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Chiudiamo in bellezza

Ammettiamolo, l'anno che sta per chiudersi non è stato un bell'anno. Probabilmente verrà ricordato come un anno di tragedie,attentati terroristici, guerre. Nel mondo in cui viviamo, sono in circolazione quasi 700 milioni di armi e altri otto milioni vengono prodotte ogni anno. Ci sono aziende che le fabbricano, intermediari che le mettono in commercio, governi e privati che le acquistano e le vendono e, all’ultimo anello di questa incontrollata catena, persone che le utilizzano contro altre persone.In questo stesso mondo, con queste stesse armi, ogni anno almeno 500.000 esseri umani vengono ammazzati, 300.000 bambini soldato sono costretti a imbracciarle e usarle in guerra come se fossero giocattoli, decine di conflitti vengono sostenuti e alimentati dal traffico incontrollato dei prodotti dell’industria militare. Milioni di persone pagano a caro prezzo le scelte sbagliate dei rispettivi governi, che preferiscono investire risorse e ingigantire il loro debito estero nella corsa agli armamenti piuttosto che sostenere programmi virtuosi, e spesso meno costosi, di sviluppo economico e lotta alla povertà. Uscire da questo cortocircuito non è impossibile, ma richiede una mobilitazione costante e coordinata da parte di tutti noi. Le soluzioni concrete esistono e sono da tempo alla portata dei governi e della comunità internazionale: rafforzare i meccanismi di controllo nazionali, regionali e a livello globale sui trasferimenti irresponsabili di armi ed attrezzature militari, di sicurezza e di polizia; impedirne in ogni caso il commercio verso paesi in stato di conflitto o responsabili di gravi violazioni dei diritti umani; adottare quanto prima un sistema globale di identificazione e tracciatura che consenta di risalire ai paesi che gestiscono la produzione e l’intermediazione illecita di armi.

Perchè il 2006 ci regali un mondo migliore, con meno armi e meno guerre, lo Staff di Montebello Ionico Blog News chiede a tutti i propri lettori di aderire alla campagna "Million Faces", la fotopetizione lanciata il 9 ottobre 2003 da Amnesty International, Oxfam e International action network on small arms.
Con questo nuovo strumento di mobilitazione, le ONG intendono raccogliere un milione di volti in tutto il mondo entro il luglio 2006. Proprio nel luglio 2006, a New York, si terrà la conferenza di revisione delle Nazioni Unite sul Programma d’azione per prevenire, combattere e sdradicare il traffico illecito delle piccole armi e delle armi leggere in tutti i suoi aspetti e in quella occasione le ONG presenteranno ai governi tutte le fotografie raccolte per indurli ad affrontare le proprie responsabilità firmando il trattato internazionale sul commercio delle armi.
Per aderire alla campagna clicca qui e mettici la faccia!
Montebello Ionico Blog News chiude il 2005 con questa richiesta di partecipazione ed augura a tutti un 2006 di pace e serenità.

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:35 PM, ,




Franco Fortugno:per non dimenticare

Jovanotti in concerto a Locri!


Locri, Piazza don Bosco, 1 gennaio 2006 ore 22.00

"Il mio primo capodanno a far ballare la gente è quello dell'83, ero un ragazzino e mi ritrovai a mettere i dischi nella discoteca del mio paese, poi ce ne sono stati tanti, se cercate nella Treccani alla voce "capodanno" c'è una mia foto. Il capodanno del 2000 ho suonato a Palermo davanti a duecentomila siciliani in festa, con il vento che soffiava dal mare e si fondeva col ritmo in una emozione che non dimenticherò.
Quest'anno si torna al sud e sono molto contento, stiamo preparando una gran cosa, sono anni importanti (quello che finisce e quello che parte). Non so se sapete che i concerti saranno due, la notte del 31 a Cosenza e la sera dopo a Locri. La gente della Calabria sta vivendo un tempo infuocato e per me è un onore fare questi concerti, che saranno due Feste, ancora più sentite e profonde in un momento come questo che è un momento in cui in quella bella terra ci sono forze che si scontrano, e la forza che merita di vincere, che è quella rappresentata dai ragazzi di Locri e dal loro No alla 'ndrangheta, celebrerà il nuovo anno in piazza. Gli daremo il benvenuto a questo 2006, con il ritmo dei nostri cuori e dei nostri tamburi! La risposta dei ragazzi calabresi ai fatti di violenza di questi ultimi mesi è la cosa più grande successa in Italia quest'anno, loro sono un esempio di entusiasmo e di volontà, per chiunque la loro reazione è una scossa di vitalità, una sveglia, poi qualcuno forse si coprirà la testa col cuscino ma non potrà dire di non averla sentita questa sveglia. Le cose stanno cambiando e la mia musica è adatta a celebrare i cambiamenti, specialmente quando sono in meglio. E' una musica per le Feste, e lo dico con un certo orgoglio. Suonerò con la Band del BUON SANGUE TOUR al completo e ci saranno delle sorprese. Saranno due concerti speciali che i Calabresi hanno deciso di regalarsi e hanno chiamato me... e io sono molto carico. Grazie,ci vediamo a Cosenza il 31 sera e a Locri il primo gennaio."

[ LORENZO JOVANOTTI CHERUBINI ]
Tratto da www.ammazzatecitutti.org

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 6:16 PM, ,




Fondi europei: recuperati 39 mln di euro

Loiero soddisfatto: "Non solo abbiamo recuperato settecentoquaranta milioni di euro di fondi europei ma ne abbiamo guadagnato altri trentanove aggiuntivi"

"Se non ci sarà un cambiamento immediato ci vedremo costretti ad attivare dopo il 31 dicembre la procedura di disimpegno automatico dei fondi". Era stato questo, a giugno scorso, l'ultimatum del Commissario alle politiche regionali Danuta Hubner al presidente dellla Regioone Calabria Agazio Loiero al termine di un incontro a Bruxelles. La signora Hubner era molto allarmata per la situazione della Calabria che rischiava di perdere ben 740 milioni di euro per mancanza di spesa o di rendiconto. Ora è ufficiale: il pericolo è scampato. E il presidente Loiero è raggiunte per il risultato raggiunto: non si è perso un euro e si è riusciti con un lavoro di squadra, mettendo assieme, subito, tutte le energie e le professionalita' disponibili, a "guadagnare" altri 39 milioni e mezzo aggiuntivi. "E' un risultato eccezionale, un traguardo che ci sembrava impossibile ma per il quale tutti hanno lavorato caparbiamente - commenta il presidente Loiero - fino a far diventare questa regione, ferma, incapace di spesa e rendicontazione, a diventare una delle più virtuose, in grado di recuperare il tempo perduto e attuare subito programmi di intervento e di utilizzo dei fondi. E' stato prodotto un grande sforzo per mandare avanti investimenti già previsti dal Por per 118 milioni di euro e, dato più importante, si è riusciti finanziare ‘progetti coerenti' per altri 622 milioni, garantendo addirittura fondi per altri 39,5 milioni. Ovviamente non siamo arrivati al nostro traguardo ideale, la qualità della spesa. Siamo alla spesa. Da ora in poi possiamo puntare alla sua qualità".
"Non piu' improvvisazione e mai piu' dilettantismo", aveva detto Loiero lasciando Bruxelles a giugno. "Proprio così - afferma - e abbiamo dimostrato che con questo governo regionale la Calabria, considerata la metafora della regione d'Europa che non sa fare, non sa investire, non sa crescere perche' non sa utilizzare le risorse comunitarie, è invece una regione capace di grande progettualità e di grande dinamismo. Di questo sforzo immane debbo ringraziare il responsabile dell'Unità operativa autonoma Vincenzo Falcone e il direttore generale Francesco De Grano, a capo del Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria, nonché le dottoresse Marinella Marino, autorità di gestione del Por, e Angela Nicolace, autorità di pagamento". Dopo aver rimesso in moto la struttura amministrativa della Regione, individuata la spesa esistente, sono stati individuati i ‘‘progetti coerenti'', proposti da Anas e Ferrovie, dall'Afor, dal Genio civile opere marittime della Calabria, e per quanto riguarda 292 milioni di euro dalle Università calabresi, da Sviluppo Italia (prestito d'onore), oltre ai fondi destinati agli Lsu.
"Oggi - conclude Loiero - siamo più tranquilli e possiamo guardare al futuro con meno angosce. In questo senso, il 2006 deve essere considerato come un anno denso di prospettive per la Calabria, in quanto vedrà l'avvio della programmazione decennale 2006-2015; sarà il periodo transitorio per l'avvio del superamento dell'emergenza, in particolare nel campo sociale e ambientale, e la prima fase per il rafforzamento strutturale dei settori più sensibili, per l'incremento del livello di competitività della Regione necessario per creare maggiori posti di lavoro più stabili e più duraturi".
Comunicato stampa Giunta regionale
Ci auguriamo che questo nuovo modo di amministrare diventi organico a tutte le amministrazioni calabresi, ma soprattutto, che il risultato raggiunto sia da esempio per tutti quegli enti che sfruttano poco e male i vari finanziamenti comunitari. In quest'ottica ricordiamo agli amministratori montebellesi che oltre alla Cassa Depositi e Prestiti esistono altri modi per finanziare le opere pubbliche.

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:45 PM, ,




Buon Natale

Charles Dickens diceva: "È bello tornare bambini di tanto in tanto".

E' per questo motivo che auguriamo che questo Natale possa rinnovare lo stupore e la gioia dell'infanzia, in tutti voi.

Lo staff di Montebello Ionico Blog News

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:56 PM, ,




Un numero verde contro gli sprechi

E’ stato attivato dal Dipartimento dalla Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un numero verde 800118855 che permette ai cittadini di segnalare tutte le irregolarità e le disfunzioni che vengono rilevate nella Pubblica Amministrazione. Uno strumento utile per i cittadini e dipendenti pubblici che hanno adesso un’altra possibilità per segnalare abusi e ingiustizie delle Amministrazioni statali. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00. Dopo che si compone il numero bisogna comunicare le proprie generalità e indicare l’amministrazione inadempiente o le difficoltà incontrate in qualsiasi iter burocratico. Dopo aver fatto questo, l’Ispettorato per la Funzione Pubblica istituito presso la Presidenza del Consiglio, chiederà chiarimenti e verificherà quanto detto dal cittadino, e se ci sono state disfunzioni o violazioni di legge. Se vengono scoperti danni all’erario dello Stato, verrà attivata immediatamente la Guardia di Finanza competente per territorio. Nella speranza che la comunicazione delle generalità non sia un ostacolo insormontabile per comporre il numero e denunciare chi dovrebbe essere al servizio dei cittadini, ma non lo è!

postato da Anonimo; alle 7:41 PM, ,




Rai-Decript Per un servizio veramente pubblico

Miguel nel post "La Rai fa girare le antenne ai montebellesi" ha affrontato egregiamente un problema che da molto tempo affligge non solo tutti i cittadini montebellesi, ma tutti i cittadini italiani che fanno uso di antenne paraboliche e ricevitori free to air. In questo nuovo post si vogliono approfondire le motivazioni che portano alla "criptazione" di alcuni programmi e proporre soluzioni.La RAI per non dover pagare i diritti di trasmissione all'estero di alcuni programmi, li trasmette criptati nell'intento di impedirne la visione al di fuori dei confini nazionali. Anche noi comuni mortali riusciamo a comprendere come possano esserci dei legittimi problemi di budget per il pagamento dei suddetti diritti, ma la trasmissione di programmi criptati oltre ad impedire la visione degli stessi all'estero, la impedisce anche a tutti quei cittadini residenti in Italia che abitando in zone d'ombra (non servite dalle comuni antenne terrestri) si vedono costretti ad utilizzare parabole e ricevitori satellitari free to air. Tenendo conto che queste persone pagano regolarmente il canone RAI a nostro avviso dovrebbero essere messe in condizione di vedere l'itera programmazione RAI e non solo la parte che non viene criptata. Al punto in cui siamo le possibili soluzioni al problema possono essere solamente tre:

  • Costruire nuove antenne ripetitrici della RAI in tutte le zone d'ombra
  • Prevedere che tutti i decoder free to air venduti in Italia abbiano la capacità di decriptare e quindi rendere visibili quei programmi che la RAI stessa cripta per l'estero
  • Fornire gratuitamente una card (tipo quella di Sky) che permetta di decriptare i programmi RAI criptati per l'estero.

  • Escludendo la prima soluzione, che considerata la geomorfologia del territorio italiano, appare a nostro avviso non realizzabile, rimangono le altre due. Entrambi le soluzioni rimanenti rappresentano strade facilmente percorribili per risolvere il problema. Non sarebbe difficile infatti per chi di dovere ottenere che tutti i decoder destinati al mercato italiano siano muniti di un apposito modulo di decodifica che renda possibile la visione dei programmi RAI criptati per l'estero, come non sarebbe impensabile per una grande azienda come la RAI fornire a tutti gli italiani una card che inserita nell'apposito lettore del decoder permetta la decodifica di quei programmi per cui la RAI non vuole pagare i diritti di trasmissione all'estero. Insomma le soluzioni al problema esistono e non sembrano di difficile attuazione se solo ci fosse la volontà di affrontare il problema. E' proprio per sensibilizzare chi di dovere che abbiamo deciso di dare ampia visibilità al problema e per farlo abbiamo pensato a varie iniziative.Abbiamo segnalato il problema all'eurodeputato On. Pittella che già si era occupato della cosa dal punto di vista dei residenti all'estero, a Beppe Grillo, Oliviero Beha, Francesco Nardi che nei loro frequentatissimi blog si occupano spesso di problemi legati alle nuove tecnologie, anche il Pres. Petruccioli sarebbe stato messo al corrente del problema se solo (come già detto da Miguel) la RAI avesse reso noto un indirizzo emai al quale poterlo contattare. Sempre per continuare sulla via della sensibilizzazione oggi lanciamo la petizione online

    Rai-Decript Per un servizio veramente pubblico

    Ecco il testo della petizione

    A: Presidente della Repubblica - Presidente del Consiglio - Parlamento - Ministro della Comunicazioni - Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

    Molte delle trasmissioni RAI sono criptate per l'estero in quanto e' politica di tale azienda non pagare i diritti di trasmissione al di fuori dell'Italia. Pur comprendendo come possano esserci dei legittimi problemi di budget per il pagamento dei suddetti diritti, allo stesso tempo troviamo profondamente iniquo che i molti utenti delle molte zone, in Italia, in cui la ricezione con antenna normale dei canali RAI risulta essere difficoltosa, e che per questo motivo fanno uso di antenne paraboliche, non siano messi in condizione di usufruire di un servizio per cui pagano regolarmente il canone. E' per i motivi su esposti che chiediamo il Vostro autorevole intervento sui vertici RAI al fine di sanare una situazione che vede penalizzata una raguardevole parte di popolazione.

    Se anche tu hai un sito o un blog e vuoi aiutarci a diffondere l'iniziativa clicca
    Partecipa a Rai-Decript Per un servizio veramente pubblico
    per aiutarci a diffondere l'iniziativa

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:30 PM, ,




    Pensieri di un internauta

    Qualche tempo fa il lancio del supertelefono" fisso-mobile ci aveva indotto a scrivere un post, "La tecnologia si ferma a Saline", dove si affrontava il problema dell'assenza del servizio ADSL su gran parte del territorio comunale. Non ci sembrava possibile che Telecom pensasse a nuove e discutibili iniziative quando in Italia ancora esistono numerose zone in cui la copertura ADSL è assente. Oggi la discussione torna alla ribalta, grazie a due articoli apparsi su l' Unità e Panorama.
    "Internet: arrivano la Tv e la connessione superveloce" annuncia dalle proprie pagine l'Unità. Per chi?- si chiede un non meglio identificato internauta montebellese che col giornale davanti continua a leggere - "Secondo uno studio pubblicato lo scorso settembre dal Dsl Forum...l’Italia non appare nella lista dei primi sedici Paesi del mondo in termini di penetrazione dell’Adsl, lista dove invece si trovano la Francia e la Spagna." Eppure "un annuncio targato Tiscali " afferma che "che anche nel Bel Paese è finalmente arrivata l’Adsl2+" che permette velocità fino a 24 Megabit/secondo - "Insomma mentre per alcuni arriva l'ADSL2+ per altri è disponibile al massimo un'ADSL da 4 Megabit/secondo e per altri ancora più sfortunati, come gran parte dei montebellesi, solo la linea Dial-Up da 56 Kilobit/secondo"-pensa il povero lettore continuando a leggere l'articolo scritto da Toni De Marchi che continua: "In Italia, in verità, i due terzi dell’offerta Adsl propone al massimo 4 megabit/secondo. La ragione è semplice: Telecom, per sue scelte industriali e commerciali, limita a questa velocità la propria Adsl" . A questo punto il povero internauta montebellese ha un sussulto, la lettura di quest'ultima frase lo ha reso nervoso e velenoso come una vipera. Fra se e se pensa: "Si lamentano perchè si potrebbe navigare a 24Megabit/secondo, ma Telecom limita a 4 Megabit/secondo tutte le proprie ADSL. E noi montebellesi cosa dovremmo dire? A noi vengono negate velocità superiori a 56 Kilobit/secondo, perchè?" . A questa seconda domanda risponde Giulio Boresa, autore dell'articolo apparso su Panorama, "Adsl, il grido di dolore dell'Italia che non ce l'ha" . "In 102 province italiane (su 103) c'è almeno un comune o un quartiere sprovvisto di Adsl." scrive Boresa e continua "Com'è possibile? È la sfortuna di abitare in zone dove Telecom ha una penuria di coppie per servire i doppini e allora fa economia: installa un apparecchio mux e associa più di una linea su un singolo doppino. Il che permette di dare a tutti la linea telefonica, ma impedisce l'accesso Adsl. Non solo: soffre anche il dial-up, perché il mux ne divide la velocità di 56 K per il vari utenti associati al mux." "Capisco! E' colpa di questo maledetto mux"-, pensa allora l'internauta che rileggendo, approfondisce la cosa -" ma io navigo sempre alla velocità di 56 K e, se ci fosse un mux, anche la velocità di 56 K, della connessione Dial-Up, dovrebbe essere divisa dal mux fra i vari utenti associati "- tira un sospiro di sollievo, il sorriso si riaccende sul suo viso - "Allora il mux a Montebello non c'è. Se siamo senza ADSL non è colpa del mux! E di chi allora?" Ne su l'Unità, ne su Panorama c'è una risposta a quest'ultimo interrogativo, allora ci siamo sentiti costretti a darla noi.
    La colpa è di Telecom Italia, che evidentemente non ritiene remunerativo fornire l'ADSL alle zone montane dei piccoli comuni come il nostro. A questo bisogna aggiungere il disinteressamento degli enti locali che non hanno mai posto il problema a Telecom .
    In definitiva l'internauta montebellese, pur non avendo la sfortuna di abitare in zone dove Telecom fa uso di mux, ha una sfortuna ancora maggiore, cioè quella di abitare in una zona che oltre ad essere reputata poco redditizia da Telecom è anche abbandonata dai propri politici.
    Come già fatto nel precedente post, ci sentiamo di affermare che delle pressioni da parte degli enti locali potrebbero indurre Telecom a rivedere le proprie posizioni, aggiungiamo, inoltre, che sarebbe auspicabile l' adesione da parte del Comune di Montebello Ionico all'associazione Antidigitaldivide , nonchè l'approvazione di un documento col quale il Consiglio Comunale di Montebello,in modo forte, chieda a Telecom l'attivazione del servizio ADSL sull'intero territorio comunale.

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:00 PM, ,




    Il "manifestino"

    Mara Dona è sempre più battagliero ecco la mail che ci ha inviato e che noi puntualmente, come sempre, pubblichiamo.
    Considero "SUPER" il vostro blog che visito regolarmente. Vorrei avere il tempo di poter creare più scambi di vedute, quando così non è, la colpa è solo del mio tempo libero molto ristretto. Gli argomenti non mancano e la riflessione non è il mio forte poichè sono molto istintivo e dotato di una grande capacità di osservazione. Preciso che le considerazioni fatte da Miguel sul "manifestino" che l'Amministrazione Comunale ha fatto redigere per porgere (senza spreco di fiato, di energia e di fondi) gli auguri di Natale ai cittadini mi sono piaciute molto. A Miguel, preoccupato che io non abbia goduto della visione del "manifestino" voglio dire di rassicurarsi, i miei occhi hanno dovuto sopportare anche la vista di tale obrobrio. Se la messa in opera delle luminarie mi è sembrata offensiva verso la maggioranza dei cittadini, la vista del "manifestino" mi è sembrata un vero oltraggio, non solo per i cittadini, ma anche per i muri costretti ad ospitarli. (Altro che madre matrigna, qui bisogna parlare di cecchini). I miei pensieri si discostano da quelli di Miguel quando ci soffermiamo sulla felicità del cane (del manifestino). Dopo un attenta osservazione sono giunto a conclusione che il povero cane non è per nulla felice, esso scodinzola per nascondere la tristezza, la delusione, la mortificazione di essere stato collocato in luoghi dove tutto fa trasparire ostentazione, superbia, illusione. Il cavallo "blasonato" che porta il suo bel pennacchio in testa, la famiglia sulla quella slitta che ha la pretesa di apparire carrozza, i piccoli doni tenuti a distanza, o meglio i doni tenuti a distanza perchè piccoli, il castello che pur nella sua apparente maestà, se osservato attentamente, assume le sembianze di un baraccone da circo, il paesaggio schiarito dal candore della neve che stende un velo pietoso sulle nefandezze umane, l'albero contorto che si innalza verso il cielo, il manifestino tutto, non fanno altro che ricordarci la precarietà vissuta dai montebellesi nell'anno che sta per finire.
    Potrei continuare, ma è Natale e a Natale bisogna perdonare, pertanto a tutti Buon Natale e Felice 2006.
    Mara Dona
    P.S.
    A Miguel che si chiede da parte di quale Amministrazione arrivino gli auguri voglio dire: "che dubbi? Quale se non la nostra! Paese che vai usanze che trovi e solo da noi si usano quel genere di manifestini. Quindi per restare in tema di proverbi amministratori e buoi son sempre dei paesi tuoi".

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 4:04 PM, ,




    La Rai fa girare le antenne ai montebellesi

    Anche i cittadini di Montebello, comprando i giornali contenenti i programmi radiotelevisivi, si sono rallegrati poco tempo fa, leggendo che la programmazione prevedeva la messa in onda su Rai uno di una serie di films di Roberto Benigni.
    Tutti di fronte alla TV, allora, per gustare le battute del comico toscano. Ma ahimè! Prima che il primo film della serie andasse in onda, lo schermo di Rai uno, come per un brutto segno del destino, si oscura inesorabilmente. Nessun telespettatore si spiega il motivo, ma i dirigenti della Rai sanno perfettamente che quel programma è criptato, cioè non visibile per i comuni mortali che pagano il canone ogni anno. E questo increscioso fuori programma di Mamma Rai succederà per ogni film di Benigni in programmazione. Roba da far venire i brividi alla schiena. Ancora un sopruso, l'ultimo perpetrato ai danni dei telespettatori di Montebello, e non solo, da parte della TV pubblica (si fa per dire...)
    Infatti, fin dai tempi antichi di messa in onda delle trasmissioni Rai, vi è stato sempre un rapporto di Amore-Odio tra cittadini di Montebello e la Rai. Di amore da parte dei cittadini verso la TV di Stato in quanto essi hanno sempre pagato il canone, sopportando la precarietà dei ripetitori Rai installati sul territorio che non hanno mai garantito una visione ottimale dei programmi trasmessi.
    Per contro, il rapporto tra la Rai nei confronti dei cittadini montebellesi è stato di menefreghismo ed indifferenza, a partire da quel lontano 1977, anno in cui, un rappresentante del nostro comune, tale Cozzucoli Antonino, si reca a Milano nella trasmissione TV Portobello, condotta da Enzo Tortora. Il nostro concittadino scomoda il presentatore per chiedere che la Rai intervenga nel territorio comunale., gran parte del quale, è considerato "zona d'ombra", cioè è impossibilitato a ricevere ottimamente i programmi TV. Appello ripreso prontamente da Enzo Tortora e lanciato ai vertici della Rai dalla loro stessa emittente.
    In un primo tempo, la Rai con i suoi tecnici, sembra interessarsi del problema, con lettere, sopralluoghi sul territorio ecc. Ma poi tutto finisce in una bolla di sapone. La Rai ha gettato fumo negli occhi alle aspirazioni del popolo televisivo montebellese.
    Dopo anni ed anni di attese e rassegnazioni, i cittadini, stanchi di non vedere nulla (o quasi), decidono di installare, a proprie spese, un ripetitore nelle zone interne per poter sopperire alla latitanza di Mamma Rai.
    Nel frattempo nascono le prime televisioni private in concorrenza con la TV di Stato e il panorama si allarga, ma non per gran parte dei cittadini di Montebello.
    Quindi, i nostri cittadini, oltre al canone e alle spese per antenne varie, sborsano anche naltri soldi per un nuovo ripetitore e per la sua manutenzione. Il tutto per vedere pochi canali.
    E così si tira avanti. Arriva il nuovo secolo, ma la Rai a Montebello rimane a quello precedente.
    E irrompono sulla scena i nuovi sistemi satellitari. I montebellesi tirano un sospiro di sollievo: finalmente, senza bisogno di ripetitori terrestri!!! E si muniscono di parabole, spendendo altri soldi, questa volta in Euro, al posto della vecchia lira che è andata in pensione.
    Ma l'amara sorpresa è dietro l'angolo: la maledizione della Rai si abbatte inesorabile e arriva la criptazione dei programmi, che continua a prendersi burla dei nostri abitanti.
    Il tempo passa, le tecnologie aumentano, ma i montebellesi sono sempre al punto di partenza.
    I citttadini di Montebello, a questo punto, decidono di scrivere al presidente della Rai, On. Petruccioli, che guarda caso, è nuovo, eletto da poco tempo, per protestare in modo energico.
    Entrano nel sito della Rai, trovano la foto del Presidente, ma l'Email non è attiva. Le proteste sono rimandate a data da destinarsi.
    Eppure l'ex senatore è stato eletto a settembre, da appena tre mesi, e non ha ancora neanche l'Email...
    Che jella!!! Intanto i films di Benigni se ne sono andati in fumo insieme alle partite di calcio e agli altri programmi che sono entrati nelle grinfie della criptazione Rai.
    I montebellesi hanno ragione ad avere le antenne girate, ma dalla RAI, purtroppo, dovranno aspettarsi DI TUTTO E DI PIU'!!!

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    postato da Anonimo; alle 9:36 PM, ,




    Oggi l'ultimo giorno della maratona Telethon

    Il Telethon (Television Marathon) è nato negli stati Uniti nel 1966, su iniziativa del famoso attore americano Jerry Lewis, con lo scopo di raccogliere fondi per avviare la ricerca sulla distrofia muscolare, una malattia piuttosto diffusa e dalle cause allora pressoché sconosciute. Il successo della trasmissione, sia in termini finanziari che di pubblico, ha spinto l'Associazione francese contro le Distrofie (AFM) a ripetere, con altrettanto successo, l'esperienza in Francia, a partire dal 1987. L'AFM ha concesso, nel 1990, la disponibilità del marchio Telethon per l'Italia ad un Comitato Promotore, presieduto da Susanna Agnelli, nato sotto l'egida della Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). La prima maratona di solidarietà della televisione italiana, condotta sulle reti RAI, ha riscosso anch’essa grande consenso di pubblico. Nel febbraio 1991 è stato emesso il primo bando di concorso per finanziare progetti di ricerca sulle distrofie muscolari. Dal 1992 il Comitato Promotore Telethon, con una modifica al proprio statuto, ha aperto le porte alla ricerca su tutte le malattie genetiche di origine ereditaria. Nel 1995 è nata la Fondazione Telethon, come ente dedicato esclusivamente alla gestione delle iniziative di ricerca di Telethon, a cui viene destinato L'80 per cento dei fondi raccolti. Sono stati creati quattro Istituti di ricerca Telethon: il TIGEM, l'Istituto che si occupa di genetica e medicina, l’HSR-TIGET che opera nel campo della terapia genetica, il Tecnothon, il laboratorio per la creazione di prototipi di ausili per disabili, e l’Istituto Telethon Dulbecco, per offrire opportunità di lavoro, favorendone anche il rientro dall’estero, a giovani ricercatori di eccellenza. Dal 6 maggio 1998, nel rispetto della legge 460/97 sul regime fiscale delle Onlus (organizzazioni non lucrative di utilità sociale), il Comitato Promotore Telethon ha cambiato il suo statuto, modificando la denominazione sociale in "Comitato Telethon Fondazione Onlus". Dal 1999 il Comitato Telethon Fondazione ONLUS è stato insignito dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
    L'edizione Thelethon 2005 , iniziata dalla trasmissione "Unomattina" venerdì 16 dicembre alle 6.45 si chiuderà, in un rincorrersi di cambi di staffetta, a "Domenica In " domenica 18 dicembre alle 20.00. Obiettivo da raggiungere, battere il record di raccolta dello scorso anno, fissato in 26.540.000 Euro. Un importante obiettivo per superare il quale Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi saranno accompagnati dal ritmo e dall’energia della Telethon Band, diretta dal maestro Sandro Comini, e dalle coreografie "tutte anima e movimento" del Telethon Ballet, ideate da Alberta Allegrezza. Assieme a loro ci saranno altri grandissimi nomi del panorama italiano ed internazionale. Arriveranno sul palcoscenico di Telethon i Simply Red, Melanie C, Teresa Salgueiro. Dalla grande famiglia della canzone italiana, invece, si avvicenderanno sulla scena del Teatro delle Vittorie, Gigi D’alessio, Ron, Alexia, Sergio Cammariere, Stadio, Paola e Chiara, Paolo Belli, Anna Tatangelo, Riccardo Fogli, Mango, Dolcenera, Masini, Sugarfree e tanti altri "amici della ricerca" per lanciare, attraverso le loro note, quel canto di amicizia e di solidarietà di cui Telethon e tutta la lotta contro le malattie genetiche avranno bisogno in quelle importanti ore di raccolta. Altri "amici della ricerca" saranno i numerosissimi ospiti di spettacolo che verranno a portare in studio il loro contributo piu’ solidale alla maratona televisiva: tra gli altri Valeria Marini, Sebastiano Somma, Serena Autieri, Piero Angela, Pino Insegno, Tullio Solenghi e con loro molte "famiglie" della tv, della fiction, del teatro.
    Insomma tutti uniti per aiutare la ricerca che necessita del contributo di tutti noi per poter raggiungere risultati importanti. E' per questo motivo che anche Montebello Ionico Blog News vuole fare la propria parte chiedendo a tutti i cittadini montebellesi di partecipare con forza all'iniziativa.
    Per donare:
    1. Online Si puo donare cliccando qui.
    2. Con un sms Donare con il proprio telefonino. Lo scorso anno l'ha fatto più di un milione di italiani per un incasso che ha superato il milione e 800 mila euro. Quest'anno si punta a superare quella cifra, anche perché è stata abolita l'Iva sui messaggini solidali. Per donare 2 euro a Telethon basta inviare un sms al numero 48548. Lo possono fare tutti i clienti dei tre gestori di telefonia mobile (Tim, Vodafone, Wind) dal 1 novembre al 15 gennaio e i possessori di telefoni fissi (Telecom Italia) abilitati per l'invio di sms dal 1 dicembre al 23 dicembre.
    3. Alle poste Durante tutto l'anno è possibile presso uno dei 14 mila uffici di Poste Italiane dare il proprio contributo alla lotta contro le malattie genetiche. Il versamento si deve effettuare (anche a seguito della promessa telefonica) sul conto corrente postale 260.000 intestato al Comitato Telethon Fondazione Onlus, via Saliceto 5a, Roma. I correntisti di BancoPosta e i possessori di carte postapay potranno dare il loro contributo anche tramite bollettino on line, dal sito di Poste Italiane.
    4. Al telefono e con carta di credito Telecom Italia mette a disposizione dei donatori, nei giorni della maratona, un numero unico, il 48548, Questo numero sarà attivo con l'albero in versione ridotta (ossia si potranno fare solo donazioni con addebito in bolletta da 5 o 10 euro) dal 1 dicembre al 16 dicembre e dal 19 al 23 dicembre. Nei giorni 16,17,18 dicembre sarà invece attivo con l'albero completo che permette di effettuare diverse operazioni. Si potrà fare la promessa telefonica, una donazione con addebito in bolletta di 5 o 10 euro (per tutti i clienti che non si siano completamente staccati da Telecom) o una donazione tramite carta di credito. I possessori di CartaSi, Visa, Mastercard, Diners e American Express potranno donare anche chiamando il numero verde 800 113 377 dall'Italia e lo 00 39 02 34980666 dall'estero. Si può donare durante tutto l'anno con carta di credito telefonando al numero 06/44015362 .
    5. All'Agenzia delle Entrate Per il secondo anno consecutivo l'Agenzia delle Entrate non raccoglierà fondi solo per lo Stato ma anche per sostenere Telethon e la ricerca scientifica contro le malattie genetiche. Durante tutto il mese di dicembre negli uffici locali dell'Agenzia, saranno distribuite Telethon Card dal valore di 5 e 10 euro. Con la Telethon Card da 10 euro verrà data in omaggio la sciarpa Telethon. Il 16 e 17 dicembre gli uffici saranno aperti eccezionalmente fino alle ore 20.
    6. In piazza Grazie ai volontari della Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e dell'Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), nel periodo della maratona molte piazze italiane ospiteranno punti di raccolta ed eventi con possibilità di donazione tramite Telethon Card (da 2, 5 e 10 euro). Presso i punti di raccolta sarà possibile trovare la sciarpa di Telethon (in omaggio con una donazione di 10 euro).
    7. Alle stazioni I clienti di Ferrovie dello Stato avranno molte opportunità per fare la donazione. Fino al 9 gennaio, chi viaggia troverà la Telethon Card da 2 euro in 470 stazioni ferroviarie (chiedere alle biglietterie) e presso i Club Eurostar. Il 21 - 22 - 23 novembre e dal 12 al 18 del mese di dicembre 30 volontari della Rete Ferroviaria Italiana distribuiranno sui treni Telethon Card da 2, 5 e 10 euro Il 24-25-29 novembre e dal 12 al 18 del mese di dicembre 30 volontari di Trenitalia distribuiranno sui treni Telethon Card da 2, 5 e 10 euro E chi vuole può mandare un sms al 48548, scrivendo "FS". Donerà 2 euro alla ricerca. C'è la possibilità di fare la donazione tramite le carte di credito attraverso il Call Center di Trenitalia 892021 ed i suoi operatori
    8. La "promessa" È il modo più "tradizionale" per aiutare Telethon. In vigore dalla prima edizione del 1990. Si fa una promessa telefonica durante la trasmissione e poi si va alla Posta o a Bnl a mantenere la promessa. Anche nella prossima edizione, nonostante il moltiplicarsi di modalità, per fare una donazione (sms, Internet, addebito in bolletta), il sistema delle promesse continuerà ad essere attivo. Basta chiamare il numero unico, 48548, dal 16 al 18 dicembre e seguire le indicazioni per fare la promessa telefonica. A fine maratona l'importo delle promesse andrà a sommarsi alle donazioni già incassate. E dopo qualche mese si vedrà quanti avranno mantenuto l'impegno.
    9. Dal WAP Dal 1 dicembre si può donare attraverso il sito wap (accessibile solo via telefonino) di Vodafone Live! Con il proprio cellulare Vodafone ci si potrà collegare ad un nuovo canale di comunicazione sul portale visitabile direttamente dal videotelefono, dove ci sarà la possibilità di effettuare una donazione a favore del Comitato Telethon Fondazione ONLUS di € 3 o € 5. Il percorso da seguire è il seguente: dalla Home Page di Vodafone Live! si clicca sulla voce UTILITA'. Dal menù che si apre si sceglie PASSIONE X IL MONDO e dopo aver selezionato DONA LIVE! si clicca su TELETHON. In quel momento si può scegliere l'importo da donare.

    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:44 PM, ,




    A Locri nasce Forever, il forum per la resistenza e la verità

    E' nato a Locri, in quel Palazzo Nieddu, dove il 16 ottobre scorso, in occasione delle votazioni per le primarie dell'Unione, è stato barbaramente ucciso il vicepresidente del Consiglio regionale, On. Francesco Fortugno ad opera della mano mafiosa. E' nato ad opera dei ragazzi di Locri, per non dimenticare e per non essere dimenticati. Affinchè questo brutale assassinio e tutti quelli che lo hanno preceduto, non siano avvenuti invano. Il posto del delitto di mafia è diventato un simbolo della gente onesta contro la prepotenza della 'ndrangheta. A siglare il protocollo con gli studenti, il Presidente del Consiglio regionale On. Giuseppe Bova, l'artefice dell'iniziativa. Presenti il sovrintendente scolastico regionale Francesco Mercurio, il Vescovo di Locri Monsignor Giancarlo Bregantini, il Sindaco di Locri, Carmine Barbaro, la signora Maria Grazia Laganà, vedova Fortugno, il Presidente dei Consigli regionali d'Italia, Alessandro Tesini, i Presidenti della Basilicata Bubbico, del Trentino Magnani , della Puglia Pepe, della Liguria Ronzitti, della Sardegna Spissu ed il nostro Loiero. Il Forum è nato per dare voce ai giovani, che coraggiosamante sono scesi in piazza contro la mafia, ed è stato concordato il 3 novembre nella seduta straordinaria del Consiglio regionale della Calabria tra le istituzioni e gli studenti. Forever, per sempre! Il Presidente delle Regioni d'Italia, On. Tesini, ha affermato: "Siamo quì perchè vogliamo accogliere il messaggio che ci è stato inviato dai giovani di Locri e perchè vogliamo essere parte del Forum ed operare per agevolare una crescita democratica". Le istituzioni hanno abbracciato la determinazione, la voglia di lottare e la speranza dei giovani. I riflettori su Locri e sull'amara realtà calabrese ci auguriamo rimangano accesi per sempre, forever!

    postato da Anonimo; alle 8:47 PM, ,




    Scriviamo a Babbo Natale

    Ogni anno arrivano alle Poste Italiane migliaia di letterine indirizzate a Babbo Natale. Scritte con estrema cura dai nostri bambini, fino ad ora queste letterine rimanevano senza una risposta. Non sarà così quest'anno , infatti Poste Italiane, per questo Natale mette in campo una nuova iniziativa, "I Postini di Babbo Natale". In alcuni uffici postali sarà presente una speciale buca per le lettere indirizzate al caro vecchietto dalla lunga barba bianca, a tutte queste missive, "I Postini di Babbo Natale" daranno una risposta che giungerà all'indirizzo dei mittenti per posta prioritaria, unitamente ad un piccolo regalo. Uno speciale timbro "comunicazione dei postini di Babbo Natale" attesterà che lettere arrivano proprio dall'ufficio postale di Babbo Natale. Un iniziativa lodevole di Poste Italiane che darà la possibilità ai più piccoli, ormai sempre più disincantati, di continuare a credere nell'esistenza di Santa Claus e di capire l'importanza della lettera, uno strumento fondamentale per comunicare.
    Visti gli obiettivi che l'iniziativa si prefigge reputiamo doverosa la partecipazione dell'Istituto Comprensivo di Montebello Ionico e invitiamo chi di dovere ad attivarsi in tal senso. Sicuramente i bambini montebellesi saranno contenti di poter comunicare con Babbo Natale, anche se solo per corrispondenza.

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:02 PM, ,




    Ancora sondaggi

    Nei giorni scorsi avendo notato l'interesse scatenato da un nostro post "Le Margherite e il prato di Montebello Ionico" avevamo messo online un sondaggio per conoscere le vostre opinioni. Visti gli apprezzamenti ricevuti per l'idea e la partecipazione (30 votanti dopo soli 4 giorni) abbiamo pensato che ai nostri lettori, non sarebbe dispiaciuto ogni tanto avere la possibilità di esprimere il proprio punto di vista anche su altri argomenti. E' per questo motivo che abbiamo deciso di mettere online nuovi sondaggi. Ogni nuovo sondaggio sarà messo "in primo piano" (cioè sarà visibile direttamente a destra, sulla pagina principale) fin quando non sarà postato un sondaggio nuovo che lo sostituirà. Questo non vuol dire che non sarà più possibile votare o vedere i risultati dei sondaggi precedenti, ma solo che essi non saranno più visibili sulla pagina principale. Si potrà sempre accedere ai vecchi sondaggi cliccando su gli appositi links nella sezione "Altri sondaggi". Sperando di essere stati esaustivi e che la nuova sezione venga apprezzata, non possiamo che incitarvi a continuare a votare.
    E' online il nuovo sondaggio: "Come voterai alle prossime elezioni di aprile 2006 per eleggere il nuovo governo italiano?"

    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:02 PM, ,




    Arrivano gli auguri del Sindaco e dell'Amministrazione comunale

    Siamo ormai a Natale ed è tempo di auguri.
    Il nostro lettore Mara Dona è rimasto molto arrabbiato per come, percorrendo in lungo e in largo le strade del nostro comune , ha visto le luci natalizie posizionate in giro... Scrive Mara Dona: "I nostri eccellenti amministratori si ripetono e, anche in preparazione delle festività natalizie, continuano ad illuminare solo i luoghi attinenti ai pochi "figli" naturali, remissivi e collaborativi. Nemmeno le luminarie natalizie sono servite a rischiarare il buio dei luoghi in cui le tenebre hanno regnato sovrane per tutto l'anno". Povero Mara Dona, come comprendiamo il suo sconforto!
    Ma se Mara Dona si preprara adesso a fare un altro giro per il comune (come noi del blog consigliamo di fare), vedrà che ci stanno anche gli auguri del Sindaco e dell'Amministrazione comunale ed è un peccato che lui se li possa perdere e non possa dire un giorno: "Li ho letti anch'io! C'ero anch'io sul luogo del manifestino!" Non solo. Leggendo il manifesto degli auguri, lo sconforto di Mara Dona di quando aveva fatto quel percorso sciagurato in giro per il comune, scomparirà in un baleno: infatti il manifesto degli auguri è fatto apposta per rallegrare le coscienze che lo leggono. Si nota, infatti, un cavallo che traina una specie di slitta (ma non erano i cani a trainare le slitte nel periodo natalizio?) con una famigliola sopra, il bambino vestito da Babbo Natale, e dei regali accanto. Il cavallo si dirige verso una casa-castello dei migliori film di Walt Disney, ed un cane corre incontro felice. Il paesaggio tutto intorno è coperto di neve, l'atmosfera è magica. In alto, con scritta in rosso, si legge "Auguri di Buone Feste", continuato in basso con la dicitura "Dal Sindaco e dall'Amministrazione Comunale".
    Magari il manifesto è stato attaccato in uno spazio non consentito (ma tanto...è Natale!), magari non si capisce da quale Amministrazione riceviamo gli Auguri di Natale (fosse la nostra?), magari è stato ordinato (come un'ammucchiata) da più amministrazioni insieme e poi...tanti volantini a te, tanti a me, tanti a loro....però, per un attimo, la vista di questi auguri, cancella tutte le tenebre di Mara Dona. Per un attimo...soltanto. Il tempo, cioè, di finire di leggere il manifesto.

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    postato da Anonimo; alle 9:19 PM, ,




    Saline: si fermerà l'erosione?

    Qualche giorno addietro si è saputo che la Prov. di Reggio Calabria ha stanziato 1.412.000 € per l'attuazione del progetto esecutivo di riqualificazione del tratto di costa compreso fra la Stazione F.S. di Saline Joniche e la foce della fiumara Molaro II. In base al progetto dovrebbero essere costruiti dei pennelli frangiflutti per trattenere la sabbia che il mare erode.
    Volendo capire di più sulla funzionalità e sull'impatto ambientale di tale soluzione abbiamo girato un po' per la rete. Cosa sono questi pennelli frangiflutti, come funzionano, che impatto avranno?

    I pennelli sono opere dotate di una certa permeabilità e vengono disposti all’incirca ortogonali alle rive, lungo litorali con forte trasporto solido longitudinale. Essi creano un avanzamento delle spiagge nelle zona sopraflutto. Per la loro costruzione vengono impiegati: scogli, fascine, legname, gabbioni d’acciaio, elementi di calcestruzzo. E fin qui sono daccordo tutte le fonti che abbiamo consultato, è sulle conseguenze che si hanno delle discordanze. Secondo alcuni, tali opere, delimitando specchi acquei con scarso ricambio idrico e condizioni idrodinamiche alterate, avrebbero conseguenze deleterie riguardo la qualità delle acque e la stabilità del litorale, secondo altri un tale intervento avrebbe come unico effetto la ricostruzione dell'ambiente naturale della spiaggia. Punto comune alle due visioni è: "Occorre assolutamente evitare le opere, siano esse barriere o pennelli, costruite con massi in calcestruzzo". Insomma quello che finora è stato fatto sulla spiaggia di Saline, era "assolutamente da evitare". Con questo non si vuole assolutamente affermare che la soluzione trovata dall'Ufficio Tecnico Provinciale per contrastare l'erosione del litorale salinese sia sbagliata, ma, considerato che di opere inutili e oltretutto dannose, sul territorio montebellese, ne abbiamo viste tante, appare doveroso chiedere una maggiore attenzione .

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:01 PM, ,




    Montebello: Natale tra luci e Devolution

    Dopo una lunga assenza o forse una silenziosa meditazione Mara Dona torna a scriverci. Interessantissima l'e-mail che ci ha inviato e che pubblichiamo integralmente:
    Qualche sera fa percorrendo le strade del Comune, ho notato lo scintillio di alcune luci natalizie posizionate in alcune vie (poche per la verità) delle varie frazioni e borgate. Mi sono tornate alla memoria alcune reminescenze scolastiche, precisamente un pensiero del Leopardi. Egli sosteneva come la natura, anzichè essere madre, per molti sia matrigna. Paragonare la natura leopardiana all'Amministrazione montebellese è stato spontaneo, come spontaneo è stato osservare i luoghi, le luci e altro ancora...e, naturale è stata anche la riflessione che dopo averlo fatto al di fuori delle festività (vedi luci fuori dell'abitato di Montebello), i nostri eccellenti amministratori si ripetono e, anche in preparazione delle festività natalizie,continuano ad illuminare solo i luoghi attinenti ai pochi "figli" naturali, remissivi e collaborativi. Nemmeno le luminarie natalizie sono servite a rischiarare il buio dei luoghi in cui le tenebre hanno regnato sovrane per tutto l'anno. Ed ecco un'altra innocente considerazione, non sarà che l'Amministrazione montebellese, sempre pronta a cogliere il meglio del meglio, abbia già attuato la Devolution e ognuno dovrà provvedere autonomamente ad illuminare, pulire, fare la manutenzione sul proprio pezzo di strada e persino (che tristezza!) a farsi gli auguri? Lasciandovi con questo interrogativo, auguro a tutti un Buon Natale e un futuro più prospero e "CHIARO".
    Mara Dona

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:24 PM, ,




    AIL:Stelle di Natale - Coltiviamo la vita

    Oggi, era l'ultimo giorno di "le Stelle di Natale", storica manifestazione dell’AIL. In più di 3.300 piazze italiane con oltre 800.000 piante grazie alla collaborazione di 13.000 volontari si raccoglievano fondi da utilizzare, per finanziare la ricerca scientifica, migliorare la qualità delle cure, continuare la realizzazione di “Case AIL” per permettere ai pazienti di essere assistiti dai familiari e per potenziare il servizio di assistenza domiciliare.
    Posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica la manifestazione, in diciassette anni di vita, ha permesso di fare molto per sostenere la lotta contro i tumori del sangue e anche quest’ anno serve l'aiuto di tutti per raggiungere l’obiettivo più importante: rendere leucemie, linfomi e mieloma mali sempre più curabili.
    Lo Staff di Montebello Ionico Blog News ricorda che si può ancora partecipare all'iniziativa,infatti, fino al 15 dicembre 2005 si può donare anche dal cellulare e dal telefono di casa, o con carta di credito:
    1. Contributo di 1 euro inviando un SMS solidale al numero 48587 da TIM, Vodafone, Wind e Telecom Italia (da telefoni abilitati).
    2. Contributo di 2 euro, sempre al numero 48587, da telefono fisso di Telecom Italia.
    3. Donazioni con carta di credito numero verde AIL 800.58.58.58

    Aiutiamo l'AIL a rendere sempre più curabili leucemie, linfomi e mielomi.

    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 6:49 PM, ,




    Dove osano i giovani

    Locri, i protagonisti della sfida alla ‘ndrangheta

    Così ha titolato la giornalista del settimanale Famiglia Cristiana Barbara Carazzolo nel suo articolo di attualità sulla mafia uscito nel settimanale n°47/2005.
    Scrive la giornalista: “Non c’era mai stata, nella Calabria della ‘ndrangheta, una manifestazione come quella che il 4 novembre ha visto sfilare nelle strade di Locri migliaia di ragazzi e ragazze al grido di: E adesso ammazzateci tutti. Stavolta non sarà facile fermarli, quei liceali che hanno alzato la testa, quei ventenni che sono tornati apposta dalle loro città di universitari fuori sede per riprendersi il futuro, quei giovani che hanno sfidato la peggiore mafia italiana con slogan beffardi. Non li fermeranno, perché in quel corteo non si piangeva solo la morte di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale calabrese, trucidato il giorno delle primarie dell’Unione mentre andava a votare, ma si gridava forte e chiaro che i giovani calabresi non ne possono più. Che in una delle Regioni più belle e dimenticate d’Italia la democrazia è sospesa”.
    L’articolo prende in esame la situazione economica della regione e delle imprese: “Gli spazi di legalità sono così ristretti che diventano veri e propri interstizi, a stento presidiati da persone eroiche che resistono malgrado tutto. Essere onesti, in questo contesto, diventa un’anomalia. Nell’ambito economico, per esempio, la concorrenza e il libero esercizio d’impresa sono divenuti comportamenti eroici. Non è una denuncia da poco e a farla non sono pochi pessimisti, ma ventuno associazioni e cooperative della diocesi di Locri-Gerace retta dal vescovo Giancarlo Bregantini, riunite nel Consorzio sociale Goel, un movimento di laici ispirati cristianamente che da qualche anno lavorano per creare prospettive serie, di occupazione e di integrazione sociale, nella regione. Molti di loro sono giovani, molti hanno partecipato al corteo. Il loro appello: Perché la Locride riviva è un dito puntato contro la ‘ndrangheta e i poteri che la coprono, ma anche contro le inefficienze di uno Stato che spesso, in Calabria, è più latitante dei latitanti”.
    Poi esamina il problema dell’impunità in Calabria: “Come si fa a chiedere alla gente di collaborare di fronte a una normativa che non tutela più le vittime e che non assicura più la certezza della pena? Di fronte a uno Stato che non offre strumenti seri di deterrenza e prevenzione alla magistratura e alle forze dell’ordine? Di fronte al trattamento deplorevole riservato ai testimoni di giustizia? Ventidue omicidi in quattordici mesi: si è ucciso in pieno giorno, si è ucciso ragazzi, si è ucciso donne, si è ucciso in una piazza gremita di gente e di bambini che giocavano. In questi mesi si è visto che è possibile uccidere senza che nulla accada. La gente percepisce l’impunità, sa di non potersi fidare di nessuno”, scrivono le associazioni.
    Altro capitolo amaro, quello del clientelismo. Aggiunge Vincenzo Linarello, presidente del Consorzio Goel e membro dell’Ufficio del lavoro della diocesi di Locri: “Nei nostri territori non viene valorizzato chi è professionalmente competente o umanamente capace, bensì chi è in grado di esibire una chiara appartenenza a persone o gruppi in grado di scambiare fette di potere. L’appartenenza può essere a un determinato gruppo politico, alla massoneria, alla ‘ndrangheta, a un parente che conta, a un uomo di potere. L’appartenenza conta più della competenza: questa è l’amara constatazione di molti giovani che, per sentirsi sufficientemente valorizzati, spesso preferiscono emigrare. Quando il potere si fa così pervasivo, tale da controllare tutti gli snodi più importanti della vita quotidiana, come si fa a non assoggettarsi e dire di no alle logiche mafiose e clientelari?”
    Il settimanale mette in rilevo che il corteo di Locri non è stato solo un corteo di protesta o un’esplosione di rabbia, ma una presa di coscienza più vasta sintetizzata dagli slogan “la mafia uccide, il silenzio pure”; “voi gente che spara, noi gente che spera”. E che è stato importante il lavoro svolto dalle associazioni, come “Libera” di don Luigi Ciotti. I ragazzi della Locride hanno aperto siti Internet e forum per parlare di questi scottanti temi con i giovani di tutta Italia e non è un caso che in questi giorni si discute anche del disegno di legge che modificherebbe l’attuale legge “La Torre-Rognoni” sulla confisca dei beni dei mafiosi, prevedendo la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca. Un regalo ai boss, come da tempo denuncia “Libera”, che ha lanciato un appello sottoscritto da migliaia di associazioni e di cittadini, compresi molti dei ragazzi di Locri. Che commentano: “Stanno per rendere impossibile la confisca dei beni ai mafiosi, ma puniscono i ragazzi senza casco con la confisca del motorino”
    Sono giovani ma non sono ingenui o sprovveduti, questi ragazzi. Sul loro blog hanno risposto così a chi ha voluto sminuire la loro azione: “Non abbiamo fatto pubblicamente i nomi perché non sta a noi indicare chi comanda le ‘ndrine locali, à la magistratura che ha questo dovere. Il nostro compito è di denunciare questa situazione difficile e sradicare la mentalità mafiosa dalla nostra splendida terra. A chi ci ha criticato diciamo di non chiamare omertosi ragazzi che a 18 anni mettono la faccia, il nome, l’impegno contro la mafia, con il rischio sempre presente che qualcuno non gradisca tutto ciò”.

    postato da Anonimo; alle 10:51 PM, ,




    Happy Birthday Presidente


    Ieri il nostro amato Presidente, Carlo Azeglio Ciampi ha compiuto gli anni, nato a Livorno il 9 dicembre 1920, sono state 85 le candeline che ha dovuto spegnere . Un brindisi con i suoi consiglieri e collaboratori e poi una cena in famiglia sono gli unici festeggiamenti che il Presidente si è concesso.
    Lo Staff di Montebello Ionico Blog News si unisce a tutti gli Italiani nell'augurare al Presidente un buon compleanno.

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:25 PM, ,




    Reggio scopre i graffiti bizantini della "Kresie Pipi", Montebello dimentica quelli di S. Anastasio

    Leggendo il “Quotidiano della Calabria” ho notato un articolo dove si raccontava della scoperta di alcuni graffiti bizantini recentemente venuti alla luce nella Chiesa della Madonna dei Poveri, più conosciuta come "Krésiè Pipi" e della conferenza organizzata da Padre Carlo Longo dell'Istituto Storico Domenicano di Roma, in cui si evidenziava la valenza storico-archeologica del ritrovamento.

    Leggere di graffiti bizantini, mi ha fatto tornare alla mente la travagliata storia di un antichissimo affresco, anch’esso bizantino, che si trova, in localià S. Astasi a Fossato Ionico. Di tale affresco, detto di S.Anastasio, non se ne parla più da un bel po' di tempo, e credo che, ripercorrere gli eventi che lo hanno visto protagonista, negli ultimi anni, possa essere utile a farlo tornare d'attualità.

    Nel 1997, i ruderi della chiesa di S. Anastasio, dopo anni di colpevole abbandono, tornarono alla ribalta quando l’Amministrazione Comunale, allora capeggiata dal Sindaco Nicola Briguglio, grazie all'aiuto del prof. Sclapari e del prof. Minuto, ottenne il decreto di salvaguardia da parte del Ministero dei Beni Culturali.
    Quei ruderi, secondo la Sovrintendenza per i Beni Culturali erano preziosi.
    "...sarebbe opportuno salvaguardare quel prezioso bene culturale, con la costruzione di una chiesetta che inglobi i ruderi e quel che è rimasto dei due preziosi affreschi. Questa costruzione è necessaria al fine di scongiurare l’ipotesi del distacco degli affreschi" scriveva la Dott.ssa Sorrenti sulla relazione storico artistica redatta per la Sovrintendenza.
    Davanti a tali affermazioni, ci si sarebbe aspettato un veloce intervento per evitare la paventata ipotesi del distacco degli affreschi, ma così non fu.
    Due anni dopo, nel 1999, fu ancora una volta il Prof. Sclapari a rifocalizzare l’attenzione sull’affresco. Egli inviava al Sindaco Nisi ed al allora assessore alla cultura dott. Vincenzo Barbaro una proposta di programma culturale nel quale, tra le altre cose, si evidenziava la necessità del recupero e della salvaguardia della chiesetta di S. Anastasio. Naturalmente, anche questa volta, il tutto rimase inascoltato.
    Passarono altri 4 anni, i proprietari del terreno sul quale si trovano i ruderi, il Sig. Antonino Crea e la sorella Mattia, capendo l'importanza storica del sito e volendo evitare che il passare del tempo e le intemperie distruggessero quanto era rimasto, il 28 marzo del 2003, decisero di donare al Comune di Montebello Ionico l’immobile denominato "Ruderi Chiesa S.Anastasio" affinché l’amministrazione comunale potesse provvedere al recupero.
    Oggi, alla fine del 2005, a distanza di quasi 10 anni dal decreto di salvaguardia, nulla è stato fatto. Anche la seconda Amministrazione Nisi ha riconfermato, le scelte della prima, disinteressandosi completamente del problema, e se il vecchio monastero e gli affreschi ancora esistono, lo si deve solo alla clemenza del tempo e della natura, ma per quanto tempo ancora essi saranno clementi? Non sarebbe ora che qualcuno intervenisse?

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:00 PM, ,




    Le Margherite e il prato di Montebello Ionico

    Leggendo il Blog Occhio su Roccella mi sono imbattuto in un Post dal titolo: "Il camice s'è strappato..." , scritto da Piciaro il 5 dicembre. Si parla di Loiero e dei fatti che lo hanno portato a valutare l'ipotesi di un'autosospensione dalla Margherita. La cosa che mi ha maggiormente colpito, però non è la notizia della rottura fra Loiero e la Margherita, ma alcune valutazioni fatte nel Post:

    "C'era da aspettarselo prima o poi, i presagi erano tanti, i petali della Margherita in Calabria sono diventati numerosi, forse troppi e il partito sembra somigliare più a un geranio che a una margherita. Basti pensare che in un paese di poco più di 7000 abitanti come Roccella di Margherite ne sono spuntate addirittura 3!"

    Accidenti che assonanza!
    Chi pensava che l'unica cosa ad accomunare Roccella e Montebello fosse l'aggettivo Ionico deve proprio ricredersi. Anche Montebello ha tre margherite, sempre che nell'ultima campagna tesseramento, svoltasi qualche giorno addietro, non ne sia spuntata una quarta o, perchè no, una quinta.
    Comunque, come al solito, noi montebellesi riusciamo a stare, sempre, una spanna sopra gli altri. Le già mensionate, margherite montebellesi, infatti, oltre ad essere tre e ad essere rappresentate in Consiglio Comunale da altrettanti Consiglieri (uno per ogni Margherita) hanno un altra prerogativa e cioè essere in completo disaccordo fra loro. Prova ne sia che in Consiglio non esiste un gruppo della Margherita, anzi troviamo una Margherita di maggioranza (col relativo assessore), una Margherita d'opposizione e, udite, udite, udite, una Margherita nel gruppo misto. Insomma a voler stare nella Margherita a Montebello, non si incontrano di certo difficoltà ideologiche, abbiamo Margherite per ogni gusto!!! Neanche un prato in piena fioritura primaverile riuscirebbe a batterci.

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:59 PM, ,




    Reggio Calabria: Verso la "Partita del ricordo"

    È iniziato il conto alla rovescia per il grande evento che si terrà allo stadio "Oreste Granillo" domani pomeriggio: la "Partita del ricordo e della speranza", promossa dalla Fondazione "Italo Falcomatà", che vedrà in campo la Nazionale Calcio Tv e la Fondazione Team. La partita sarà arbitrata da Antonio Dattilo. Questa la rosa completa della Nazionale Calcio Tv: Franco Oppini, presidente nazionale Calcio TV; da "Striscia la notizia": Gimmi Chione, Luca Cassoi in arte Capitan Ventosa e Moreno Morello, Edo Soldo (Il velone di Striscia); Ascanio e Katia del Grande Fratello; Roberto "Baffo" da Crema; da "Zelig off" il duo dei calabresi Bove e Limardi; da "Guida al campionato": Steve dei Turbolenti; da "Radio DJ", Fargetta; da "Stranamore, Marco Bellavia; da "La fattoria", Marco Basile; Marco dei Gemini e il Gabibbo. La partita, che inizierà alle 15, sarà preceduta da un prespettacolo che vedrà coinvolte tutte le principali realtà associative, sportive, culturali e musicali della città, insieme a rappresentanze dei comuni e delle circoscrizioni del territorio, a sottolineare la voglia di essere protagonisti di questo importante evento di solidarietà, quest'anno a favore dei bambini diversamente abili. Ma lo spettacolo sarà ancora più ricco. Infatti scenderanno in campo anche la Nazionale modelle, che affronterà la Reggina Team, squadra che rappresenta sempre il mondo sportivo e istituzionale della città.Per promuovere la manifestazione molti ancora sono gli importanti appuntamenti. Paolo Gasparini ed Edoardo Leo, che giocheranno con il team Fondazione, insieme alla Nazionale modelle parteciperanno oggi ad una serie di iniziative per promuovere lo spettacolo.Innanzitutto, saranno protagonisti di alcuni incontri con gli studenti: alle ore 9,15, presso Convitto nazionale "Tommaso Campanella"; alle ore 10,30, presso l'Istituto "Guerrisi".L'altro importante appuntamento è per le ore 17,45 circa, presso il gazebo di Piazza San Giorgio al Corso, dove saranno presenti insieme agli animatori i giocatori della Reggina Calcio che ancora una volta saranno con la Fondazione per sostenere l'iniziativa.

    Tratto da il Quotidiano della Calabria

    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 4:08 PM, ,




    Decolla l'aeroporto dello Stretto "Tito Minniti"


    Nuovi voli per l'aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria. L'amministratore unico della società SOGAS che gestisce l'aeroporto, Pietro Fuda, ha annunciato i nuovi voli che collegheranno Reggio Calabria con le città del Nord Italia. E' arrivata pure la tanto attesa certificazione dell'Enac, che fa si che adesso ci sono tutte le carte in regola per avviare il "decollo" dello scalo reggino.
    Fuda ha annunciato i voli per Bologna, Torino e Venezia a partire dal 15 dicembre con frequenze giornaliere da lunedì a venerdì, mentre sono attesi prossimi collegamenti per Pisa e Napoli, previsti per il nuovo anno. Poi ci sarà un incontro con l'Alitalia per ridiscutere i programmi operativi, gli scali e le tariffe per Malpensa e Fiumicino, dal momento che le nuove compagnie al momento non coprono le tratte dell'Alitalia.
    Le tariffe sono competitive, da un minimo di 80 Euro ad un massimo di 130 Euro, permetteranno a tutti di servirsi di questo importante mezzo di trasporto. Addirittura, da giorno 19 dicembre e fino al 31, ci saranno delle tariffe promozionali per Torino e Bologna a soli 50 Euro. Per quanto riguarda le prenotazioni per acquisto biglietti, si può telefonare al numero verde 899500004. Sul sito della SOGAS, www.sogas.it, si può accedere a tutte le informazioni relative ai voli, ai collegamenti e all'acquisto dei biglietti.
    L'amministratore Fuda ha poi voluto fornire all'utenza di Messina e provincia la possibilità di raggiungere in tempi rapidi ed agevoli l'aeroporto reggino, in attesa del completamento del pontile, che sarà pronto per il mese di giugno. Così, in accordo con le autolinee Federico, si sta cercando di rendere operativo il "volobus", con una hostess a bordo, per fornire, da Messina, un servizio di cortesia e check- in. Sono pure allo studio forme di collegamento a tariffe accessibili per l'attraversamento dello Stretto con la propria autovettura.
    Le compagnie aeree sono la "AlpiEagles", con sede a Padova, la cui flotta è costituita da 9 jet Fokker 100 di ultima generazione, che collegherà Reggio Calabria con Venezia. Poi vi è la società "Interstate Airlines", con base operativa a Maastricht (Olanda), che congiungerà Reggio Calabria con Bologna e Torino.
    Per quanto riguarda gli orari, le partenze per Torino sono alle ore 7.00 con arrivo alle ore 9.30, e alle ore 16.00 con scalo a Bologna (arrivo ore 18.00) e arrivo a Torino ore 19.30. Per Venezia partenza da Reggio alle ore 10.35 a arrivo alle ore 12.10.
    Per quanto riguarda gli arrivi, si parte da Torino alle ore 10.00, con scalo a Bologna (partenza ore 11.30) e arrivo a Reggio ore 13.30; oppure partenza da Torino alle ore 20.00 con arrivo a Reggio alle ore 22.30. Da Venezia partenza alle ore 8.25 con arrivo a Reggio alle ore 10.00.

    postato da Anonimo; alle 7:59 PM, ,




    E' servita la protesta dei forestali

    Dopo i blocchi stradali dell'anno scorso, giorno 2 i forestali calabresi, sia pure non nella quantità e con le modalità improntate a guerriglia urbana con cui era avvenuto in passato, sono tornati ancora una volta in piazza a Catanzaro per rivendicare i loro diritti. In circa 600 sono giunti nel capoluogo dando vita ad una manifestazione davanti la sede della presidenza della Regione, attuando un blocco stradale che si è protratto per sette ore ed è stato tolto soltanto dopo la conclusione di una riunione col vicepresidente della Giunta, Nicola Adamo, che ha gestito in prima persona la trattativa con la delegazione sindacale dei lavoratori insieme al direttore generale del Dipartimento forestazione, Rocco Leonetti. La situazione si è sbloccata soltanto nel tardo pomeriggio dopo che Adamo e i dirigenti di Cgil, Cisl e Uil hanno stilato una verbale di riunione in cui il vicepresidente della Regione ha ribadito gli impegni nei confronti dei forestali che la Giunta regionale aveva formalizzato nei giorni scorsi. "Non è un caso - ha detto il vicepresidente Adamo dopo che la situazione si è risolta - che a conclusione dell'incontro con la delegazione sindacale si sia pervenuti alla firma di un semplice verbale di riunione e non di un documento di accordo. Dell'accordo, infatti, non c' era bisogno perché ciò che hanno chiesto i sindacati era stato già risolto autonomamente dalla Giunta regionale". Di "protesta incomprensibile" aveva anche parlato, dopo l'avvio del blocco stradale, il presidente della Regione, Agazio Loiero. "I forestali stanno protestando davanti alla Regione - aveva detto Loiero - e non sappiamo perché. La protesta è stata attuata malgrado le ampie assicurazioni circa il pagamento delle spettanze fornite dal vicepresidente della Regione, e assessore all'Economia, Adamo, e dall'assessore alla Forestazione, Pirillo. Eppure la manifestazione è stata fatta lo stesso, per cui non si comprendono le ragioni della protesta" Di diverso avviso il segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra che ha dichiarato: ''La manifestazione regionale dei forestali organizzata dal sindacato calabrese e' stata utile, necessaria ed opportuna perche' si e' potuto verificare concretamente che non c'erano ed ancora non ci sono vere certezze sulla disponibilita' delle risorse necessarie a garantire il pagamento delle spettanze economiche ai forestali''.

    Noi aggiungiamo solo che nonostante permangano ancora molte divergenze, almeno si sono risolti i problemi più urgenti e cioè garantire il pagamento, entro e non oltre il 20 dicembre '05, delle spettanze economiche relative alle mensilità di novembre 2005 e 13° mensilità, porre in essere tutte le iniziative utili per consentire entro il 30 dicembre p.v.il pagamento della mensilità di dicembre 2005, sollecitare il Dipartimento Forestazione e l'UNCEM regionale ad accelerare il confronto con il sindacato, già programmato per il 6 dicembre, finalizzato a sottoscrivere il Contratto Integrativo di settore entro il 12 p.v., attivare un tavolo di confronto permanente Regione, sindacato confederale e di categoria per definire le strategie di rilancio e di programmazione del comparto, anche al fine di progettare in modo strutturale interventi, investimenti, risorse, tempi e modalità del settore. Quindi stando a quanto promesso dalla Giunta Regionale, i forestali non saranno costretti a trascorrere le imminenti festività natalizie col portafogli vuoto. Tutto ciò dovrebbe permettere anche ai numerosi forestali montebellesi di dormire sonni più tranquilli.

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:42 PM, ,




    Anche Montebello ha partecipato alla Colletta Alimentare

    Con nostra estrema soddisfazione apprendiamo che anche Montebello ha partecipato alla colletta alimentare indetta in tutta Italia dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus. Il fatto che nell'elenco dei supermercati della provincia di Reggio Calabria aderenti all'iniziativa (estratto direttamente dal sito della Fondazione Banco Alimentare Onlus e da noi pubblicato in un precedente articolo) non figurasse alcun supermercato del nostro comune ci aveva lasciati amareggiati. Fortunatamente stavolta siamo stati smentiti dai fatti. I montebellesi hanno partecipato all'iniziativa e anche in modo massiccio. Ecco cosa si legge sulle pagine de "Il Quotidiano della Calabria" a riguardo:

    Eccezionale partecipazione alla giornata della colletta alimentare
    Il grande cuore dei salinesi


    SALINE JONICHE - Così come in altri 5200 supermercati in tutta Italia, anche di fronte al "Sisa" di Saline Joniche si è svolta, sabato scorso, la Giornata nazionale della Colletta alimentare, organizzata dalla Fondazione banco alimentare Onlus. I ragazzi del gruppo scout Saline 1° e l'Alos (Associazione laica oblate salesiane), sfidando pioggia e maltempo, hanno accolto i clienti del supermercato spiegando le motivazioni e le modalità dell'iniziativa, che ha lo scopo di raccogliere prodotti alimentari come la pasta o il cibo in scatola per poi distribuirli a un milione e duecentomila persona in Italia, tramite qualcosa come settemila tra associazioni che assistono e sostengono i bisognosi e gli anziani, comunità per minori, ragazze madri, tossicodipendenti, malati di Aids e portatori di handicap. Tutto questo perché nel nostro paese si sprecano all'anno quattromila tonnellate di cibo, a fronte di sette milioni e mezzo di italiani che vivono in condizioni di povertà. Grande l'adesione della gente, tanto più che a mano di un mese da Natale siamo tutti più buoni, come dicono certe pubblicità, e certi gesti vengono da sé. Grande anche l'impegno dei gruppi parrocchiali, tutti volontari, che nella sola mattina di sabato hanno riempito ventuno scatoloni e raccolto più di 195 kg. di roba tra omogeneizzati e prodotti per l'infanzia in genere, tonno, carne, legumi e pelati in scatola, olio e pasta. Di certo non sarà sufficiente per risolvere definitivamente la situazione, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. D'altronde dimezzare il numero di chi nel mondo soffre la fame è uno degli obiettivi dichiarati delle Nazioni Unite per il millennio. Numero che attualmente ammonta a circa 852 milioni di persone. Ma non temete: è un numero in rapido calo. Infatti, è stato calcolato che per fame muore un bambino ogni tre secondi. Sapreste dire quanti, da quando avete iniziato a leggere queste righe?
    a.d'a.
    Tratto da "Il Quotidiano della Calabria"

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:52 PM, ,




    “Gente di mare”, la fiction su RAI uno per conoscere le bellezze della Calabria


    Tutti saremo incollati allo schermo della TV, e precisamente su Rai uno, domenica 4 e lunedì 5 in prima serata per seguire la nuova fiction della rete pubblica ambientata sulle coste e sui luoghi della Calabria. Si intitola “Gente di mare”, va in onda in 12 puntate, con protagonisti Lorenzo Crespi (il maresciallo Palermo in “Carabinieri”) e Vanessa Gravina, nel cast anche Frank Crudele, Giada Desideri, Eros Pagni, Davide Ricci, Rosa Pianeta. Coprodotta da Rai Fiction, Palomar Endemol di Carlo Degli Esposti e la Sony Pictures Television International, la serie è nata da un’idea di un team di numerosi autori, tra cui anche l’attore di “Vivere” Paolo Calissano, recentemente coinvolto in un fatto di droga, grande appassionato di mare e di immersioni. La regia è di Alfredo Peyretti e Vittorio De Sisti. Interamente realizzata in alta definizione, con spettacolari riprese subacquee, è la prima e lunga serialità italiana realizzata nella nostra regione, principalmente a Tropea. Il costo a serata è di circa un milione e duecento mila Euro, di cui la Rai ha messo l’80%. Per la prima volta nella sua storia, il corpo della Guarda Costiera ha collaborato attivamente alla realizzazione di una serie TV, fornendo assistenza tecnica e mettendo a disposizione anche motovedette ed elicotteri. Alla Guardia Costiera sono affidate le coste della nostra penisola. Sono 10.644 gli addetti tra agenti e graduati, dipendenti dal Ministero della Difesa. Vigilano sugli 8.000 chilometri di costa italiana. Il personale, tra i compiti, si occupa della ricerca in mare, della sicurezza della navigazione, della protezione dell’ambiente marino, del controllo sulla pesca e sulla acquicoltura e del reperimento archeologico. Le ricerche e gli interventi vengono fatti utilizzando mezzi di ricognizione, custoditi a Sarzana, Pescara e Catania, mentre in mare vengono usati oltre 500 mezzi nautici, dislocati in 113 porti. In caso di necessità il numero gratuito da comporre, attivo 24 ore su 24, è il 1530. In ognuno dei 12 episodi della fiction la Guardia Costiera si trova a risolvere diversi casi: l’assassinio di una donna ritrovata in mare, un bambino disperso in mare, un surfista in difficoltà, lo sbarco dei clandestini, un sub rimasto incastrato nei fondali, la distruzione dei fondali marini, naturalmente intrecciati con storie di passioni e sentimenti. Ha detto il direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà. “Una storia così vera e antica andava localizzata nel mare di Omero, delle sirene, di Scilla e Cariddi”. Intervenendo alla presentazione della serie, il Presidente della regione Agazio Loiero ha affermato: “E’ una fiction che ci fa conoscere una Calabria di struggente bellezza che da noi non è solo un canone estetico, ma ci riallaccia alle origini della Magna Graecia. Associare la serie TV a questo mare e a questa terra, è stata una scelta riuscita per la Rai, in linea con la sua missione di ferma tenuta dell’unità del Paese, riuscendo ad amalgamare assieme l’operazione culturale con il grande spettacolo e il rilancio dell’identità nazionale, mentre si sta andando verso un federalismo che potrebbe dimostrarsi devastante”.

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    postato da Anonimo; alle 7:59 PM, ,




    La Calabria in preda al Racket, ma Jovanotti e Giorgia esortano a resistere



    Ogni giorno assistiamo ad attentati verso le istituzioni, imprenditori, privati cittadini. Parecchi hanno coraggio nel rispedire al mittente le minacce di ogni genere cui vengono bersagliati. Ma il coraggio non basta, alla fine, si è soli contro il racket, contro lo Stato che non c’è ( e se c’è dorme profondamente) e l’indifferenza della popolazione. E’ successo ai gestori del ristorante “Al Valantain” di S.Trada, a Villa San Giovanni e all’imprenditore Giuseppe Vittorio Nava, a Reggio Calabria. Per fare due esempi tra i tanti. La ditta di costruzioni di Nava è finita nel mirino della criminalità organizzata, subendo decine e decine di attentati. Nava ha denunciato tutto, ma la procura ha archiviato l’indagine senza sentire l’imprenditore. L’imprenditore sta pensando di mettere un servizio di vigilanza 24 ore su 24 per cautelarsi. Nava ha pure presentato in prefettura una documentazione sui danni subiti dagli attentati, al fine di ottenere un risarcimento, in base alla legge 44/99. Ma l’ex prefetto d’Onofrio (che è stato trasferito ad Ancona, grazie a Dio), ha respinto la richiesta sacrosanta di De Nava. Un caso eclatante di come le istituzioni diventano un muro di gomma verso chi, invece, dovrebbero aiutare e sostenere. L’imprenditore reggino si è sfogato dicendo che non ha più fiducia nello Stato. Come dagli torto? Altro caso di questi giorni, quello dei gestori del ristorante di Villa “Al Valantain”, che gettano la spugna. Anche loro, come De Nava e come tanti, in Calabria. Una storia che segna una sconfitta per i reggini, che erano abituati a cenare nel locale, ma dopo gli atti intimidatori, si sono guardati bene dal frequentare. Persino Maurizio Costanzo, per tre giorni di seguito dagli schermi della TV, ha lanciato l’appello ai reggini di prenotare nel ristorante, ma l’indifferenza della gente, purtroppo, si è trasformata in una contiguità ai piani delle cosche del racket reggino, che desideravano la chiusura del locale che aveva detto NO alle loro richieste. La famiglia che gestisce il locale ha spedito una lettera alla stampa, che qui pubblichiamo in sintesi:
    "Cosa significa cercare di diventare “giovani imprenditori in Calabria? Poter essere avviluppati dall’arroganza malavitosa e dall’omertà, abbandonati nella solitudine più totale ed ingoiati e stritolati da un’anaconda di terrore. Nell’ottobre scorso il grido di rabbia si sollevò, come una voce in mezzo al mare. Allora in tanti accorsero per ascoltare e conoscere i giovani eroi, ma questi non lo erano e non lo sono: sono soltanto disperati. Scemata l’onda emozionale e spenti i riflettori, l’agonia del nostro gesto di ribellione contro le ingiustizie in questa terra, in questa città, che pur avendo tante vittime silenziose, tanta gente laboriosa ed onesta, è finita. Il nostro ristorante, non accende più i fornelli da 2 mesi, le disdette delle prenotazioni sono fioccate, nessuno si fa più vedere alla nostra porta, come fossimo dei lebbrosi. E il non guadagno si fa debito, cancrenizzando come una metastasi la nostra fragile disponibilità economica. Il sogno dei miei figli, nel quale con abnegazione si erano protesi, è scemato. Loro hanno conosciuto l’arroganza, la violenza, i soprusi, la tensione, la paura e l’emarginazione. Lo Stato italiano annovererà purtroppo, ancora nelle sue statistiche, un altro nucleo familiare ridotto alla povertà, scaturita stavolta dalla voglia di lavorare con dignità e sacrificio, però da altrui negata. Con stima e reverenza."
    Francesco Mazza
    Valentina Mazza
    Ernesto Mazza
    Due concerti in Calabria di artisti della musica affermati: Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti e Giorgia, una delle splendide voci della musica italiana. Due voci che hanno sentito il dovere di essere vicini ai giovani di Locri e della Calabria. Jovanotti si è esibito al PalaCalafiore di Reggio, nella sua tappa reggina del tour “Buon sangue”, trascinando il pubblico ma non ha prodotto soltanto canzoni. Sa che la situazione calabrese è critica, ed ha voluto mostrare vicinanza ai giovani di Locri, unendo la forza attraente della musica all’impegno sociale. Dopo aver eseguito “Mi fido di te”, ha detto: “Voglio dedicare questo brano ai ragazzi di Locri. Non sentitevi mai soli nella vostra battaglia”. Il cantante sarà a Locri il pomeriggio del 1 gennaio 2006, per un concerto gratuito. Un segnale importante di un grande artista del panorama musicale italiano, per incoraggiare i giovani nella loro dura lotta. Un messaggio di impegno per un artista da sempre in prima linea nelle battaglie sociali, dalla cancellazione del debito dei Paesi poveri, alla difesa della pace. Una voce formidabile, quella di Giorgia, ha incantato Cittanova, unica tappa in provincia di Reggio del suo tour “Unplugged Session 2005” La cantante romana è rimasta affascinata dalla cucina e dal calore calabrese. Anche lei si è soffermata sulla situazione in cui versa la nostra Regione, dedicando ai giovani di Calabria la canzone “Credere”, ed esortando gli stessi a esistere e resistere, a continuare ad esprimere la volontà di cambiare, a credere fermamente in una Calabria migliore.

    postato da Anonimo; alle 10:07 PM, ,




    LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE FUDA

    Al termine del Consiglio provinciale di questa sera, durante il quale sono stati approvati i due punti all'ordine del giorno, il Presidente del Consiglio, Piero Patafi, ha dato lettura della lettera di dimissioni del Presidente Fuda, di cui si riporta il testo integrale.
    «Io sottoscritto Pietro Fuda, nato a Siderno il 28/02/1943, ed ivi residente, rassegno le dimissioni da Presidente della Provincia di Reggio Calabria.L'esperienza maturata in questi tre anni e mezzo di amministrazione è stata esaltante e gratificante, e mi ha arricchito moltissimo, sia perché mi ha permesso di approfondire la conoscenza dei problemi dell'intero territorio provinciale, sia, soprattutto, perché ho trovato conferma alla personale convinzione che molti di questi problemi possano essere risolti, partendo dall'ascolto, costante e continuativo nel tempo, delle esigenze reali del territorio ed unendolo a quello spirito di servizio che rappresenta la base imprescindibile, il fulcro dell'impegno politico e di ogni attività amministrativa, ed a cui sono legati a doppio filo i buoni risultati raggiunti.Ritengo di aver interpretato il ruolo che ho avuto l'onore di esercitare con questo necessario spirito di servizio, e sono altrettanto convinto che i risultati ottenuti vadano ascritti al merito del Consiglio, della dirigenza, dei dipendenti provinciali e di quanti, in modo diretto ed indiretto, in base alle proprie possibilità, hanno dato tutto ciò che potevano dare per raggiungere il traguardo fissato.Uno spirito di servizio che ha sempre accompagnato il mio impegno lavorativo, politico ed amministrativo; uno spirito di servizio che non verrà mai meno, ma che mi impone, con la stessa sollecitudine e la stessa trasparenza con le quali ho interpretato finora il mio incarico, di lasciare la guida della Provincia. Non solo perché gli obiettivi principali del programma amministrativo sono stati raggiunti, gran parte grazie all'armonia ed alla frequente collegialità con cui il Consiglio provinciale ha saputo lavorare, ma soprattutto perché le condizioni politiche, generali e di contesto, sono mutate, e richiedono una fine anticipata di questa esperienza.Abbiamo dimostrato che la nostra splendida provincia non è l'ultima, né nel panorama locale né in quello nazionale: ne rappresentano una prova inconfutabile i numerosissimi riconoscimenti giunti da più parti, istituzionali ed accademici, per molti settori della gestione amministrativa. Una provincia che per potenzialità e risorse naturali, umane, imprenditoriali e culturali, ha tutto il diritto di candidarsi ad un ruolo guida nello scenario del Mediterraneo, iniziando a raccogliere i frutti dei suoi 220 chilometri di costa, del porto di Gioia Tauro e dello scalo aeroportuale.Sono convinto che ormai esistano le condizioni e gli uomini per proseguire nel lavoro compiuto finora con ancora maggiore impulso, per fare ciò che il nostro meraviglioso territorio merita. Abbiamo raggiunto risultati importanti, ma ben sappiamo che resta molto da fare. Ora è il momento di restituire ai cittadini la sovranità, e di permettere loro di decidere chi e come debba proseguire il cammino amministrativo».

    Comunicato dell'Ufficio Stampa della Prov. di Reggio Calabria

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:54 PM, ,




    Giornata mondiale di lotta all'AIDS

    Il 1° dicembre, come ogni anno, si rinnova l’attenzione su scala mondiale al problema Hiv/Aids: ancora un aumento del numero delle infezioni e delle morti a fronte di una difficile e complessa strategia di interventi che ha come comune denominatore l’intenzione di sconfiggere il dilagare dell’epidemia. Ma che cosa si sta realmente facendo, quali sono le azioni concrete dei governi sulla base di dichiarazioni di intenti nobili e condivisi? L’istituzione più importante a livello internazionale nella lotta all'Aids, l’UNAIDS (Joint United Nations Programme on Hiv/Aids), lancia quest’anno un appello ai governi di tutti i paesi del mondo perché mantengano le promesse fatte e gli impegni presi: “STOP AIDS. KEEP THE PROMISE” di seguito a questo documento la traduzione della versione originale dell’UNAIDS
    In Italia più che di promesse non mantenute alle quali appellarci, vista la totale inversione di tendenza di investimenti nella risoluzione di un problema sempre presente, non ci resta che chiedere alle Istituzioni e soprattutto alla classe politica di qualunque “colore” essa sia di MANTENERE L’IMPEGNO nella lotta all’Aids pensando a una strategia nazionale condivisa soprattutto con la società civile e le parti sociali (associazioni, amministrazioni locali, enti pubblici e privati) che da anni sono attive per combattere il vuoto di informazione e di sostegno alla popolazione che trova ancora difficoltà nell’accedere ai Servizi. Se è vero che si è fatto molto sul fronte della ricerca tecnico-scientifica permettendo alle persone sieropositive di accedere ai trattamenti farmacologici disponibili in Italia dal 1996 e quindi di migliorare le aspettative di vita, rimane preoccupante il calo di attenzione agli aspetti sociali e psicologici che pericolosamente lasciano aperte questioni ancora legate all’imbarazzo e ai tabù nell’affrontare il tema Aids e sessualità: il tutto si traduce in paura, disinformazione, emarginazione e discriminazione e inevitabilmente in nuove infezioni.

    Per combattere l' AIDS ed aiutare la ricerca lo staff di Montebello Ionico Blog News chiede a tutti i cittadini montebellesi un gesto concreto:
    UN SMS A SOSTEGNO DELLA LILA

    Dal 25 novembre al 15 dicembre chiunque potrà contribuire alla lotta contro l’Aids inviando al costo di 1 euro un SMS al numero unico 48584 Tim, Vodafone e Wind devolveranno per intero la cifra alla Lila per sostenere il Progetto Counselling.

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    postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:32 PM, ,