo che nn bisognava tacere!!! Un consiglio però ...riscopriamo il popolo e la storia...Per il resto ONORE AI CADUTI E AL POPOLO FOSSATESE ENCOMIABILE NEI SENTIMENTI COME SEMPRE

Domenico Principato

Nella foto un momento della manifestazione

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:23 PM, ,




“Festa della castagna” al Comprensivo di Fossato

Fossato Jonico - E’ tempo d’autunno, il territorio fossatese, cinto da boschi secolari di castagno, offre il gustoso frutto in quantità. E allora quale migliore occasione per unire didattica e divertimento facendo gustare a genitori, alunni e docenti delle scuole dell’infanzia delle saporitissime caldarroste? E’ con questo intendimento che gli insegnanti delle sezioni di scuola materna dell’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico hanno organizzato, d’intesa con il Dirigente Scolastico Maria Morabito, la “Festa della castagna”. La sede prescelta per la piacevole e formativa esperienza, come d'altronde era logico attendersi, è stata individuata nel plesso della scuola d’infanzia di Fossato Jonico. La manifestazione, che ha coinvolto tutti gli allievi e i docenti di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Montebello, si è avvalsa anche dell’apprezzata e fattiva collaborazione dei genitori degli alunni. Il dolce frutto autunnale, preparato nei vari modi della tradizione calabrese, ha deliziato il palato dei presenti che, in un clima di allegria e spensieratezza, hanno dimostrato di apprezzare le qualità della primizia dei boschi fossatesi. Presente all’evento anche la Dirigente Scolastica che, particolarmente attenta e sensibile verso il mondo dell’infanzia, al termine della manifestazione, ha voluto sottolineare come «questo momento di apertura della scuola ha costituito un’occasione di crescita educativa dei bambini che hanno potuto esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni in un clima accogliente e collaborativo tra scuola e famiglia». « Oltretutto – ha continuato la dirigente nel suo discorso di chiusura – manifestazioni di questo tipo garantiscono un necessario ed auspicabile scambio interculturale tra bambini provenienti dalle diverse realtà del territorio». «Per questo motivo – ha infine concluso la dottoressa Morabito – garantisco il massimo impegno nel favorire iniziative coi medesimi fini».

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:28 PM, ,




La firts lady francese Carla Bruni "bacchetta" Berlusconi

''Meno male che sono diventata francese''!
Carla Bruni lo dice col sorriso sulle labbra ma la sua frase spiega bene come la premiere dame d'oltralpe abbia accolto la battuta del premier italiano Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi ha definito Barack Obama ''giovane, bello e abbronzato''.
''Veder vincere Obama è ovviamente una gioia immensa. Per me e per tutti quelli che amano l'America'', dichiara la moglie del presidente Nicolas Sarkozy in un'intervista al "Journal du Dimanche".
Lo stesso però non si può dire delle frasi del Cavaliere. ''Quando sento Silvio Berlusconi prendere alla leggera l'avvenimento e scherzare sul fatto che Obama è 'sempre abbronzato', questo mi stranisce - confessa l'ex top model italiana -
Si farà pure dell'umorismo.... Ma spesso sono molto contenta di essere diventata francese!!
Come darle torto?
(Nella foto la moglie del presidente francese Carla Bruni)

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postato da Miguel Cervantes; alle 12:55 AM, ,




L'ha fatta grossa!!!

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, definendo il nuovo Presidente USA Obama, "abbronzato".
Per Silvio Berlusconi era solo un «complimento»!!
Per l’opposizione, invece, è la prima gaffe internazionale di un premier sul colore della pelle del nuovo presidente degli Stati Uniti.
«Crea danno all’Italia sulla scena mondiale», dice Walter Veltroni.
Tutto succede durante la conferenza stampa congiunta con il presidente russo Dmitri Medvedev al termine del vertice intergovernativo a Mosca.
Nel day after dell’elezione, inevitabile la domanda sul futuro dei rapporti Russia-Usa.
Ed è allora che il Cavaliere si dice convinto che Obama abbia tutto per andare d’accordo con Medvedev perché «è bello, giovane e abbronzato».
Una battutaccia sul colore della pelle del neo presiente USA, a poche ore dall'elezione!
Era solo «un complimento», una «assoluta carineria» dice il Cavaliere...
Sarà....
(Nella foto il Cavaliere mentre fa le corna ad un collega europeo)


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postato da Miguel Cervantes; alle 12:41 AM, ,




Provata la Subaru Outback

Crossover integrale

Come rendere un crossover, elegante e soprattutto usabile in ogni situazione. Questo è ciò che gli ingegneri Subaru hanno voluto fare con la Outback. Il veicolo della casa delle pleiadi è equipaggiato con 2 motori benzina (2500 da 173 cv, 3000 da 245 cv), un motore Bifuel “Benzina+GPL” 2500 da 173 cv, e un motore diesel (2000 da 150 cv), negli allestimenti AS, Black Limited, FS, ZU. Esteticamente l’Outback si presenta come una Station Wagon alta da terra, con un design moderno e un corpo vettura muscoloso che ben denota il carattere multiplo della vettura giapponese: sportiva e dinamica ma anche inarrestabile auto da fuoristrada grazie all’immancabile trazione integrale made by Subaru. Molto accattivante il frontale con i fari che seguono la pendenza del cofano e la bella mascherina grigliata e cromata in posizione centrale di poco sopra alla targa; sportivo e slanciato il posteriore con il portellone ampiamente vetrato in cui sono integrate le luci retromarcia (i gruppi ottici normali sono posizionati come solito ai lati del portellone stesso), e d’impatto risultano i doppi terminali di scarico ovoidali e cromati, che ben sottolineano il DNA sportivo dell’Outback. Salendo dentro l’Outback ci si accomoda su un salotto viaggiante, tale è la raffinatezza dei materiali e la qualità costruttiva dell’interno. I sedili sono fatti con una raffinata scelta dei tessuti e delle pelli e sono molto confortevoli e morbidi. Lo spazio a bordo è immenso grazie alla configurazione da station wagon e al bagagliaio già molto capiente in configurazione normale, che diventa esagerato se si abbattono i sedili posteriori. Andando ad analizzare più da vicino la plancia e il posto di guida notiamo un disegno sportivo della parte anteriore dell’abitacolo (belli gli inserti in plancia e consolle) unito a un tocco di eleganza lineare (un eleganza che c’è ma non si sovrespone). Eleganza e linearità che trovano modo di esprimersi nella disposizione dei comandi nella consolle centrale, nel volante sportivo multifunzionale e nel quadro strumenti di lettura immediata e dalla ottima retroilluminazione. Ed ora il consueto spazio del test drive. L’Outback guidata è stata la 2500 BiFuel Black Limited con Cambio Automatico da 42235 €. L’Outback è una tipologia di macchina che racchiude in se 3 stili: lo stile dell’ammiraglia lussuosa e con rifiniture e cura dei dettagli di qualità elevatissima, lo stile della grande e capiente wagon per famiglie numerose e lo stile del SUV con trazione integrale che grazie all’altezza da terra di 20 cm riesce ad arrivare ovunque senza problemi. Questi 3 stili si fondono creando il prodotto Outback, che nella versione provata presenta anche lo stile risparmio ed ecologia grazie alla doppia alimentazione Benzina e Gpl che fanno risparmiare molto sia in termine di soldi per il pieno e minori emissioni di inquinanti nell’aria. Su strada è una Subaru vera e propria: potente ed equilibrata, incollata alla strada grazie alla trazione integrale, con un motore silenziosissimo che fa echeggiare la sua potenza (i 173 cv che il motore 2500 propone) e brillantezza in accoppiata al cambio automatico di facile utilizzo e dagli innesti rapidi e precisi. Infine il listino prezzi: per i benzina si va da 35980 € della 2500 FS ai 48980 € della 3000 R Automatica ZU; per iBifuel (benzina+GPL) si va da 38270 € della 2500 FS a 41550 € della 2500 Black Limited Automatica; per i diesel unico prezzo (34980 € della 2000 D con motore boxer da 150 cv).

Bruno Allevi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:34 AM, ,




Il Comprensivo di Montebello finisce in procura

Montebello Jonico – Mentre quotidianamente si apprende di sospensive del TAR e di ripristini di organici e classi per le scuole interessate dai tagli decretati dall’Ufficio Scolastico Provinciale, nel piccolo comune del reggino continuano le polemiche per la soppressione di una classe prima di scuola secondaria. La soluzione individuata dalla dirigenza dell’Istituto Comprensivo montebellese e consistente nell’avvio di una pluriclasse nel plesso di Montebello Centro, infatti, non ha soddisfatto per nulla le aspettative dei genitori degli alunni coinvolti nella vicenda. Dopo le manifestazioni di protesta, che hanno contraddistinto l’avvio dell’anno scolastico e che hanno visto gli scolari astenersi dal seguire le lezioni fino al 30 di settembre, la questione è stata caratterizzata da una vera e propria escalation di iniziative, culminata in un esposto col quale «i genitori degli alunni iscritti alle classi prima e seconda della scuola secondaria di Montebello Jonico» chiedono di indagare sui presunti illeciti che si sarebbero verificati durante l’iter procedurale conclusosi con l’istituzione della contestata pluriclasse nel plesso montebellese. Sul dettagliatissimo documento, indirizzato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, alla Prefettura di Reggio Calabria ed all’Ufficio Scolastico Regionale di Catanzaro, si legge di deliberazioni del Consiglio d’Istituto mai eseguite, disposizioni legislative sull’istituzione delle pluriclassi non rispettate, rilasci di nullaosta di trasferimento non necessari e conseguenti danni all’erario pubblico. Andando al merito dei fatti, nello specifico, vengono lamentati il mancato rispetto di un disposto del Consiglio d’Istituto del 22-9-2008 nel quale si era «addivenuti alla conclusione ed alla successiva deliberazione di distribuire le tre prime classi disponibili nei tre centri principali del comune (una a Fossato, una a Montebello, ed una a Saline)». Tale deliberazione, secondo quanto scritto nel documento in questione, è stata totalmente disattesa dalla creazione della pluriclasse di Montebello Centro che, oltretutto, sarebbe in palese contrasto con una legge secondo cui «gli alunni delle pluriclassi non possono essere in numero superiore a dodici unità». Ma i firmatari dell’esposto vanno oltre e, nel loro scritto, tirano in ballo anche Loris Nisi, primo cittadino di Montebello Jonico che, unitamente alla Dirigente Scolastica Maria Morabito, a distanza di qualche giorno dalla deliberazione del Consiglio d’Istituto, li avrebbe contattati chiedendo loro di controfirmare un documento dove dichiaravano di accettare la creazione della pluriclasse mettendoli, di fatto, in condizione di dover operare una scelta tra «firmare o vedere i propri figli privati del sacrosanto diritto allo studio». Seguitano, quindi, le incomprensioni tra le istituzioni e i genitori che, preoccupati per futuro scolastico dei propri figli, continuano a chiedersi come mai il comune di Montebello, a differenza della stragrande maggioranza degli altri comuni calabresi colpiti dal provvedimento, non abbia inteso proporre ricorso al TAR chiedendo la sospensione del controverso atto emanato dall’Ufficio Scolastico Provinciale.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:04 AM, ,