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CONVEGNO "LA GRANDE GUERRA 15-18"

In data 4 novembre 2006 alle ore 12,00 presso la Sala Convegni del Palazzo Storico della Provincia, Piazza Italia, avrà luogo il convegno "La Grande Guerra 15-18. Immagini, racconti e testimonianze dal Corriere dei Piccoli, Domenica del Corriere e Illustrazione Italiana".
Comunicato stampa Provincia di Reggio Calabria

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:48 PM, ,




La Regione si costituirà parte civile nel processo per il delitto Fortugno

La Regione Calabria, parte offesa, sarà anche parte civile nel processo per il delitto di Franco Fortugno. Il presidente Agazio Loiero proprio questa mattina ha firmato la Procura speciale per l'avvocato Lucio Romualdo dell'Avvocatura Regionale affinché lo assista e lo rappresentanti nel procedimento penale contro i responsabili dell'omicidio che ha sconvolto il Paese, già a partire dell'incidente probatorio richiesto dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro esecutori e mandanti. "Franco era il vicepresidente del Consiglio regionale oltre che un amico - ha commentato Loiero - e costituendoci parte civile nel processo intendiamo contribuire all'accertamento della verità, fino in fondo, senza che su questa terribile vicenda rimangano zone d'ombra e dubbi. Assieme alla famiglia e agli amici, l'intera Calabria ha bisogno di sapere. Qui non è solo un problema di danno d'immagine, bensì di democrazia e di esercizio di un mandato popolare senza condizionamento alcuno".

Comunicato stampa Regione Calabria

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:00 PM, ,




Ciucci: la A3 è una priorità del Governo e di Anas

“Il completamento dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria è un obiettivo prioritario del Governo e di Anas. C’ è un grande impegno di lavori, c' è l' impegno a trovare le risorse e ci sono delle importanti misure nel disegno della Legge Finanziaria del 2007”. A dirlo è stato il presidente dell' Anas Pietro Ciucci. “Noi siamo - ha aggiunto Ciucci - fortemente determinati ad accelerare tutti i tempi dei lavori, delle progettazioni e delle gare per realizzare questo grande obiettivo, tenendo presente le straordinarie difficoltà in una situazione nella quale si tratta di mantenere un alto livello di qualità di servizio mentre nel frattempo si ricostruisce per intero l' autostrada”. Per il presidente “la copertura finanziaria è un elemento fondamentale per realizzare un' opera impegnativa come questa, un' opera costosa, anche dal punto di vista tecnico. Le misure che sono state previste da questa legge finanziaria 2007 coprono ormai pressoché per intero il fabbisogno finanziario per il completamento dell'A3, quindi da questo deriva ancora di più l'impegno dell'Anas di accelerare tutti i tempi di progettazione e i lavori”. G.G.
Tratto da IT ONLINE
Intanto, il minstro dei trasporti, Alessandro Bianchi, si è espresso, senza usare mezzi termini, sulla tematica al centro delle polemiche delle ultime ore: "La mancanza assoluta di sicurezza dei cantieri della Salerno-Reggio Calabria è uno scandalo nazionale! La A3 non è un'autostrada, ma una pista cha da dieci anni in malo modo collega Salerno a Reggio Calabria, una strada costellata di cantieri da terzo mondo, con la segnaletica in mezzo alla strada"

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:50 PM, ,




E' l'ora di chiamare l'esercito!


E' la proposta del sottosegretario alla sicurezza della Regione Calabria, Antonio Baudi.
Secondo il coordinatore per la Sicurezza e la legalità della Regione, che fa capo direttamente alla presidenza della Giunta, la situazione in Calabria richiede rimedi estremi.
Baudi ha scelto di mettere la sua esperienza a disposizione della giunta del centrosinistra e ha deciso di entrare nel dibattito sull'ordine pubblico nel territorio calabrese da protagonista.
Per la verità, qualche tempo fa l'esponente dei DS, e adesso sottosegretario agli Interni, il calabrese Marco Minniti, aveva ventilato l'ipotesi di spostare un contingente di militari che si trova all'estero in missione, e a destinarlo in Calabria, al suo rientro.
Quindi, come si vede, l'ipotesi sta facendo breccia tra gli esponenti politici, vista la situazione di assoluta gravità che sta attraversando la Regione Calabria.
Ricordiamo che l'imposizione mafiosa è da considerarsi un fenomeno eccezionale, visto che controlla il territorio annullando la legge dello Stato, influenzando tutte le attività economiche per i propri fini di guadagno illegale, negando lo sviluppo economico e sottoponendo tutte le attività pubbliche al suo dominio, diretto o indiretto.
E ricordiamo pure che già lo Stato ha usato leggi di carattere eccezionale per combattere il terrorismo degli anni '70.
Quindi, ci sono tutte le condizioni affinchè si ripeta quell'esperienza di lotta anche contro la mafia.
Ecco cosa ha dichiarato Baudi nell'intervista rilasciata ai giornali: è senz'altro grave la situazione della sicurezza e dell'ordine pubblico, anche per le violente aggressioni verso pubbliche autorità ed esponenti politici e istituzionali. Questo è il segno che la penetrazione delinquenziale è immanente. Se la situazione è oggettivamente deteriorata è inevitabile il ricorso ad estremi rimedi, al limite anche mediante l'intervento dell'esercito, perchè soltanto l'avvertita presenza fisica dell'uomo d'ordine e la capillare espressione della forza positiva statuale, può restituire tranquillità e fiducia al cittadino, che ormai si rappresenta la collaborazione con la giustizia come un martirio.
Poi il sottosegretario da una bacchettata ai mezzi di informazione sulla vicenda Calabria: non si può diffondere un messaggio che l'intera regione, dalle istituzione al popolo, è infarcita di illiceità e di un costume criminale. I mafiosi sono non più di qualche migliaio e sono per lo più malauguratamente noti. Diffusa è semmai l'omertà, la paura che condiziona l'ardimento e induce all'acquiescenza o alla supina tolleranza, in una sola parola al diffuso quieto vivere, che connota l'insofferenza a testimoniare, che rinsecchisce la stessa collaborazione con la giustizia, nel senso più ampio e più civile del termine.
Passa a rispondere sui consiglieri regionali indagati: Non esiste, nel vigente sistema processuale, la comunicazione giudiziaria che significa l'avvio di un procedimento. Esite invece l'informazione di garanzia, che è inoltrata nell'esclusivo interesse del destinatario, l'indagato. L'indagine precede notoriamente il processo, non significa di per sè apertura di alcun processo perchè di solito (90 volte su 100) si conclude con l'archiviazione. L'eventuale successivo carico processuale non significa colpevolezza e del resto tanti processi si concludono con una assoluzione. Il problema è culturale. Essere esposti a denuncia ed essere indagati significa, nell'opinione pubblica, pregiudizio, proprio questo pregiudizio, il convincimento che il denunciato e l'accusato siano colpevoli è il peggior segno della mancanza di rispetto per l'uomo. Sarebbe auspicabile presentare la notizia nei giusti termini in modo da non distorcerne la valutazione e da migliorare l'opinione pubblica, rendendola impermeabile alla subcultura del sospetto.
Baudi risponde pure alle critiche fatte dagli esponenti politici calabresi (in particolare dei DS) ai magistrati: L'importante è che la magistratura prosegua nel proprio lavoro, sia pure esposta ad inevitabili critiche che non dovrebbero mai trascendere in sterili polemiche o attacchi alla persona del magistrato. Fondamentale è discernere i fatti dalle opinioni, e dalle conseguenti ricadute.

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postato da Anonimo; alle 10:26 PM, ,




La terra ha tremato: Terremoto nel Mar Tirreno

Il terremoto delle 14 h 28 m 37.85 s (UTC) del giorno 2006/10/26 è avvenuto nel Tirreno meridionale, 20 km a sudest dell’isola di Stromboli, a una profondità di circa 208.80 km. La magnitudo dell’evento è pari a 5.7. La forte magnitudo ha causato un risentimento molto esteso in tutto il Sud Italia, ma la elevata profondità ha sicuramente attenuato i possibili effetti del terremoto. La zona del Tirreno meridionale non è nuova a questi eventi. In quest’area si registrano ogni anno centinaia di piccoli terremoti a profondità compresa tra 10 km (intorno alla Calabria) e 500 km (nel Tirreno centrale). Il terremoto di oggi si colloca esattamente lungo la zona di approfondimento degli eventi, causato dalla “subduzione” della placca Ionica al disotto della Calabria e del Tirreno. Generalmente questi terremoti si presentano come scosse isolate. Non sono state registrate repliche al momento (18:00 italiane). Considerata la profondità del terremoto, non c’è rischio di tsunami.
Alessandro Amato Direttore del Centro Nazionale Terremoti
C.S. del 26 ottobre 2006
Fonte: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
N.d.A. La forte scossa che, il professor Ignazio Guerra del laboratorio di Sismologia del Dipartimento di Fisica dell'Universita' della Calabria, non ha esitato a definire la più violenta degli ultimi 30 anni, è stata avvertita anche nel territorio del Comune di Montebello Ionico. In nessuno dei comuni interessati dall'evento si sono verificati danni a cose o a persone. Intanto, sull'Etna, la fase eruttiva, iniziata nella serata di ieri 26 ottobre 2006, continua con l'apertura di nuovi crateri e fuoriscita di lava. L'eruzione è visibile dalla costa montebellese.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:24 PM, ,




Margherita, lo scandalo delle tessere


Cari lettori, non vi preoccupate se volete far parte di qualche partito e non vi vuole nessuno: una tessere nella Margherita la troverete di sicuro, se non ve l'hanno mandata a casa già a vostra insaputa!!!! Purtroppo, il meccanismo per il tesseramento nel partito di Rutelli è impazzito: ci sono anomalie fra il humemro degli iscritti e i votanti.
Ma non solo, quello che è ancora più grave è che molti cittadini hanno ricevuto la tessera a casa con la lettera di ringraziamento di Rutelli per l'adesione, senza averla mai richiesta. Molti hanno fatto buon viso a cattivo gioco, ma altri non l'hanno presa bene: è il caso del signor Calogero Nespola di Catanzaro che si è rivolto ad un avvocato per fare causa al partito e chiedere il risarcimento danni per violazione della privacy. Ed ha scritto pure a Rutelli protestando vivamente, ma non ha apposto la sua firma in calce alla lettera, per evitare che possa essere manipolata, spiega il catanzarese.
E già, il partito della Margherita non gode di eccessiva fiducia, in questo frangente.
Ma le tessere d'iscrizione sono arrivate anche a chi è stato espulso dal partito, come per esempio alcuni fedelissimi e familiari del presidente della Regione Loiero, mesi fa espulsi insieme a lui.
Uno scandalo di grosse proporzioni, a quanto pare.
Il fattaccio delle tessere fantasma è stato ripreso dalla trasmissione Striscia la notizia, che ha dato il tapiro d'oro al segretario nazionale Francesco Rutelli.
Facciamo qualche esempio della sproporzione tra voti e tessere: a Locri risultano esistere 13 circoli della Margherita, per un totale di 203 tesserati, ma alle elezioni comunali il partito non ha eletto nessun consigliere comunale e alle provinciali ha preso 123 voti! In molti altri centri del reggino il rapporto tra votanti e iscritti è sfasato, in quanto sulla carta il partito dimostra una presenza numerosa, ma all'atto del voto, i numeri saltano e diventano ingovernabili. Come mai? Gli iscritti della margherita sono allergici a votare il partito, oppure le tessere sono gonfiate a dismisura? Noi immaginiamo già la risposta. E voi?

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postato da Anonimo; alle 7:24 PM, ,




Un barlume di luce

Come sicuramente ricorderete, nel post "Lampatini mi ti viu!!!", l'ultimo, in ordine di tempo, dedicato alla distribuzione gratuita delle lampade da parte di ASMENET, promettevo di tenervi aggiornati sull'evoluzione della vicenda. Rispettoso della promessa fatta eccomi qui a raccontarvi gli ultimi eventi. Dopo aver atteso inutilmente, per quasi due mesi, la risposta della ASMENET che avrebbe dovuto confermare la mia richiesta, ho deciso che sarebbe stato opportuno approfondire un po' la questione. Detto fatto, ho rivisitato il sito dedicato all'iniziativa e, trovato un indirizzo email a cui era possibile scrivere per avere maggiori informazioni e richiedere chiarimenti, (giorno 6 ottobre) ho scritto e inviato la seguente email, il cui contenuto viene riportato integralmente:
Il sottoscritto *********** facendo presente:
  1. di aver richiesto le lampade circa 2 mesi addietro e di non aver ancora avuto alcuna risposta in merito;
  2. di aver richiesto informazioni presso gli uffici del comune di Montebello Ionico senza aver ottenuto alcuna risposta;

chiede alle SS.VV. di volerlo notiziare sullo stato d'avanzamento dell' istanza.
Il sottoscritto comunica altresì di aver inoltrato nuova richiesta in data odierna.

Distinti Saluti.

***********

Passati cinque giorni, quando ormai avevo perso ogni ragionevole speranza di avere risposta, ecco che, giorno 11, arriva l' email della ASMENET :
Egr. sig. **********,
Le comunico che le lampade non sono state ancora spedite presso il suo Comune.
La spedizione è prevista tra 7-10 giorni.
Le confermo che la sua prenotazione è presente nei nostri elenchi.
Resto a disposizione per ogni chiarimento.

Cordiali saluti

********
A questo punto non mi resta che, citare le parole della buonanima di mio nonno: "Figghiu 'nci voli tempu e pacenza" e lasciarvi con la solenne promessa che fra 7-10 giorni sarete informati sull'evoluzione della vicenda.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:15 PM, ,




Un anno fa Fortugno veniva assassinato


Le celebrazioni e le commemorazioni per l'anniversario dell'assassinio del compianto Dott. Fortugno hanno preso avvio già dalla scorsa settimana con la presenza del Presidente del Consiglio, Prodi, e la seduta strordinaria del consiglio regionale, ma ad un anno esatto dall'omicidio che sconvolse la Calabria e l'Italia intera, Franco Fortugno viene ricordato a Locri con una serie di iniziative dirompenti solo la forza delle idee sa essere.
La speranza rinasce sulle onde della radio Fo.re.ver., l’emittente del Forum per la Resistenza e la Verità, costituito dal Consiglio regionale della Calabria, dai ragazzi di Locri, dalla famiglia Fortugno, dalla Diocesi di Locri – Gerace, dal Comune di Locri e dall’Ufficio scolastico regionale che oggi darà il via alle prime trasmissioni. La radio, che diffonderà il suo segnale sull’intera costa ionica della provincia di Reggio Calabria da Brancaleone a Monasterace sugli 89.200 MHZ, avrà come protagonisti i ragazzi del forum. Il battesimo di radio “Fo.re.ver.” è stato tenuto dal giornalista Luigi Tornari, direttore responsabile di RTL 102.5, uno dei maggiori network nazionali, che alle vicende della nostra regione ha sempre mostrato grande sensibilità, anche per le origini calabresi del presidente Lorenzo Suraci.
Sempre di oggi sono le dichiarazioni del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, che ha definito l'omicidio Fortugno: "Un omicidio che influenza il quadro politico - aggiungendo - Poi quando troveremo qualcos'altro lo qualificheremo come merita" e quelle del coordinamento regionale dei giovani della Margherita che affermano: "Il 16 ottobre è una data che la Calabria difficilmente dimenticherà. Il più devastante attacco alle istituzioni che la storia della nostra Regione ha registrato...la reazione dello Stato costituzionale è risultata immediata, visibile e diffusa. Lodevole è stato il lavoro della magistratura inquirente e delle forze dell'ordine. Ma quell'iniziale impeto sembra stia scemando. Guai se questo avviene".
Intanto almeno tremila giovani, provenienti da tutta Italia, sfilavano in corteo lungo le strade di Locri sventolando un'enorme quantità di striscioni. Accanto all'ormai rappresentativo "e adesso ammazzateci tutti" ha colpito particolarmente lo striscione di un gruppo di studenti di Palermo che riportava il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia, tra cui Falcone e Borsellino.
Degna di nota infine, fra gli eventi della giornata, la proposta del consigliere regionale Egidio Chiarella, indirizzata al presidente Bova, di invitare i sindaci di tutti i comuni ad intitolare una strada a Fortugno. "Si tratta di una iniziativa - ha affermato Chiarella - che avrà il compito di ricordare, giorno dopo giorno, la voglia di verità che esiste tra i calabresi onesti, stanchi di aspettare un cambiamento che l'intreccio politico-mafioso fa ritardare sempre di più".
Fonte Strill.it

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:13 PM, ,




Mi passa per la testa

Ho appena finito di leggere il post di Miguel, "Ugo Suraci riappare con l'intervista di Domenico Salvatore ". Trovo condivisibile ciò che Miguel ha scritto. Nessuno può negare che l'opposizione a Montebello è praticamente inesistente, che le comunità montane poco o nulla hanno prodotto per lo sviluppo dei rispettivi territori d'interesse, che Ugo Suraci sia meno combattivo di un tempo. Dal mio personale punto di vista non incontro nessuna difficoltà nell'affermare di aver molto apprezzato il Suraci vecchia maniera, il politico combattivo e rispettoso della carica politica assegnata, l'uomo che dai banchi dell'opposizione tuonava denunciando l'inadeguatezza dell'attività amministrativa svolta in quegli anni così come non incontro nessuna difficoltà nel riconoscere le divergenze di vedute tra l'uomo di cui dicevo sopra e quello che, dopo la discussa elezione alla Comunità Montana e il successivo incarico di assessore, vediamo oggi ma, al tempo stesso, non credo di fare una forzatura evidenziando la serietà, la compentenza politica e l'impegno profuso, dal personaggio in questione, nel portare avanti gli interessi di Montebello Jonico all'interno della Comunità Montana. Altrettanto non forzata è la mia adesione all'appello, che Miguel lancia nel finale del post, di spostare la sede della Comunità Montana Versante dello Stretto, da Reggio Calabria in una zona montana. Una proposta del genere se approvata, sarebbe un primo ed importante passo per dare all' ente Comunità Montana quel ruolo di promotore dello sviluppo dell'entroterra che, nonostante assegnato istituzionalmente, non ha mai avuto.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:33 PM, ,




Ugo Suraci riappare con l'intervista di Domenico Salvatore


Dopo l'intervista al Sindaco Nisi, il giornalista Domenico Salvatore colpisce ancora l'attenzione del lettore con l'intervista del consigliere di opposizione, di Montebello, ex candidato a sindaco Ugo Suraci.
Lo definisce nel suo preambolo all'articolo, l'antipersonaggio per eccellenza, uno che rifugge dalle luci della ribalta, e dal carro del vincitore.
Beh, per quanto riguarda la prima affermazione (Suraci rifugge dalle luci della ribalta), diciamo che ciò è vero, almeno a partire dalla seconda vittoria di Nisi alle elezioni comunali.
Infatti, dopo quella sconfitta, il candidato a sindaco Ugo Suraci si è estraniato dalla politica comunale. Niente luci, niente riflettori, niente articoli, niente denunce... niente di nulla!!!
Come sono lontani i tempi dei primi 5 anni di opposizione che Suraci condusse al sindaco Nisi. Evidentemente ci si stanca, dopo un certo periodo, di svolgere il proprio dovere. Anche la passione politica può avere un limite. I cittadini devono, purtroppo, svolgere lo sguardo altrove, fuori del consiglio comunale, se vogliono trovare qualche barlume di opposizione alla latitanza della maggioranza che governa Montebello.
Ogni cosa ha un prezzo, dice qualcuno, e non vorremmo che il prezzo pagato dai capi dell'opposizione montebellesi (Barbaro e Suraci) per eventuali appoggi alle prossime consultazioni elettorali comunali, sia il silenzio. Perchè potrà essere un silenzio...tombale!
Suraci rifugge, dice Salvatore, dal carro del vincitore. Questa affermazione ci sembra fuori luogo, visto che è stato proprio il carro dei vincitori (Nisi e compagni) ad eleggerlo alla Comunità Montana Versante dello Stretto (adesso è assessore). E non ci sembra che Suraci abbia rifiutato i voti del sindaco (infatti si è guardato bene dal dimettersi) salendo quindi a gonfie vele sul carro vittorioso!
Che questo suo silenzio innaturale sulle problematiche comunali, sia anche il pegno pagato per questa elezione anomala?
Andiamo avanti con l'intervista.
Elenca Salvatore che Ugo Suraci è stato più volte assessore nel comune, candidato a sindaco, assessore alla Comunità Montana ed ha partecipato alle battaglie di civiltà e contro la mafia, sempre in prima linea.
Collegandoci a quanto esposto prima, sembra che adesso Suraci sia in terza o in quarta linea dal fronte degli scandali (fatti prima e che si stanno compiendo adesso) del comune. O può darsi che, visto che la lista del sindaco Nisi si chiama Civiltà, questo nome è sufficiente a dargli piena garanzia sull'operato del governo comunale.
Salvatore gli chiede se è soddisfato della sentenza del Consiglio di Stato che lo reintegrava alla Comunità Montana, dopo il ricorso di Domenico Barbaro. E Suraci è più che soddisfatto, visto che la sua tesi (giuridica) è stata accolta.
Ma a noi interessa anche ( e soprattutto) l'atteggiamento politico (pessimo) che è stato compiuto in disprezzo degli elettori e dei ruoli nel consiglio comunale. Infatti, ricordate dopo la vittoria di Nisi nel lontano 1999, quando il sindaco appena eletto propose a Suraci la delega all'Industria? Suraci andò su tutte le furie, separando nettamente i ruoli di maggioranza ed opposizione.
Caro Suraci, ci aspettavamo uguale e coerente atteggiamento anche nel caso dell'elezione (politicamente illeggittima) alla Comunità montana con i voti della maggioranza.
Salvatore chiede a Suraci cosa ha in cantiere la Comunità montana, e l'assessore risponde che si recupereranno risorse risparmiate dalle spese del personale per fare una serie di interventi sul territorio per il suo sviluppo.
Poi parla anche di una serie di iniziative di animazione territoriale per coinvolgere direttamente i giovani e le scuole.
E arriviamo all'ultima domanda, sui propositi di abolizione delle Comunità Montane.
Suraci spiega che è in atto in Consiglio regionale una proposta per costituire dei comprensori montani per superare le Comunità montane. Suraci dice che tale ipotesi sarebbe un atto di miopia politica ma non spiega il perchè.
A noi invece pare che il superameno delle Comunità Montane non solo non sia un atto di miopia politica, ma è un atto di grande responsabilità, visto che le Comunità Montane attuali non hanno prodotto nulla per sviluppare le zone montane; anzi hanno sempre agito a favore di quelle costiere. Basta pensare che neanche le sedi delle Comunità Montane si trovano nelle zone montane. Ma come si vogliono sviluppare?
A proposito, lanciamo un appello a Ugo Suraci per una proposta da fare in giunta: spostare la sede della Comunità Montana Versante delo Stretto da Reggio Calabria, in una zona montana.
Questo si che non sarebbe un atto di miopia politica.....ma di rispetto della sostanza della legge sulle Comunità Montane!

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postato da Anonimo; alle 10:47 PM, ,




Senso unico senza senso

"Voglio trovare un senso a tante cose, anche se tante cose un senso non ce l'ha". Recita così il refrain di una bellissima e significativa canzone portata al successo dal grande Vasco Rossi. Ma per la verità, tale filosofia di vita si deve applicare nel nostro misero contesto, a molte decisioni adottate dalla giunta Nisi. Dopo il trasferimento frettoloso nel nuovo plesso, oggi ci viene difficile trovare una spiegazione ad una altra delibera della G.M. di Montebello. Durante il periodo estivo gli amministratori si sono inventati il senso unico sulla via nazionale di Saline, con la motivazione che, visto l'aumento notevole dei flussi turistici, vi era la necessità di decongestionare il traffico lungo la più importante arteria del comune. La motivazione per quanto discutibile (ma dove sono stati i turisti a Saline questa estate?) poteva essere comunque compresa e accettata sia pur con le dovute riserve. Finita l'estate e smontati i palchi dell' estate salinese, dopo che si sono svuotate le strade dai villeggianti, ci aspettavamo che i solerti operai comunali rimuovessero i cartelli dai divieti e dai sensi unici. Con grande stupore degli abitanti e lo sconforto dei commercianti di questa frazione, ciò non è avvenuto perché pare sia intenzione da parte dell'Amministrazione Comunale di continuare la sperimentazione anche per il periodo autunnale ed invernale. Ora non sappiamo cosa stia studiando la Giunta Municipale per attirare i turisti in inverno e aumentare la popolazione presente, ma riteniamo che non abbia alcun significato tenere questa situazione che è fonte di pericoli da una parte e di disagi dall'altra in questi periodi con i soli residenti che si servono delle strade comunali. Infatti sono molti gli automobilisti trasgressori (tra cui parecchi consiglieri comunali) che approfittando del fatto che i controlli sono pressoché nulli, (il corpo dei vigili urbani,ridotto a poche unità lavorative espleta il servizio fino alle ore 14.00) mettono a repentaglio transitando impuniti in senso contrario, l'incolumità di coloro che rispettano la nuova segnaletica;solo per casi fortuiti si sono evitati incidenti stradali seri. D'altra parte, notevoli sono i disagi che ricadono sugli abitanti che per raggiungere i negozi ubicati al centro, devono fare le gimcane tra le viuzze del paese. Tutto questo spinge gli automobilisti per le necessità giornaliere a servirsi fuori paese, dal caffè mattutino,ai giornali per finire alla spesa,con grave nocumento dei commercianti che hanno visto crollare gli incassi nel mese di settembre. Alcuni commercianti hanno esposto le proprie ragioni al Sindaco che pare abbia confermato di non voler sospendere il provvedimento che per come si sta adottando,pare abbia solo finalità punitive. Ma è difficile capire che tale situazione non è più sostenibile e che bisogna ricorrere ai ripari ripristinando la normale viabilità? Tale provvedimento che sta provocando notevoli malumori tra la popolazione, è malvisto da gran parte dei cittadini di Saline,con l'esclusione forse dei consiglieri comunali di opposizione, che evidentemente, dato il perdurante silenzio sulla questione, lo condividono. Speriamo che il Sindaco si renda conto che in questo periodo, il senso unico a Saline poiché crea solo disagi ed è fonte di pericolo, è senza.... senso.
Comunicato stampa di Paolo Roberto Mallamaci

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:26 PM, ,




Il pronto soccorso di Locri intitolato a Fortugno

Oggi, a 7 giorni dall'anniversario dell'assassinio di Franco Fortugno si è tenuta la cerimonia per intitolare il pronto soccorso dell'ospedale di Locri al defunto vicepresidente del Consiglio Regionale calabrese. Prodi, che partecipava alla cerimonia, ha reso omaggio alla tomba di Fortugno e non ha perso l'occasione per rinnovare l'impegno suo e del governo nella lotta contro la 'ndrangheta e tutte le altre mafie. ''Sono qui - ha detto - per dimostrare la volonta' di un cambiamento radicale e la piena volonta' del governo ad affrontare fino in fondo i problemi della mafia. Dobbiamo dare risposte a tutti quelli che cercano giustizia, la mia presenza qui ne e' la dimostrazione - ed ha aggiunto - Non c'e' futuro economico se non viene sradicata la criminalita' organizzata".

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:08 AM, ,




Vuoi fare sport? Allora paga

Come molti di voi sapranno, a Montebello,la carenza di impianti sportivi è sempre stata una delle questioni più dibattute. Giusto per capire l'importanza data dai montebellesi allo sport è utile ricordare che la mancanza di un campo sportivo nella frazione Fossato, negli anni addietro fu addirittura la causa scatenante della crisi che portò alle dimissioni di nove consiglieri e alla conseguente fine dell'amministrazione Briguglio. Oggi il problema è inverso. Nella premessa dell'atto deliberativo N. 119 DEL 27.09.2006 la giunta montebellese, infatti, scrive: "il Comune di Montebello Jonico dispone di numerosi impianti sportivi, dislocati su tutto il territorio comunale alla cui gestione ha sino ad oggi provveduto direttamente". Il succo della questione sta proprio nel fatto che il Comune di Montebello, fino ad ora, ha provveduto direttamente alla gestione degli impianti sportivi e questo, secondo la visione dei nostri amministratori, è, a tutti gli effetti, uno spreco di risorse pubbliche, uno sperpero intollerabile a cui porre urgentemente rimedio. Individuato il problema, i nostri amministratori si sono subito adoperati per trovare una soluzione adeguata, peccato che, come sempre più spesso avviene in questi ultimi anni, la soluzione trovata grava tutta sulle spalle del povero cittadino. La giunta comunale, infatti,all'unanimità dei voti e con la presenza di tutti gli assessori e del sindaco, ha deciso che gli impianti sportivi verranno dati in gestione ad enti di promozione sportiva, federazioni sportive, società sportive, altre associazioni senza scopo di lucro che operano nel campo del sociale i quali dovranno pagare al comune un canone di concessione annuale. Per ripagarsi delle spese affrontate, i gestori avranno il diritto di esclusiva per l’eventuale pubblicità all’interno dell’impianto, potranno organizzare corsi di formazione sportiva a pagamento e dovranno (avete proprio letto bene, DOVRANNO) farsi pagare per ammettere alla fruizione dell'impianto tutti i soggetti che ne facciano richiesta.
In parole povere, giusto per essere chiari, dal momento in cui gli impianti sportivi andranno in gestione, l'utilizzo degli stessi non sarà più gratuito, ma si dovranno pagare le seguenti tariffe, anch'esse approvate con deliberazione N. 119 DEL 27.09.2006:
  1. Campo di calcio Saline Joniche:
    Euro 15 in fascia diurna - Euro 40 in fascia notturna;
  2. Campo di calcio Fossato Jonico:
    Euro 10 in fascia diurna - Euro 15 in fascia notturna;
  3. Campo polivalente Saline Joniche:
    Euro 10 in fascia diurna - Euro 15 in fascia notturna;
  4. Campo polivalente Montebello Ionico:
    Euro 10 in fascia diurna - Euro 15 in fascia notturna;
  5. Campo di tennis Saline Joniche:
    Euro 10 in fascia diurna - Euro 20 in fascia notturna;

In conclusione cari concittadini dopo aver letto quanto deliberato dalla nostra amministrazione due sono le cose che saltano all'occhio, la prima che i numerosi impianti sportivi di cui si parla nella premessa della delibera sono solo 5 (cinque), la seconda che per i nostri amministratori la pratica sportiva è un lusso e come tale va tassata. Insomma, per il momento, l'unico sport rimasto gratuito è il footing quindi se proprio volete allenarvi e non volete pagare affrettatevi, prima che la nostra amministrazione dia in gestione anche le strade comunali.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:23 AM, ,




Sentenza storica: risarcita la Regione Calabria per 'ndrangheta

Dieci milioni di euro di provvisionale in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tre milioni alla Regione Calabria ed un milione al Comune di Cetraro, costituitisi tutti parte civile: e' quanto ha stabilito il Tribunale di Paola nella sentenza del processo contro 35 presunti affiliati della cosca Muto. Il Tribunale, presieduto da Giovanni Spinosa, ha condannato 22 dei 35 imputati, sette dei quali per associazione mafiosa, e ne ha assolti 13. Il procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Mario Spagnuolo, coordinatore della Dda, presente nel momento della lettura della sentenza, ha espresso ''soddisfazione per l'esito del processo. La sentenza del Tribunale di Paola - ha aggiunto Spagnuolo - va apprezzata, in particolare, nella parte in cui dispone la liquidazione della provvisionale in favore della Presidenza del Consiglio, della Regione Calabria e del Comune di Cetraro. Siamo assolutamente colpiti in positivo da questa valutazione del Tribunale, che indica una sensibilita' dell'organo giudicante rispetto alla posizione degli organi istituzionali che hanno saputo esprimere, nella sede processuale, i tormenti della Calabria martoriata dalla criminalita' organizzata''. (ANSA).
Tratto da Strill.it

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 4:33 PM, ,